Milano e il futuro della filiera del latte: l’assessore Beduschi parla di sostenibilità e sfide
La Giornata Mondiale del Latte del 1° giugno mette in evidenza la crescita della filiera lattiero-casearia in Lombardia, con sfide legate alla tutela del suolo e opportunità di sostenibilità.

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La Giornata Mondiale del Latte, che si festeggerà il prossimo 1° giugno, offre uno spunto importante per riflettere sulla situazione della produzione lattiero-casearia in Lombardia. Durante il convegno ‘Giovani e agroalimentare: la next-gen della sostenibilità’ tenutosi a Cremona, l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, ha messo in luce i risultati ottenuti dalla filiera del latte, sottolineando sia le opportunità sia le sfide che si profilano all’orizzonte.
I numeri della filiera del latte in lombardia
Il comparto lattiero-caseario lombardo ha mostrato risultati impressionanti, con una produzione di oltre 6,1 milioni di tonnellate nel 2024, rappresentando il 46% della produzione nazionale. Beduschi ha evidenziato un incremento del 2,2% rispetto all’anno precedente, dimostrando una crescita costante nel tempo con un incremento medio dell’8% negli ultimi cinque anni. Il valore complessivo della filiera si attesta intorno ai 2,5 miliardi di euro, rendendo la Lombardia non solo la regione agricola leader in Italia, ma anche un esempio di sostenibilità e competitività nel settore.
Della produzione lattiera, più del 45% viene trasformato in formaggi DOP, con il Grana Padano in testa, seguito dal Parmigiano Reggiano e altri noti formaggi italiani come Gorgonzola e Taleggio. Il restante 55% della produzione trova spazio nel mercato di prodotti freschi, burro e yogurt, con una crescente domanda di alimenti ad alto contenuto proteico. Le province lombarde che eccellono in questo mercato includono Brescia, Cremona, Mantova e Bergamo, tutte con un alto numero di allevamenti da latte.
Sfide e opportunità per l’agricoltura lombarda
Durante il suo intervento, Beduschi ha toccato un punto cruciale: la tutela del suolo agricolo, sempre più minacciato dalla proliferazione di impianti fotovoltaici a terra. L’assessore ha espresso preoccupazione per quella che ha definito “anarchia normativa”, criticando l’applicazione rigida di una direttiva europea che potrebbe trasformare le terre agricole in un campo di speculazione. La recente sentenza del TAR del Lazio riguardo al Decreto Aree Idonee ha ulteriormente indebolito le misure protettive, rendendo i comuni vulnerabili di fronte a questa situazione crescente.
Di fronte a ciò, Beduschi ha ribadito l’importanza di trovare un equilibrio tra le esigenze energetiche e la necessità di preservare il suolo agricolo. “Il sostegno all’energia rinnovabile è fondamentale, ma è essenziale che venga sviluppata in modo sostenibile…” ha aggiunto, “…privilegiando l’installazione di impianti sui tetti degli edifici e in aree dismesse piuttosto che sulle terre coltivate.”
Il ruolo degli enti locali e il futuro dell’agricoltura
La Lombardia si sta adoperando per tutelare le istanze degli enti locali, richiedendo regole chiare e ben definite dopo anni di decisioni europee che hanno portato a risultati controversi. L’assessore Beduschi ha fatto appello all’unità e all’impegno collettivo per difendere il settore agricolo, evidenziando che “le normative dovrebbero servire a valorizzare e non a compromettere la nostra agricoltura.”
L’incontro di Cremona ha rappresentato un’importante opportunità di confronto, non solo sul futuro del settore lattiero-caseario, ma anche sul modo in cui l’agricoltura lombarda può adattarsi e prosperare di fronte a un panorama in evoluzione. Il connubio tra tradizione e innovazione, così come la valorizzazione delle risorse locali, sono elementi fondamentali per assicurare un futuro sostenibile e prospero al comparto agroalimentare lombardo.