Quiet quitting: il fenomeno che sta cambiando il nostro approccio al lavoro
Il “quiet quitting” rappresenta un fenomeno crescente tra i giovani professionisti, caratterizzato da un impegno limitato alle sole mansioni contrattuali, come risposta a stress e mancanza di riconoscimenti nel lavoro.

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Il termine “quiet quitting” ha recentemente guadagnato visibilità, soprattutto nel contesto lavorativo contemporaneo. Indica un comportamento lavorativo in cui gli individui si limitano a svolgere solo le mansioni essenziali previste dal proprio contratto, evitando di impegnarsi oltre. Questo atteggiamento si sta affermando sempre di più come risposta alle sfide e alle pressioni del mondo del lavoro moderno. Specie tra i giovani professionisti, questo approccio si sta dimostrando un modo per salvaguardare il proprio equilibrio tra vita professionale e privata.
Che cos’è il quiet quitting?
Il termine “quiet quitting” può essere tradotto come “dimissioni silenziose”. Esso non implica un abbandono netto del lavoro, ma piuttosto una diminuzione dell’impegno da parte del dipendente. Chi pratica il quiet quitting decide di attenersi rigidamente alle proprie mansioni contrattuali, evitando di assumere responsabilità supplementari o di lavorare oltre il proprio orario. Questo fenomeno può essere visto come una risposta alla crescente pressione sul luogo di lavoro e alla mancanza di riconoscimenti o premi per sforzi supplementari.
La scelta di adottare un approccio più distaccato può essere motivata da varie ragioni. In primo luogo, molti professionisti si trovano a fronteggiare un forte stress derivante da carichi di lavoro eccessivi o da un ambiente poco stimolante. Di conseguenza, per mantenere la propria sanità mentale, è diventato essenziale non farsi carico di oneri aggiuntivi. Molti considerano questa strategia come una forma di protezione personale, permettendo loro di concentrarsi su ciò che realmente conta, sia professionalmente che a livello personale.
Le opinioni sul fenomeno
A riguardo, il creator Giulio Antinucci ha condiviso un video virale su TikTok, illustrando la sua esperienza con il quiet quitting. Nel video, Antinucci sottolinea alcuni punti chiave. “Fare il proprio lavoro e poi salutare in modo educato è tendere a una sorta di equilibrio vitale,” afferma. La sua osservazione mette in luce la frustrazione di molti lavoratori, che si sentono sopraffatti da aspettative irrealistiche e dalla competizione all’interno dell’ambiente lavorativo.
Molti esperti commentano che l’approccio del quiet quitting può anche essere una manifestazione di disillusione. Un aspetto centrale è che chi adotta questa strategia spesso non si sente ispirato o motivato. Stando a quanto riportato dalla BBC, sono proprio le giovani generazioni a mostrare una maggiore propensione a questo comportamento, trovandosi in contesti professionali che non soddisfano le loro aspettative.
Le implicazioni del quiet quitting
L’aumento del quiet quitting non è solo una questione individuale, ma ha ripercussioni sul mercato del lavoro e sui modelli organizzativi delle aziende. Le imprese che non riescono a coinvolgere i propri dipendenti potrebbero trovarsi ad affrontare un abbassamento della produttività, e questo fenomeno potrebbe tradursi in una vera sfida competitiva.
Il quiet quitting mette in luce una necessità di rinnovamento all’interno delle aziende. È fondamentale che i datori di lavoro creino ambienti di lavoro motivanti e ispiratori, dove i dipendenti si sentano valorizzati e abbiano l’opportunità di esprimere il proprio potenziale. La risposta può risiedere in pratiche di riconoscimento delle performance, in politiche di benessere e in programmi di formazione che permettano ai lavoratori di sentirsi più coinvolti e soddisfatti.
In un contesto dove il quiet quitting sta diventando sempre più comune, c’è la necessità di rifocalizzare le pratiche di management e leadership, orientandole verso il supporto e il coinvolgimento, piuttosto che sulla semplice produttività. Le aziende che capiranno questa dinamica potrebbero vedere i propri dipendenti fiorire, mentre quelle che ignorano il messaggio del quiet quitting rischiano di rimanere indietro.