Premio Letterario di Alassio: cinque opere in corsa per “Un autore per l’Europa”
Il Premio Letterario di Alassio, alla sua 31esima edizione, premia opere di autori italiani che esplorano tematiche sociali e personali. La cerimonia si svolgerà il 19 luglio in Piazza Partigiani.

Premio Letterario di Alassio: cinque opere in corsa per “Un autore per l’Europa” - Movitaliasovrana.it
Il Premio Letterario di Alassio, giunto alla sua 31esima edizione e rinomato con il titolo “Un autore per l’Europa”, si prepara a premiare opere che raccontano la complessità della letteratura contemporanea italiana. Quest’anno, la selezione dei finalisti presenta autori di grande spessore, la cui scrittura veicola emozioni profonde e nei loro racconti emergono tematiche sociali e personali significative. La cerimonia di premiazione avrà luogo il 19 luglio, nella pittoresca Piazza Partigiani di Alassio, dove una giuria di esperti deciderà il vincitore.
I finalisti del premio
La cinquina degli autori candidati per il premio include nomi noti come ROBERTO ANDÒ con “Il coccodrillo di Palermo” , ANDREA BAJANI con “L’anniversario” , MARCO BALZANO con “Bambino” e PAOLO MALAGUTI con “Fumana” , e MARTINA PUCCIARELLI con “Il Dio che hai scelto per me” . Ognuno di questi scrittori porta con sé un bagaglio di esperienze e riconoscimenti che arricchiscono il panorama letterario italiano. Le opere selezionate si distinguono per la loro capacità di non solo coinvolgere il lettore, ma anche di offrire spunti di riflessione su temi profondi.
Questi autori, con le loro storie, affrontano problemi come l’abbandono, il disagio giovanile e le scelte di fede, argomenti che, come sottolineato dal sindaco di Alassio, MARCO MELGRATI, costituiscono un segnale di ribellione consapevole all’interno della narrativa contemporanea. Si tratta di scrittori capaci di toccare le corde dell’animo umano, rendendo i loro racconti accessibili e coinvolgenti per un pubblico vasto.
L’approccio della giuria
Il processo di selezione dei finalisti è stato descritto da MARIACRISTINA BOERI, un membro della giuria, come un “lavoro lungo e impegnativo”. Ha evidenziato come gli spunti di interesse verso le opere selezionate siano molteplici e capaci di attrarre lettori di diverse età e con diverse sensibilità. La giuria tecnica, responsabile di aver presentato le opere, ha fatto un ottimo lavoro nel mettere in campo le migliori storie della narrativa italiana contemporanea.
La giuria è composta da esperti provenienti da diverse università europee, ognuno dei quali porterà la propria prospettiva e competenze all’analisi dei testi. Questa varietà arricchisce ulteriormente il dibattito e la valutazione delle opere, rendendo la scelta finale ancora più significativa.
Un’analisi dei temi trattati
Il professor ALBERTO BENISCELLI, storico giurato del premio, ha osservato come la selezione di quest’anno sia stata facilitata da una produzione narrativa tra le più interessanti degli ultimi anni. I romanzi finalisti presentano una qualità letteraria strabiliante e affrontano argomenti di notevole rilevanza per il pubblico contemporaneo. È interessante notare che il tema del trauma familiare emerge come una costante in molte delle opere in gara.
La figura paterna ricorre nei racconti di Bajani, Andò, Pucciarelli e Balzano, dove il rapporto con il padre si fa centro di riflessione e di conflitto. Fumana di Malaguti, pur non contenendo una figura paterna, introduce un avo amato, mostrando come le relazioni familiari siano ancora un tema di grande rilevanza nella letteratura moderna.
Beniscelli ha sottolineato che ogni autore adotta approcci distintivi per affrontare questi temi, dal profondo autoanalisi alla ribellione, dalle trame investigative alla ricostruzione storica. Questa diversità di stili rende la cinquina finale autentica e variata, promettendo al pubblico un’ampia gamma di esperienze letterarie in grado di coinvolgere e far riflettere i lettori su questioni di grande portata emotiva e sociale.