La solitudine della Generazione Z: un fenomeno che preoccupa anche in Italia
La Generazione Z affronta un crescente senso di isolamento, con il 34% dei giovani colpiti globalmente. La comunicazione familiare emerge come chiave per alleviare questa crisi emotiva.

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Le statistiche rivelano un aspetto allarmante della vita della Generazione Z, ossia i giovani nati tra il 1997 e il 2012. Questo articolo analizza il profondo senso di isolamento che colpisce questi ragazzi in tutto il mondo, esaminando i dati prevalenti in Europa e in Italia, e sottolineando l’importanza delle relazioni familiari per affrontare questa crisi.
Un fenomeno globale tra i giovani
Secondo recenti ricerche, il 34% dei ragazzi della Generazione Z nei vari paesi del mondo sente un forte senso di solitudine. La situazione è particolarmente allarmante in Gran Bretagna, dove l’85% dei giovani rileva questa condizione. Anche in Italia il quadro è preoccupante, con il 45% dei giovani italiani che segnala sentimenti di isolamento. Queste informazioni emergono da uno studio condotto da Bva Doxa e pubblicato tramite Espresso Communication per Fondazione Relazionésimo, mettendo in evidenza un fenomeno che non può essere ignorato.
Le ricerche suggeriscono che la disconnessione tra vita online e offline è una delle principali cause di questo malessere. Nei social media, i giovani si trovano a fronteggiare una realtà spesso distorta, che genera confusione e disorientamento. In aggiunta, per il genere maschile, la mancanza di un partner o l’etichetta di “single” è un fattore che amplifica il senso di solitudine. Le aspettative sociali, che inducono i giovani a cercare la perfezione, contribuiscono ulteriormente alla loro crisi emotiva.
Il ruolo fondamentale della comunicazione familiare
Esperti del settore concordano sul fatto che la comunicazione con i genitori sia un elemento cruciale per aiutare la Generazione Z a superare la solitudine. Mantenere un dialogo aperto con le famiglie potrebbe rappresentare una via per alleviare le sofferenze degli adolescenti, che spesso vedono nei genitori il primo punto di riferimento e rifugio. Studi di Verywell Mind sottolineano l’aspetto quasi “terapeutico” del dialogo familiare, evidenziando che la condivisione di emozioni può rafforzare le interrelazioni.
Nella stessa direzione si esprime Psychology Today, dichiarando che la solitudine può essere vista come un’opportunità per ricostruire rapporti significativi. È essenziale, tuttavia, affinare le capacità di ascolto e scelta comunicativa tra le due generazioni. Un’indagine condotta negli Stati Uniti ha rivelato che il 62% dei giovani della Generazione Z richiede ai propri genitori maggiore disponibilità a ascoltare, per esprimere meglio le proprie emozioni.
L’iniziativa di Fondazione Relazionésimo
Le esperte Ketty Panni e Ombretta Zulian di Fondazione Relazionésimo evidenziano l’importanza di valorizzare le relazioni autentiche con i genitori. La solitudine dei giovani è un problema da affrontare con serietà, e la soluzione risiede nell’umanizzazione delle relazioni familiari. Comunicare in modo efficace all’interno della famiglia è un tema cruciale, cardine del progetto istituito dalla fondazione “Ascoltami-Parlami”. L’iniziativa promuove incontri tra genitori e figli, favorendo un dialogo aperto e sincero.
Castaman, direttore della fondazione, sottolinea che il malessere psicofisico tra i giovani è legato a una profonda frattura tra il vissuto online e quello reale. La presenza e l’ascolto da parte dei genitori non devono essere sottovalutati. La progettualità educativa tra le generazioni risulta fondamentale per riannodare i legami e affrontare le difficoltà contemporanee.
Ricerche per comprendere le dinamiche relazionali
Il progetto di Fondazione Relazionésimo si basa su studi mirati, come “Le relazioni con il futuro attraverso gli occhi dei giovani”, realizzato in collaborazione con Luca Romano. Questo lavoro mira a esaminare le dinamiche relazionali nei vari contesti sociali, inclusa la famiglia, contribuendo così a una conoscenza condivisa delle problematiche e delle esigenze dei giovani oggi.
Il progetto si propone di svolgere indagini originali per comprendere gli aspetti emotivi dei ragazzi e migliorare il dialogo intergenerazionale. Con l’ausilio di metodologie appropriate, la fondazione ambisce a rafforzare il tessuto relazionale della società e a realizzare un impatto positivo nella vita degli adolescenti.
La Generazione Z può trarre vantaggio da iniziative come questa, in quanto puntano a restituire a giovani e famiglie strumenti per affrontare le sfide quotidiane, mettendo l’accento sull’importanza delle relazioni e sui legami familiari. In questo modo, si cerca di creare un ambiente in cui i ragazzi possano sentirsi accolti e compresi, contribuendo così a una inclusività che potrebbe ridurre il peso della solitudine.