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La svolta per Tor Cervara: dissequestrata la maxi discarica abusiva a Roma Est

Il quartiere di Tor Cervara segna un importante passo verso la bonifica dopo il dissequestro della maxi discarica abusiva, grazie all’impegno dei cittadini e delle autorità locali.

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La svolta per Tor Cervara: dissequestrata la maxi discarica abusiva a Roma Est - Movitaliasovrana.it

Il quartiere di Tor Cervara, da tempo vessato da una crisi ambientale senza precedenti, si trova finalmente alla vigilia di un cambiamento significativo. Dopo anni di degrado e abbandono, la maxi discarica abusiva situata tra via di Tor Cervara e le abitazioni del IV Municipio è stata dissequestrata, aprendo la strada a un’auspicabile bonifica dell’area. Questa notizia rappresenta una vittoria non solo per i residenti, ma anche per i gruppi civici e i comitati di quartiere che hanno instancabilmente combattuto per migliorare le condizioni della loro comunità.

Storia di degrado e lotte civiche

Negli ultimi anni, Tor Cervara è stato teatro di un’incessante crisi ambientale, con una discarica abusiva che si è amplificata a vista d’occhio. I residenti hanno assistito impotenti a scene di scarico incontrollato di rifiuti di vario genere: da detriti edilizi a materassi, fino a sostanze tossiche come vernici e eternit. Gli incendi, spesso appiccati volontariamente, hanno avvelenato l’aria, costringendo i cittadini a vivere in un contesto malsano e pericoloso per la salute.

Le prime segnalazioni di attività illecite risalgono al 2020, quando i Carabinieri hanno sorpreso alcuni uomini durante operazioni di scarico. Da allora, la situazione non ha fatto altro che peggiorare, con episodi scandalosi di sversamenti e incendi, alcuni dei quali avvenuti in prossimità di aree sensibili come un distributore di benzina. È stato un susseguirsi di eventi che ha reso evidente l’assoluta mancanza di controllo e di intervento da parte delle istituzioni.

Nonostante la situazione grave e l’inefficienza degli apparati ufficiali, i cittadini non si sono mai rassegnati. Grazie alla perseveranza di attivisti locali e alla dedizione di consiglieri come Ferdinando Bonessio, il problema è stato portato alla ribalta, costringendo le autorità ad affrontarlo. La mobilitazione della comunità ha dimostrato l’importanza dell’attivismo locale nel mettere in luce questioni che altrimenti sarebbero rimaste nell’ombra.

Il dissequestro e il piano d’azione

Il 13 maggio 2025 rappresenta una data cruciale nella lotta per la riqualificazione di Tor Cervara: i Carabinieri Forestali hanno finalmente comunicato il dissequestro dell’area. Questo passaggio ufficiale è risultato fondamentale per riattivare le operazioni di pulizia. Il Comune di Roma ha quindi iniziato a pianificare un intervento congiunto con la polizia locale e l’Ama, l’azienda municipale per i rifiuti.

Il compito non sarà semplice, né economico. Le stime indicano costi che potrebbero raggiungere le centinaia di migliaia di euro, ma il piano prevede di effettuare l’operazione “in danno”, cioè procedere alla rimozione dei rifiuti prima di inviare il conto ai responsabili del degrado. Questa strategia, sebbene necessaria, presenta anche delle incognite, considerando la sfida logistica e le risorse finanziarie coinvolte.

La rimozione dei rifiuti non rappresenta tuttavia l’unica preoccupazione per i residenti. La presidente del comitato Colli Aniene Bene Comune, Gabriella Masella, ha sottolineato l’importanza non solo del risanamento ambientale, ma anche della necessità di implementare misure di sorveglianza più rigorose. La proposta di installare fototrappole, droni e forme di sorveglianza attiva è un chiaro segnale dell’urgente bisogno di prevenire futuri atti vandalici e ripristinare il controllo sulla sicurezza pubblica.

La vigilanza continua dei cittadini

Mentre si prepara l’intervento di bonifica, i cittadini di Tor Cervara rimangono vigili e attivi. I comitati che hanno organizzato sit-in e proteste contro i roghi tossici non si fermano ora che si intravede una luce in fondo al tunnel. Il loro impegno deve proseguire, affinché non si torni indietro e i risultati ottenuti non vengano vanificati.

La lotta per la salute e il benessere dei residenti di Tor Cervara è un esempio di come l’impegno civico possa portare a cambiamenti concreti e positivi. Sebbene la crisi ambientale non possa essere risolta in un giorno, il dissequestro rappresenta un passo importante verso un futuro in cui i cittadini possono godere di un ambiente più sicuro e salubre. Lavorare insieme, in maniera coordinata e determinata, continua a essere la chiave per garantire che Tor Cervara possa finalmente rimanere un luogo di vita dignitosa lontano dalle scorie del passato.