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Nuovo stadio della Roma: l’autoricambi di Pietralata chiude, si avvicina l’inizio dei lavori

La chiusura dell’autoricambi di Pietralata segna un passo decisivo per il nuovo stadio della Roma, consentendo l’avvio dei rilievi archeologici e la pianificazione dei lavori entro il 2026.

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Nuovo stadio della Roma: l'autoricambi di Pietralata chiude, si avvicina l'inizio dei lavori - Movitaliasovrana.it

La realizzazione del nuovo stadio della Roma ha attraversato vari ostacoli nel tempo, ma un importante passo avanti è stato fatto recentemente. L’autoricambi di Pietralata, attualmente attivo in una delle aree strategiche del progetto, ha deciso di concludere la propria attività. Questo segna un momento cruciale, perché ora i tecnici della Roma e del Comune possono finalmente accedere all’area per completare le fasi necessarie alla progettazione dello stadio.

L’addio dell’autoricambi: un passo decisivo per il progetto

L’autoricambi di Pietralata ha ufficializzato che il 15 giugno sarà l’ultimo giorno di operatività. Questa notizia è accolta con favore dal club, poiché libera un’area fondamentale per il prosieguo del progetto. Fino ad ora, l’attività aveva impedito l’avvio delle operazioni di scavo e dei rilievi archeologici, essenziali per l’approvazione finale del progetto di costruzione dello stadio.

La decisione dell’autoricambi di lasciare è stata influenzata da una serie di eventi che hanno accelerato la chiusura. Dopo un lungo periodo di trattative e contenziosi, è emersa l’esigenza di completare in tempi brevi l’ultimo sondaggio archeologico, che risulta fondamentale per la pianificazione delle fasi successive. Con il terreno finalmente a disposizione, la Roma ora può procedere senza intoppi verso l’obiettivo di un nuovo stadio, una struttura che rappresenta il sogno dei tifosi giallorossi.

La lunga attesa: una storia di burocrazia e ricorsi

La questione dell’autoricambi di Pietralata si protrae fin dall’estate del 2024, quando il Comune ha avviato le procedure per riappropriarsi dei terreni, considerati beni patrimoniali indisponibili. Nonostante l’autoricambi avesse riconosciuto la proprietà comunale, ha cercato di ottenere tempo per liberare l’area, creando un complesso intreccio di richieste e ricorsi. Questo ha portato a una notevole perdita di tempo, con l’attività di Pietralata che ha continuato a occupare l’area nonostante le numerose sollecitazioni da parte dell’ente pubblico.

Parallelamente è scattata anche una battaglia relativa alla revoca della licenza commerciale dell’autoricambi, a causa di presunti abusi edilizi. Il TAR, nel febbraio 2025, ha annullato questa revoca, sostenendo che l’abuso era stato già sanato e il Comune informato. Questa sentenza, pur sottolineando il diritto del piccolo imprenditore, ha contribuito a ritardare ulteriormente il processo di transizione dell’area.

Una nuova era per Pietralata: il futuro del nuovo stadio

Con la chiusura definitiva dell’autoricambi il 15 giugno, Pietralata si appresta a cambiare volto. I tecnici della Roma e del Comune potranno ora completare i rilievi archeologici, un passaggio cruciale per garantire la solidità della progettazione. L’intenzione del club è chiara: avviare i lavori entro il 2026 e completare la costruzione entro il 2028, creando una nuova casa per i tifosi, moderna e sostenibile.

Questo progetto non solo rappresenta il sogno di migliaia di tifosi della Roma, ma potrebbe anche portare benefici significativi all’intera zona di Pietralata. La costruzione del nuovo stadio promette di riqualificare l’area, attirando visitatori e creando nuove opportunità economiche per i residenti. Con l’avvicinarsi dell’inizio dei lavori, la comunità attende con trepidazione la trasformazione che coinvolgerà non solo il club, ma anche l’intero quartiere.