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Fondi Pnrr per il “Masotto”: controversie su un progetto di formazione militare

L’istituto “Masotto” di Noventa Piacentina investe fondi del PNRR in un progetto formativo controverso con Alpha 22, suscitando polemiche sulla militarizzazione dell’educazione e i valori da trasmettere agli studenti.

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Fondi Pnrr per il “Masotto”: controversie su un progetto di formazione militare - Movitaliasovrana.it

Nel panorama degli interventi finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza , un caso specifico ha sollevato polemiche a Noventa Piacentina. L’istituto superiore “Masotto” ha deciso di investire 15.868,80 euro in un progetto formativo legato ad Alpha 22 Training Service, un’organizzazione che promuove attività di team building ispirate a scenari paramilitari. Questa scelta ha scatenato un dibattito acceso, mettendo in discussione le implicazioni di una tale iniziativa per l’educazione degli studenti.

La scelta controversa dell’istituto superiore “Masotto”

L’istituto “Masotto” ha optato per affidare una parte rilevante dei fondi europei destinati al contrasto della dispersione scolastica a un’associazione che organizza corsi di tiro e attività di sopravvivenza. Questo affidamento è stato giustificato dalla dirigente scolastica, Maria Paola De Agelis, e dal Consiglio d’istituto, che hanno sostenuto l’iniziativa come una risposta a una “effettiva assenza di alternative sul territorio”. L’intento dichiarato è quello di utilizzare il finanziamento, proveniente dal Pnrr, per creare opportunità formative significative.

Alpha 22 Training Service propone un approccio pratico e esperienziale per l’insegnamento di valori come la leadership e la collaborazione. Tuttavia, la natura del progetto ha sollevato preoccupazioni riguardo alla normalizzazione di una cultura militare tra i giovani. In effetti, la visione di educare gli studenti attraverso tecniche di sopravvivenza e scenari di guerra viene messa in discussione da diversi esperti e attivisti nel campo dell’educazione.

Il profilo di Alpha 22 Training Service

Visitando il sito di Alpha 22 Training Service, l’utente si imbatte in immagini evocative e citazioni che evocano tematiche belliche. La presentazione dei corsi è accompagnata da una forte retorica sull’importanza di formare futuri “guerrieri”, secondo il motto di Paulo Coelho, che evidenzia la visione di un individuo che conosce il proprio valore. Nell’ambito delle attività proposte, gli studenti partecipano a esercizi che simuleranno situazioni di sopravvivenza, un’esperienza che prevede anche la temporanea rinuncia ai dispositivi mobili.

Questa scelta di fondo invita a riflettere su come l’educazione possa essere influenzata da dinamiche esterne e sulla necessità di esplorare modalità didattiche alternative. Alpha 22, pur dichiarandosi orientata a rispondere a esigenze pedagogiche, si trova al centro di un dibattito che manifesta le contraddizioni tra forme educative e ideologie militari.

Reazioni e polemiche sull’iniziativa

Le polemiche generate dall’affidamento dei fondi a un’organizzazione paramilitare si sono materializzate in comunicati ufficiali e appelli da parte dell’osservatorio contro la militarizzazione delle scuole. Le critiche sottolineano l’inadeguatezza di investire risorse europee in un contesto considerato poco adatto all’ambiente educativo. La questione centrale ruota attorno all’idea che una scuola pubblica dovrebbe promuovere principi di pace, cooperazione e solidarietà, piuttosto che avvicinare gli studenti a scenari di guerra.

Le affermazioni dell’osservatorio esprimono preoccupazione riguardo al messaggio che tale iniziativa invia alle nuove generazioni, evidenziando i rischi di una familiarità con la cultura militare che potrebbe distorcere i valori educativi. La discussione si sposta così sul ruolo che le istituzioni educative devono assumere nell’affrontare problematiche sociali e culturali, lontano dalle ideologie aggressive associate a strutture paramilitari.

Sventolate da insegnanti, genitori e attivisti, le domande su come l’educazione possa rimanere collegata a valori nonviolenti sono più attuali che mai, evidenziando la necessità di riflessioni approfondite su come gestire i fondi e le risorse, affinché rispondano realmente ai bisogni formativi degli studenti.