Moira Lena Tassi e la perfomance tra Louvre Abu Dhabi e Museum of the Future: un viaggio artistico
Moira Lena Tassi presenta il suo museo indossabile negli Emirati Arabi Uniti, fondendo arte visiva e performance per creare un’esperienza interattiva che sfida le convenzioni artistiche tradizionali.

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Durante il 23 e 24 maggio, Moira Lena Tassi ha portato il suo originale museo indossabile negli Emirati Arabi Uniti, esibendosi in due istituzioni emblematiche: il Louvre di Abu Dhabi e il Museum of the Future di Dubai. Dopo il successo al MoMA di New York a febbraio, l’artista umbra ha intensificato la sua ricerca, fondendo arte visiva e performance in un’esperienza che si snoda attraverso spazi diversi e culture variegate.
il museo indossabile: arte e movimento
Al cuore della performance di Moira Lena Tassi si trova un abito artistico assemblato utilizzando abiti usati, tra cui un prezioso vestito marocchino rielaborato. Questo abito ha subito dieci aggiunte, miniature di opere pittoriche create dalla stessa artista, trasformandosi in un’estensione del corpo che invita all’interazione. Quest’opera non è solo un vestito; è una galleria vivente che si sposta tra le persone, rivoluzionando l’idea tradizionale di museo. In questo spazio mobile, l’arte abbandona le sue radici statiche e invita a un’esperienza condivisa tra l’artista e il pubblico.
Il riferimento a Marcel Duchamp e alla sua Boîte-en-valise è chiaro e potente. L’interpretazione di Tassi rappresenta una risposta contemporanea e tangibile a quell’idea, dove l’opera d’arte è indossata e vissuta, trascendendo i confini temporali e spaziali. Il corpo dell’artista diventa un veicolo che trasmette significato, rendendo l’arte accessibile e partecipativa.
il dialogo al Louvre di Abu Dhabi
La performance al Louvre di Abu Dhabi si è svolta in un contesto simbolico, affianco all’opera “Presse pour oranges A+B” di Jean Tinguely, un artista noto per le sue macchine scultoree realizzate con materiali riciclati e vincitore del movimento del Nouveau Réalisme. Questo accostamento ha generato una potente risonanza concettuale, enfatizzando il tema della trasformazione e la continuità tra l’arte storica e la ricerca contemporanea.
La creazione meccanica di Tinguely e l’abito artistico di Tassi hanno segnato un momento incisivo, richiamando l’attenzione su come gli oggetti possano essere reinterpretati e regalati di nuova vita. La performance stessa riflette una riflessione sulla relazione del pubblico con l’arte, ponendo interrogativi su come si possa interagire e partecipare attivamente a queste opere.
l’esperienza al Museum of the Future di Dubai
Il Museum of the Future ha offerto un ambiente immersivo, caratterizzato da stanze buie e specchiate, illuminate da colonne di luce che proiettavano sequenze genetiche di animali estinti. Qui, Tassi ha avviato un dialogo silenzioso e visivo, interagendo con immagini di orsi polari, che evocano i temi del cambiamento climatico. Il setting ha molto da dire sul rapporto tra tecnologia e natura, spingendo alla riflessione sul futuro della biodiversità e sulle responsabilità dell’umanità nei confronti dell’ecosistema.
Il contrasto tra la delicatezza del suo abito e il contenuto della stanza ha enfatizzato il valore critico della performance. Ogni spettatore è incoraggiato a pensare a come il progresso e l’innovazione possano influenzare la sostenibilità ambientale. Tassi ha messo in luce i paradossi dello sviluppo urbano, come l’utilizzo delle risorse naturali e l’impatto delle infrastrutture nel deserto, rendendo tangibili le problematiche contemporanee.
un’interazione viva con il pubblico
Il museo indossabile di Tassi va oltre una semplice proposta estetica. È un invito alla riflessione su un’arte leggera e non invasiva, che può viaggiare e adattarsi alle diverse realtà. Questo progetto si propone come un’alternativa alle convenzioni artistiche, proponendosi come una forma di impegno sociale. Utilizzando materiali scartati, Tassi intende sensibilizzare il pubblico a nuove modalità di percezione e comprende la fluidità dell’arte.
La risposta del pubblico è stata entusiasta. Molti visitatori si sono avvicinati per osservare da vicino l’abito, immortalare l’esperienza e interagire con l’artista. L’opera è diventata un catalizzatore di attenzione, riportando l’arte nei contesti quotidiani e contribuendo a nuove forme di dialogo fra l’artista e il suo pubblico.
l’arte come processo in continua mutazione
Moira Lena Tassi prosegue la sua ricerca su un’arte dinamica e inclusiva, che abbatte le barriere tra autore e fruitore. Le sue performances non sono semplici esperienze passive, ma stimoli per l’ascolto e la partecipazione reciproca. Ogni evento si caratterizza come un momento unico, costruito in relazione con lo spazio e il tempo, ponendo sempre nuove domande.
Le recenti esibizioni negli Emirati Arabi Uniti riaffermano la vocazione itinerante dell’artista, impegnata a confrontarsi con le complessità culturali di contesti diversi. Nell’immaginario di Tassi, l’arte non è mai un prodotto statico, ma un processo vivo e in continua evoluzione, capace di rispondere e interagire con il mondo circostante.