Home Finale Scudetto Serie A2: Faenza testimone di un epico scontro tra Panthers Roseto e Broni

Finale Scudetto Serie A2: Faenza testimone di un epico scontro tra Panthers Roseto e Broni

Le ARAN Cucine Panthers Roseto perdono la finale di Serie A2 contro Broni con un punteggio di 80-77, chiudendo una stagione emozionante e ricca di sfide.

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Finale Scudetto Serie A2: Faenza testimone di un epico scontro tra Panthers Roseto e Broni - Movitaliasovrana.it

Nel palazzetto del PalaBubani di Faenza, le ARAN Cucine Panthers Roseto hanno dato vita a una finale di Campionato di Serie A2 che rimarrà nella memoria degli appassionati. La squadra ha lottato fino all’ultimo secondo contro Broni, perdendo con un gap di soli tre punti, 80-77. Questo match segna la conclusione di una stagione intensa, ricca di emozioni e momenti indimenticabili per la squadra e i suoi sostenitori.

Un inizio scoppiettante

L’incontro parte con un ritmo incalzante, dove entrambe le squadre si presentano sul parquet con una mentalità aggressiva e determinata. Le Panthers Roseto, sostenute da un folto pubblico, si fanno subito sentire con tiri pesanti da parte di Caloro ed Espedale, mentre Broni risponde mantenendo un vantaggio di due punti al termine del primo quarto, chiuso sul punteggio di 19-17. Durante il secondo quarto, Roseto commette alcuni errori sotto canestro, che Broni riesce abilmente a sfruttare. Le tiri dalla media distanza diventano il punto forte delle rivali.

Tuttavia, Roseto non si lascia scoraggiare e grazie a due triple di Coser riesce a mantenere l’equilibrio. La squadra di coach Righi aumenta l’intensità difensiva, favorendo il contropiede che porta a canestri veloci, realizzati da Kraujunaite, Caloro e Sorrentino. È Espedale a concludere il secondo quarto con una tripla decisiva allo scadere, permettendo a Roseto di andare al riposo lungo in vantaggio, 36-39.

Grande ripresa delle Panthers

Nel terzo quarto, le ARAN Cucine Panthers Roseto mostrano una difesa particolarmente grintosa, un aspetto che diventa determinante nell’evoluzione del match. La superiorità difensiva galvanizza le giocatrici, portando a un inizio frizzante. La serie di punti inizia con una tripla di Coser, seguita da un canestro con fallo di Lucantoni. Il punteggio cresce rapidamente con un contropiede di Caloro, portando Roseto a un vantaggio di 41-49.

Notizie incoraggianti arrivano anche da Capra, che contribuisce con cinque punti consecutivi, costringendo Broni a una reazione. I contropiedi orchestrati da Espedale, con le conclusioni precise di Sorrentino e Capra, permettono a Roseto di arrivare a un punteggio di 52-63 alla fine del terzo quarto. Tuttavia, la determinazione di Broni emerge nella quarta frazione, dove un break fulmineo riporta la squadra lombarda a contatto , spingendo Righi a chiamare un timeout vitalizio.

Un finale al cardiopalma

Il quarto quarto è un crescendo di emozioni, con un finale che tiene con il fiato sospeso sia i tifosi che gli allenatori. Roseto cerca di mantenere la calma, con canestri cruciali di Espedale, Sorrentino e Caloro. Ma è la tripla decisiva di Nasraoui, MVP del match, a 42 secondi dalla sirena finale, a ribaltare le sorti dell’incontro e a portare Broni avanti in modo inarrestabile.

Nonostante la sconfitta, la stagione della Panthers Roseto si chiude come una delle più avvincenti, regalando momenti epici e forti emozioni ai loro tifosi. Il cammino di queste ragazze, guidate dall’allenatore Righi, è stato un susseguirsi di sfide e successi, creando un legame forte con i sostenitori.

Tabellino e statistiche del match

A chiudere l’incontro ci sono le statistiche, che illustrano l’andamento della partita.

Broni: Nasraoui 26, Frigo, Carbonella ne, Reggiani 5, Baldelli 21, Scarsi 7, Russo ne, Buranella 2, Lisoni ne, Morra 13, Merli 6. Allenatore: Diamanti.

ARAN Cucine Panthers Roseto: Kraujunaite 10, Lucantoni 6, Sorrentino 11, Caloro 15, Espedale 12, Polimene ne, Lizzi 1, Bardarè 2, Sakeviciute 3, Coser 10, Capra 7. Allenatore: Righi.

Parziali: 19-17, 17-22, 16-24, 28-14.

Questa partita rappresenta non solo il culmine di una stagione, ma anche un invito a sognare in grande per il futuro.