Wes Anderson torna con ‘La trama fenicia’: il racconto di un miliardario e il suo drammatico ritorno

Il nuovo film di Wes Anderson, ‘La trama fenicia’, ha debuttato a Cannes e da ieri è finalmente disponibile nelle sale cinematografiche. Questa pellicola, la dodicesima del regista, trae ispirazione da un’idea maturata nel 2021, quando Anderson si trovava a presentare ‘The French Dispatch’. Con un cast stellare che include Benicio Del Toro, Mia Wasikowska e Scarlett Johansson, il film promette di esplorare tematiche profonde legate a relazioni familiari complesse e disfunzionali, un marchio di fabbrica della cinematografia di Anderson.

Il processo creativo di Wes Anderson

L’idea di base per ‘La trama fenicia’ è emersa durante il Festival di Cannes, quando Anderson ha osservato Del Toro in smoking. L’immagine di un magnate europeo, afflitto da una sofferenza fisica ma indomito e con un orologio di lusso, ha subito colpito il regista. Durante la conferenza stampa, Anderson ha rivelato che non c’era nemmeno una sceneggiatura completa al momento in cui ha ingaggiato Del Toro, il quale è noto per la sua versatilità e capacità di dare vita a personaggi complessi.

Roman Coppola, storico collaboratore di Anderson, ha co-scritto la sceneggiatura, creando un legame intimo tra il personaggio e la storia. In questo film, un miliardario dal passato movimentato, Anatole “Zsa-zsa” Korda, affronta sfide personali dopo essere scampato a un sesto incidente aereo. La pellicola si muove attorno al tentativo di Korda di ristabilire i legami con sua figlia, diventata suora, una trama che si intreccia con il tipico umorismo e la poetica di Anderson.

La dinamica del cast

Benicio Del Toro, che interpreta il ruolo del protagonista, ha condiviso le sue esperienze lavorando con Anderson. Riferendosi al processo di elaborazione del personaggio, l’attore portoricano ha sottolineato quanto la scrittura di Wes sia ricca di dettagli e piena di contraddizioni, rendendo la sua interpretazione ancora più stimolante. Del Toro ha spiegato come, a volte, un attore debba inventare il passato del personaggio per dargli credibilità. Tuttavia, Anderson gli ha fornito un testo così denso di spunti che non è stato necessario improvvisare.

Il film è caratterizzato da momenti di tensione e allegria, specialmente nelle scene che coinvolgono il rapporto tra Korda e sua figlia, interpretata da Mia Wasikowska. Un episodio significativo riguarda l’introduzione di un poligrafo portatile, che Anderson ha inserito in una scena cruciale per alleviare la tensione e mantenerne l’ironia. Questi elementi narrativi evidenziano la abilità di Anderson di mescolare momenti drammatici con il suo inconfondibile umorismo.

La colonna portante del film: Del Toro

‘La trama fenicia’ affida gran parte della sua forza interpretativa a Del Toro. La sequenza iniziale, girata in slow motion, rappresenta paradigmaticamente l’attenzione al dettaglio di Anderson. Del Toro racconta come la sua preparazione per quella scena lo abbia sfidato fisicamente e artisticamente, mentre diversi membri del team di produzione si muovevano attorno a lui in una coreografia meticolosamente sincronizzata. La risonanza visiva che Anderson riesce a ottenere passa attraverso un lavoro di squadra che coinvolge l’intero cast e la troupe.

Nel corso delle riprese, i co-protagonisti, tra cui Scarlett Johansson e Bryan Cranston, hanno condiviso il loro stupore per l’approccio di Anderson. Johansson, in particolare, ha sottolineato la precisione con cui Anderson dirige il progetto, messa in evidenza dalla cura maniacale per i dettagli, che si riflette nella performance e nel montaggio finale del film. Questa sinergia crea un’atmosfera in cui gli attori si sentono ispirati a dare il massimo, nonostante la rigidità che a volte caratterizza il metodo di lavoro di Anderson.

La ricezione del film e la visione di Anderson

Con l’uscita ufficiale di ‘La trama fenicia’ nelle sale, la curiosità per la nuova opera di Wes Anderson è palpabile. Il regista texano è noto per il suo stile inconfondibile e per l’abilità nel creare mondi narrativi unici e stravaganti. Questo film non fa eccezione, esplorando il tema delle famiglie disfunzionali con un linguaggio visivo che racconta storie intricate di relazioni umane e conflitti interiori. Mentre il pubblico si prepara a immergersi in questa narrazione, il dibattito su come Anderson continui a sfidare le convenzioni del cinema moderno si intensificherà nei prossimi giorni.