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Crescita e nuove strategie del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg: i dati del 2025

Nel 2025, il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg registra un aumento del 20% nelle vendite, puntando su qualità e riconoscibilità per affrontare le sfide del mercato e del cambiamento climatico.

Vino/Vino, Conegliano Valdobbiadene Docg: nei primi 4 mesi del 2025 +20%

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Nel 2025, il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg si distingue per un’importante crescita, con un aumento del 20% delle vendite rispetto allo stesso periodo del 2024. Il Consorzio evidenzia la necessità di differenziarsi sul mercato, affrontando le sfide legate al cambiamento climatico e puntando su produzioni di alta qualità. Questo articolo esplora i recenti sviluppi e le prospettive future della rinomata Denominazione.

la crescita del Conegliano Valdobbiadene

Nei primi quattro mesi del 2025, il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg ha registrato un notevole incremento delle vendite, attestandosi su un +20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Particolarmente rilevante è l’incremento del 37% delle Rive, le espressioni più distintive di questa Denominazione. Durante una speciale giornata di degustazione a Milano, Diego Tomasi, direttore del Consorzio, ha comunicato questi risultati a sommelier e stampa specializzata, ponendo l’accento sull’impegno dei viticoltori nel mantenere elevati standard qualitativi.

La crescita in un contesto difficile come quello del cambiamento climatico sottolinea l’abilità del Consorzio di sapersi adattare e rispondere alle esigenze del mercato. Le Rive, in particolare, rappresentano una varietà che riflette la specificità territoriale e i metodi di coltivazione più attenti, rendendo i prodotti ancora più riconoscibili e apprezzabili dai consumatori.

strategie per la riconoscibilità e la longevità

Un tema centrale per il Consorzio è quello della riconoscibilità sul mercato, che richiede un continuo sforzo per distinguersi all’interno del vasto panorama del Prosecco. Grazie all’introduzione delle Rive, sono stati avviati nuovi lavori per conferire maggiore longevità ai vini, creando prodotti con una struttura più complessa e caratteristiche gusto-olfattive dal forte carattere gastronomico. Questo segna un’evoluzione importante del Prosecco Docg, che mira a posizionarsi non solo come scelta per l’aperitivo, ma anche per abbinamenti gastronomici più articolati.

Negli ultimi anni, il mercato ha visto un cambiamento nelle preferenze dei consumatori, come dimostrato dal calo delle vendite dei Prosecco Dry ed Extra Dry. Invece, esteriormente il Brut e l’Extra-Brut ora coprono metà delle vendite, rappresentando un nuovo approccio al consumo. Questo cambiamento è essenziale per il Consorzio, mentre l’affascinante versione “sur lie” stenta a decollare, con vendite limitate a meno dell’1% delle bottiglie totali.

il posizionamento dei prodotti e l’export

Un fattore chiave riguardo alla riconoscibilità dei prodotti è il posizionamento, che è aumentato, con prezzi medi compresi tra 8 e 12 euro per il Prosecco Superiore. Inoltre, il “CruCartizze, con vendite di 1,3 milioni di bottiglie a prezzi superiori , rappresenta un’opzione per i consumatori disposti a investire in qualità.

Il panorama delle esportazioni si attesta attorno al 40% del volume totale, con Gran Bretagna e Germania come mercati principali per la Denominazione. Tuttavia, si segnala anche una rapida crescita verso mercati emergenti, quali Svizzera, Austria e Stati Uniti, dove il potenziale di crescita è alto. Una sfida significativa rimangono i dazi, che possono influenzare la competitività.

Per quanto riguarda la distribuzione, il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore punta sul canale horeca, mirando a collaborazioni con ristoranti e chef, accentuando l’abbinamento con la cucina, in particolare quella etnica. La leggerezza della Glera, che solitamente non supera gli 11,5 gradi di alcol, rende il prodotto versatile per diverse situazioni gastronomiche.

nuove direzioni per il consorzio

La nuova leadership del Consorzio, sotto la presidenza di Franco Adami, si sta concentrando su strategie di branding, inclusa l’idea di un nuovo logo e l’elaborazione di un acronimo più snello per il nome “Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg“. Questo è fondamentale considerando le numerose cantine e i viticoltori coinvolti, un gruppo vasto di 220 cantine e 3.200 famiglie produttrici.

Questo processo di rinnovamento e semplificazione può risultare lungo e complesso, ma è considerato essenziale per rendere il brand maggiormente riconoscibile e facilmente memorizzabile dal pubblico. A fronte di questi sforzi, alcuni produttori hanno già eliminato la scritta Prosecco dalle proprie etichette, segnale di un cambiamento in atto che mira a puntare su nuove strategie di marketing.

Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg si prepara così ad affrontare le sfide del futuro, sostenuto da fondamenta solide e da professionisti impegnati a promuovere la qualità e l’identità unica di questo vino.