Femminicidio a Grugliasco: accoltellata maestra d’asilo muore dopo aggressione del marito
Un femminicidio a Grugliasco ha scosso la comunità: Fernanda Di Nuzzo, 61 anni, è stata accoltellata dal marito. La violenza domestica continua a rappresentare un grave problema sociale in Italia.

Femminicidio a Grugliasco: accoltellata maestra d'asilo muore dopo aggressione del marito - Movitaliasovrana.it
Un tragico episodio di violenza domestica ha scosso la comunità di Grugliasco, nel torinese, dove un altro femminicidio si è consumato nel pomeriggio di ieri. La vittima, Fernanda Di Nuzzo, una maestra d’asilo di 61 anni, è stata accoltellata dal marito, Pasquale Piersanti. Dopo aver lottato tra la vita e la morte per diverse ore, la donna è deceduta questa mattina all’ospedale Molinette di Torino, dove era stata ricoverata in gravissime condizioni.
L’aggressione e l’intervento sanitario
L’aggressione ha avuto luogo intorno alle 18:30 di ieri, all’interno della loro abitazione situata al terzo piano di una palazzina a Grugliasco. La violenza si è consumata mentre nella casa si trovava anche la figlia della coppia, di 24 anni, mentre un secondo figlio era assente. Secondo le testimonianze, Fernanda ha tentato disperatamente di sfuggire all’aggressione, salendo le scale del condominio e chiedendo aiuto a gran voce. Purtroppo, la situazione è precipitata, e la donna ha perso i sensi prima di riuscire a fuggire.
Un’ambulanza è stata prontamente allertata dalla figlia e da alcuni vicini, che hanno sentito le grida disperate. Giunta sul posto, l’equipe medica ha trovato Fernanda in stato critico; il personale ha iniziato immediatamente la procedura per il trasporto d’urgenza all’ospedale. Le condizioni della donna si sono rivelate gravi fin dall’inizio: a causa dei numerosi colpi inferti all’addome, è stata necessaria un’operazione chirurgica per asportare la milza. Le complicazioni dovute all’emorragia hanno portato Fernanda a un arresto cardiaco, rendendo il suo stato ancora più critico.
Le indagini e il contesto familiare
L’episodio ha scatenato un’ondata di shock all’interno della comunità. Gli inquirenti stanno analizzando la situazione, coordinati dal sostituto procuratore Paolo Scafi. Dai primi accertamenti non emergono segnalazioni pregresse di tensioni familiari o episodi di violenza domestica all’interno della coppia. Questo aspetto ha sorpreso amici e conoscenti, che descrivono Fernanda come una persona dedita al suo lavoro e alla sua famiglia, senza apparenti segnali di disagio.
Il fenomeno del femminicidio continua a sollevare interrogativi sulla sicurezza delle donne in contesti domestici. Le statistiche rilevano che molti episodi di violenza cominciano proprio da situazioni che, esternamente, sembrano normali. La mancanza di segnalazioni precedenti in questo caso sottolinea quanto sia difficile identificare segnali di allerta. Il lavoro degli investigatori è fondamentale per stabilire non solo la dinamica di quanto accaduto, ma anche per prevenire futuri tragici eventi e fornire un sostegno adeguato alle vittime di violenza.
La reazione della comunità e la riflessione collettiva
Questo tragico fatto ha suscitato una profonda riflessione all’interno della comunità torinese e oltre. L’episodio di Grugliasco si inserisce in un contesto più ampio, caratterizzato dal ripetersi di episodi di violenza di genere che continuano a segnare la cronaca italiana. La morte di Fernanda è un richiamo all’urgente necessità di adottare misure efficaci per la protezione delle donne e la prevenzione della violenza domestica.
Attivisti e associazioni per la tutela dei diritti delle donne rinnovano l’appello a una maggiore consapevolezza sociale e a iniziative che possano davvero fare la differenza. È fondamentale creare un ambiente in cui le vittime possano sentirsi al sicuro e supportate durante i momenti più critici. Le comunità devono farsi carico della problematica e promuovere la comunicazione e il supporto per chi vive tali situazioni, per fermare la spirale di violenza che continua a colpire donne e famiglie.