La vita a Roma: Spese da capogiro e il sogno della casa sempre più lontano
A Roma, le spese mensili per mantenere una casa sono elevate, con famiglie che affrontano costi fissi insostenibili e un mercato immobiliare sempre più inaccessibile per i giovani.

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Vivere a Roma è diventato un sogno costoso, con spese mensili che mettono a dura prova le famiglie. Un’analisi recente svela quanto gli oneri fissi, come mutui e bollette, incidano sulle finanze dei cittadini. In questo contesto, la capitale si colloca al secondo posto tra le città più onerose d’Italia per il mantenimento di un’abitazione, presentando una realtà da far riflettere.
Roma: Le spese mensili che spaventano
Secondo uno studio condotto da Facile.it e Mutui.it, per una famiglia di tre persone, mantenere una casa di 100 metri quadrati in una zona semicentrale della capitale comporta un esborso mensile di 1.752 euro. Questa cifra, che si traduce in oltre 21.022 euro all’anno, racconta una storia di sacrifici. I dati evidenziano come la rata del mutuo sia la voce principale del bilancio familiare, con un importo che raggiunge 1.507 euro mensili. Le utenze, che comprendono gas, luce e acqua, richiedono ulteriori 212 euro al mese, mentre la tassa sui rifiuti, la Ta.Ri., si attesta su 33 euro mensili. Questa situazione mette in luce il peso delle spese fisse e come in molti casi, alla fine del mese, i margini di guadagno siano esigui.
Un altro dato preoccupante è l’aumento della Ta.Ri., che in media è più cara del 25% rispetto a Milano, portando a una spesa annua di 394 euro. Questa tassa, spesso criticata dai cittadini romani, contribuisce all’aumento dell’insoddisfazione nei confronti della gestione cittadina. Le famiglie si trovano a fronteggiare costi imponenti, mentre la qualità della vita viene compromessa da queste spese quotidiane.
I costi per acquistare casa e il confronto con altre città
Acquistare un appartamento a Roma è un’impresa dispendiosa. La cifra media necessaria per possedere una casa semicentrale è di circa 410mila euro. Questo importo, se finanziato tramite un mutuo venticinquennale con un tasso intorno al 3,3%, porta a una rata mensile ben sopra i 1.500 euro. Il confronto con altre città italiane è altrettanto illuminante: Palermo, ad esempio, consente di vivere con appena 8.488 euro all’anno, meno della metà rispetto alla capitale. I costi continuano a rappresentare un ostacolo fondamentale per chi cerca di acquistare una casa, con l’effetto di scoraggiare molti giovani e nuove famiglie.
Le statistiche pongono Roma al secondo posto per le spese abitative, mentre sul gradino più alto vi è Milano. A seguire troviamo Bologna, con un costo annuo di 16.465 euro, e più distaccate Firenze, Torino e Genova. Le città meridionali, al contrario, si dimostrano più accessibili: Cagliari, Bari e Palermo risultano le meno costose, offrendo opportunità certamente più vantaggiose rispetto alla capitale.
Un futuro incerto per i giovani romani
L’aumento dei costi abitativi ha impatti diretti sul sogno di molti giovani romani di conquistare l’indipendenza. Un esempio è Silvia, un’insegnante di 35 anni residente nel quartiere Appio, che racconta le difficoltà quotidiane di fronte a una realtà in cui tra mutuo, bollette e costi fissi, spesso non rimane nulla a fine mese. La precarietà economica porta molti a rinunciare all’acquisto di una casa, trasformandolo in un obiettivo irraggiungibile.
La presente situazione mette in evidenza un paradosso: in una città dove numerosi appartamenti restano sfitti e molte periferie vivono un lento processo di riqualificazione, la casa si è trasformata in un bene di lusso. La domanda di alloggi a prezzi ragionevoli è sempre più alta, mentre l’offerta di abitazioni non si allinea con le necessità della popolazione.
I recenti sviluppi economici e le tendenze del mercato immobiliare a Roma continuano ad alimentare una crescente frustrazione tra i cittadini, che si trovano a navigare in un ambiente dove persino il semplice diritto a un tetto sopra la testa sembra trasformarsi in un lusso inaccessibile.