Home A Milano la presentazione del documentario “Shark Preyed”: un viaggio tra squali e commercio illecito

A Milano la presentazione del documentario “Shark Preyed”: un viaggio tra squali e commercio illecito

Il documentario “Shark Preyed” dei fratelli Spinelli denuncia la crisi degli squali, evidenziando il commercio illegale e le pratiche dannose che minacciano l’ecosistema marino e invitando a un consumo consapevole.

Animali/Ogni anno vengono uccisi più di 100 milioni di squali e razze

A Milano la presentazione del documentario "Shark Preyed": un viaggio tra squali e commercio illecito - Movitaliasovrana.it

L’ecosistema marino sta affrontando sfide sempre più gravi a causa della pesca e del commercio di squali e razze. Ogni anno, più di 100 milioni di questi animali vengono catturati, portando a una significativa diminuzione delle loro popolazioni. Secondo i dati recenti, alcune specie hanno subito una riduzione del 95%, con un terzo delle popolazioni a rischio di estinzione. Per sensibilizzare il pubblico su questa problematica cruciale, i fratelli Andrea e Marco Spinelli hanno realizzato il documentario “Shark Preyed”, che esplora le complesse dinamiche di questo mercato.

L’entità della crisi degli squali

Negli ultimi cinquant’anni, il numero di squali nel mondo è diminuito vertiginosamente, registrando una flessione del 70%. Questo non è solo un problema per questi animali, ma ha effetti devastanti sull’intero ecosistema marino. Secondo il “Food Balance Sheet” della FAO, nel 2017 gli elasmobranchi costituivano circa il 3% del consumo totale pro capite di pesce e prodotti di acquacoltura. Un dato allarmante è che tra il 2009 e il 2021, l’Italia è diventata il terzo più grande importatore di carne di squalo al mondo, con circa 98mila tonnellate di prodotti importati. Le specie più colpite sono il palombo, la verdesca e il mako, solo per citarne alcune, tutte cruciali per il mantenimento dell’equilibrio ecologico.

“Shark Preyed”: un progetto di sensibilizzazione

“Shark Preyed” è molto più di un semplice documentario; è un progetto che si propone di “riqualificare” l’immagine dello squalo nella società contemporanea. I fratelli Spinelli hanno dedicato più di tre anni alla ricerca e alle riprese, viaggiando tra Italia e Spagna. Andrea, biologo marino, e Marco, documentarista e fotografo subacqueo, portano con sé competenze diverse per affrontare la questione da angolazioni scientifiche e artistiche. L’obiettivo è quello di far conoscere la verità dietro il commercio di carne di squalo, spesso caratterizzato da pratiche poco trasparenti e vendite ingannevoli.

La proiezione e il messaggio del documentario

Il documentario sarà presentato in anteprima martedì 10 giugno a Milano, presso “Santeria Toscana” in viale Toscana. L’evento avrà inizio alle 20:30 e sarà un’opportunità unica per scoprire il viaggio avventuroso dei fratelli Spinelli, che hanno esplorato l’intera filiera del commercio di squalo, dalla cattura alla vendita. Durante la proiezione, verranno analizzati temi cruciali come il fenomeno dello “shark finning”, dove gli squali vengono mutilati e abbandonati in mare, spesso mentre sono ancora vivi, e il problema delle catture accidentali e delle reti fantasma. Il documentario includerà anche testimonianze di esperti, tra cui il noto documentarista Mike Bolton e Andrea Crosta, fondatore di Earth League International.

Un appello alla responsabilità

Attraverso “Shark Preyed”, i fratelli Spinelli non solo cercano di informare, ma anche di ispirare un cambiamento tra le persone. Comprendere la verità dietro il commercio di carne di squalo è fondamentale per contribuire alla salvaguardia della fauna marina. La presenza di organizzazioni come Sea Shepherd, che hanno supportato il progetto con immagini esclusive, evidenzia l’importanza di unire le forze per proteggere questi animali vitali per l’equilibrio degli oceani. Impegnarsi in un consumo consapevole e conoscere il percorso della carne di squalo fino al piatto è un primo passo indispensabile per garantire un futuro ai nostri mari.