Riavvicinamento tra Italia e Francia: colloqui cruciali sulla guerra in Ucraina e i dazi USA
Il dialogo tra Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron segna un riavvicinamento tra Italia e Francia, affrontando temi cruciali come la guerra in Ucraina e le controversie commerciali con gli Stati Uniti.

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Il recentissimo dialogo tra la Premier italiana Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron segna un importante passo verso un riavvicinamento tra Italia e Francia. Questa comunicazione, avvenuta dopo giorni di tensioni culminati in un acceso scontro a Tirana, rappresenta un tentativo di superare le divergenze storiche e di affrontare argomenti di rilevante importanza per l’Europa, come i negoziati di pace per l’Ucraina e le controversie sui dazi con gli Stati Uniti. L’incontro previsto a Roma, in programma per martedì prossimo, è un segno chiaro di come queste due nazioni stiano cercando di lavorare insieme in momenti complessi, creando una convergenza necessaria.
I precedenti incontri tra Meloni e Macron
Il colloquio di martedì segna una novità, poiché Macron non era mai stato ufficialmente ospite del governo italiano depuis l’insediamento di Meloni a Palazzo Chigi. I due incontri precedenti hanno assunto un carattere casuale. Il primo risale al 22 ottobre 2022, subito dopo l’insediamento della Meloni. Quel giorno, Macron era a Roma per una conferenza della comunità di Sant’Egidio, e l’incontro si svolse in un contesto informale, sulla terrazza con vista sul Vaticano dell’hotel Gran Melià. Il secondo, invece, si è tenuto il 26 settembre 2023, quando Macron ha partecipato alle esequie di Giorgio Napolitano. Anche in questo caso, non c’era nulla di pianificato, ma l’incontro ha avuto luogo a Palazzo Chigi, testimoniando l’importanza dei rapporti bilaterali anche in momenti di lutto.
Il fatto che ora si svolga un incontro su appuntamento, dopo le tensioni recenti, cambia drasticamente il tono e l’importanza del faccia a faccia. La situazione è ulteriormente complicata dal contesto attuale della guerra in Ucraina, rendendo essenziale il dialogo tra i due leader.
L’importanza del bilaterale e le questioni in discussione
Il vertice di martedì non è solo un incontro tra i leader di due nazioni, ma ha implicazioni significative per l’Europa nel suo complesso. Si svolge mentre si avvicina il secondo round di negoziati tra Mosca e Kiev, previsto per il 2 giugno a Istanbul. È chiaro che il conflitto ucraino rimane uno dei principali argomenti all’ordine del giorno. Si teme che senza un intervento decisivo, la questione ucraina possa diventare una preoccupazione esclusivamente europea, in particolare qualora l’ex presidente Donald Trump decidesse di non partecipare più ai colloqui.
Accanto al tema della guerra, si discuterà anche della questione dei dazi imposti dagli Stati Uniti, e delle possibili contromisure se Washington decidesse di adottare un approccio rigido. Gli incontri tra Meloni e Macron saranno fondamentali per stabilire una strategia comune, soprattutto in vista delle crescenti tensioni legate agli scambi commerciali. Non da ultimo, il meeting farà luce sull’atteggiamento che l’Unione Europea dovrà mantenere nei confronti di Israele, con l’approfondimento della questione dell’accordo di associazione Ue-Israele, che sarà nuovamente all’ordine del giorno il 23 giugno durante il Consiglio Affari esteri dell’Unione.
La posizione italiana su Gaza e i recenti sviluppi
Il nuovo corso di dialogo non si limita ai colloqui internazionali, ma coinvolge direttamente anche le politiche nazionali italiane. Giorgia Meloni ha espresso più volte il suo dissenso rispetto alle operazioni militari israeliane a Gaza, una posizione che sta guadagnando sostegno all’interno del governo. Nella sua recente dichiarazione, Meloni ha descritto la situazione a Gaza come «drammatica e ingiustificabile», rivelando di aver avuto scambi difficili con il premier israeliano Benjamin Netanyahu.
Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, ha confermato questa linea durante un’informativa urgente a Montecitorio, definendo la reazione di Israele come «inaccettabile». Queste affermazioni evidenziano una crescente dissidenza all’interno del governo italiano rispetto alla condotta di Israele, suggerendo che potrebbe esserci un cambiamento nell’approccio dell’Italia alle questioni del Medio Oriente. Come si svilupperanno le relazioni tra Italia e Francia in questo delicato contesto geopolitico? L’arrivo di Macron a Roma potrebbe però rappresentare un’opportunità per allinearsi su questioni di vitale importanza per l’Unione Europea.