Congresso pediatrico a Napoli: un forte richiamo contro disuguaglianze e povertà infantile
L’80esimo congresso della Società Italiana di Pediatria a Napoli affronta le disuguaglianze nell’infanzia, la povertà e l’importanza della prevenzione per garantire un futuro migliore ai bambini italiani.

Congresso pediatrico a Napoli: un forte richiamo contro disuguaglianze e povertà infantile - Movitaliasovrana.it
Si è aperto a Napoli l’80esimo congresso della Società Italiana di Pediatria , un incontro che riunisce oltre 2.000 professionisti da tutta Italia per discutere delle gravi disuguaglianze che affliggono l’infanzia nel nostro Paese. Durante l’evento, che si svolge fino al 31 maggio presso la Mostra d’Oltremare, il presidente della SIP, Rino Agostiniani, ha lanciato un monito preciso: la salute dei bambini non deve dipendere dal luogo in cui nascono. Questa affermazione fa eco a un tema sempre più rilevante nella società italiana: il futuro e la crescita dei più giovani, spesso condizionati da fattori territoriali e sociali.
Un futuro incerto per i bambini italiani
Nel contesto italiano, il numero di nascite è in calo, portando a una riflessione profonda sulle conseguenze sociali ed economiche di questa tendenza. “Viviamo in un Paese che fa pochi figli”, afferma Agostiniani, sottolineando le difficoltà delle famiglie nell’intraprendere il percorso della genitorialità. Le stime indicano che, se le cose non cambiano, l’ultimo italiano potrebbe nascere entro il 2225. Questa realtà invita a riflettere su quale futuro potrà mai costruire una società che trascura la crescita dei bambini.
Le evidenze scientifiche confermano che i primi mille giorni, che comprendono 270 giorni di gestazione e i primi due anni di vita, sono cruciali per la salute dei bambini. Durante questo periodo critico si sviluppano meccanismi fondamentali, tra cui il microbiota intestinale e le reti cerebrali. Tuttavia, non tutti i bambini hanno accesso alle stesse opportunità di crescita e sviluppo. “Un bambino nato in una regione con meno screening neonatali ha già un destino più fragile”, avverte Agostiniani, richiamando l’attenzione sulla necessità di garantire gli stessi diritti e opportunità ai bambini, indipendentemente dalla loro provenienza geografica.
Povertà infantile e disuguaglianze alimentari
La povertà è una realtà in crescita per moltissimi bambini italiani. Più di 1,3 milioni vivono in condizioni di povertà assoluta, con percentuali che superano il 30% tra i figli di immigrati. Alimentazione e salute sono strettamente legate in questo contesto. Onorevoli pediatri avvertono che vi sono due rischi estremi: da un lato, tanti bambini non riescono a seguire un’alimentazione adeguata; dall’altro, una cattiva educazione alimentare, unita a stili di vita sedentari, ha portato a un allarmante aumento di sovrappeso e obesità. Il 30% dei giovani italiani è colpito, con punte del 44% in Campania, a confronto con il 20% in alcune regioni del Nord, come il Trentino.
La salute non si traduce solo in alimentazione, ma anche in accessibilità ai servizi. “Abbiamo bambini che saltano la colazione e non hanno accesso a spazi di gioco”, denuncia la SIP. Questa situazione emerge con maggiore evidenza nelle questioni relative alla salute mentale. Secondo le statistiche, 1 adolescente su 7 riporta disturbi psicologici, e il triste dato indica che il suicidio è la quarta causa di morte nei giovani di età compresa tra 15 e 19 anni. È essenziale che ogni bambino riceva l’assistenza necessaria, cosa che, purtroppo, risulta spesso mancante, specialmente nelle aree meridionali. La fragilità mentale dei giovani, spesso aggravata da fattori esterni come isolamento e dipendenze, richiede un’attenzione particolare.
Innovazione e prevenzione nel campo della pediatria
Il congresso della SIP affronta anche temi di grande attualità, come l’uso crescente dell’intelligenza artificiale in pediatria. Questa tecnologia è diventata parte integrante nella pratica clinica, trasformando metodi di diagnosi e trattamenti. “Non dobbiamo solo implementare nuovi strumenti, ma capire come utilizzarli efficacemente”, ribadisce Agostiniani, sottolineando l’importanza di una guida responsabile nell’applicazione di queste innovazioni.
Al centro della discussione ci sarà anche l’importanza della prevenzione: attualmente solo il 5% del Fondo Sanitario Nazionale è destinato a questo scopo, a fronte di una media del 10-12% in Paesi come Germania e Olanda. Gli esperti avvertono che una consistente parte delle malattie e delle morti è riconducibile a fattori prevenibili e che ogni euro investito nella prevenzione può generare significativi risparmi per il sistema sanitario. Il congresso non lascerà scoperte neppure le sperimentazioni in atto, come la profilassi universale contro il virus respiratorio sinciziale e nuove terapie contro l’obesità infantile, aspetti che potrebbero cambiare la vita di molti giovani pazienti.
Durante il congresso, si sottolinea l’importanza di portare cure e innovazioni a tutti, senza escludere nessuno. Le sfide future, sebbene complesse, offrono anche nuove opportunità per migliorare la vita dei bambini in Italia, che non dovrebbero mai essere lasciati indietro.