Home Ritorno alla verità: il murale di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin fa rumore a Saxa Rubra

Ritorno alla verità: il murale di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin fa rumore a Saxa Rubra

Un murale dedicato a Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, realizzato dalla street artist Laika, celebra la memoria dei giornalisti uccisi e sottolinea l’importanza della verità e della libertà di stampa.

Ritorno_alla_verit%C3%A0%3A_il_murale

Ritorno alla verità: il murale di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin fa rumore a Saxa Rubra - Movitaliasovrana.it

Il ricordo di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, giornalisti uccisi in circostanze oscure a Mogadiscio 31 anni fa, è tornato a farsi sentire grazie a un murale iconico. Realizzato dalla street artist Laika, l’opera è stata inaugurata sulla facciata della palazzina del Tg3 a Saxa Rubra. Questa iniziativa, promossa dal sindacato Usigrai, vuole mantenere viva la memoria di questi due reporter e sottolineare l’importanza di verità e giustizia in un contesto di crescente silenzio informativo. Con tre grandi rose bianche e la scritta “noi non archiviamo”, il murale diventa un simbolo potente contro l’oblio.

La cerimonia di inaugurazione e il messaggio della Rai

Durante l’inaugurazione del murale, il Direttore generale della Rai, Giampaolo Rossi, ha enfatizzato il valore del ricordo come parte integrante della missione del servizio pubblico. Rossi ha spiegato che il servizio pubblico non è solo un’attività di informazione, ma riveste un ruolo cruciale nel garantire che le storie di coloro che hanno subito ingiustizie non cadano nel dimenticatoio. “Questo strumento di memoria rappresenta un grande servizio di libertà”, ha dichiarato, sottolineando che mantenere viva la memoria di figure come Ilaria Alpi e Miran Hrovatin è essenziale per garantire un’informazione libera e pluralistica.

La presenza di un murale dedicato a Alpi e Hrovatin in una sede così significativa come quella del Tg3 è un chiaro messaggio: i giornalisti perseguitati a causa del loro lavoro non verranno dimenticati. Questo gesto serve a ricordare che la verità non può essere archiviate, ma deve essere cercata e celebrata.

Il ruolo del sindacato Usigrai e il significato del murale

Il sindacato Usigrai ha avuto un ruolo centrale nella realizzazione di questa opera, concordando sull’importanza di riconoscere e onorare il lavoro dei giornalisti uccisi. Il segretario Usigrai, Daniele Macheda, ha sottolineato l’importanza di avere una presenza robusta di reporter sul campo. “Se ci fossero stati cento Ilaria e cento Miran in Somalia, la loro voce avrebbe avuto maggior peso e sarebbe stato più difficile spegnere quelle storie”, ha affermato, ponendo l’accento sull’importanza di una stampa libera e coraggiosa.

Macheda ha anche evidenziato come il silenzio mediatico su temi e casi controversi possa contribuire a far dimenticare tali eventi. La realizzazione del murale serve quindi anche da richiamo per i giornalisti di oggi, invitandoli a continuare a portare avanti il loro lavoro con passione e determinazione, e a non aver paura di affrontare la verità.

Una riflessione sulla memoria e il giornalismo

Il murale di Laika non è solo un’opera d’arte, ma un tributo vivo a un periodo e a una lotta per la verità che, ancora oggi, non è finita. Attraverso il ricordo di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, ogni nuovo giorno offre l’opportunità di riflettere su quanto sia cruciale supportare e proteggere la libertà di stampa in tutto il mondo. Ogni murale, ogni manifestazione di memoria, contribuisce a mantenere accesa la luce su questioni che, altrimenti, potrebbero essere dimenticate.

Questo evento rappresenta non solo una commemorazione, ma anche un richiamo all’azione. La lotta per la verità è un percorso lungo e difficile, ma fondamentali per preservare le libertà civili e il diritto all’informazione. La commemorazione di Ilaria e Miran diventa così un invito a proseguire nella ricerca della giustizia e della verità, elementi essenziali in una società democratica.