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Ucraina colpisce la Russia: 41 bombardieri distrutti e il rischio di escalation nucleare

L’operazione militare ucraina contro i bombardieri russi solleva timori di escalation nucleare, mentre la nuova dottrina di difesa del Cremlino prevede risposte atomiche a provocazioni e attacchi convenzionali.

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Ucraina colpisce la Russia: 41 bombardieri distrutti e il rischio di escalation nucleare - Movitaliasovrana.it

L’operazione militare condotta dall’Ucraina, che ha portato alla distruzione di 41 bombardieri russi, sta scatenando reazioni e discussioni a livello internazionale. Alcuni analisti e media mettono in luce il dono di Mosca per rispondere a un attacco del genere, sollevando il timore di una possibile escalation nucleare. La questione si complica ulteriormente alla luce della nuova dottrina di difesa del Cremlino che potrebbe prevedere una risposta atomica a simili provocazioni.

La dottrina nucleare russa

La dottrina nucleare russa, aggiornata a novembre, stabilisce regole di ingaggio specifiche non solo in base a aspetti tecnici, ma anche in relazione all’impatto strategico degli attacchi subiti. Uno degli elementi chiave è che l’uso di armi nucleari è riservato a tre fattispecie principali: il primo prevede un attacco nucleare in risposta a un attacco nucleare ricevuto o con certi segnali che ne anticipano uno. Il secondo caso si attiva quando un attacco convenzionale di vasta portata minaccia le infrastrutture strategiche, compromettendo così le capacità difensive della Russia. Il terzo caso contempla l’attivazione della risposta nucleare quando un attacco convenzionale mina l’esistenza stessa dello Stato russo.

A sorpresa, nella nuova revisione dottrinale è stata introdotta anche la possibilità di utilizzare armi nucleari contro un paese terzo che supporti un attacco convenzionale. Questo potrebbe suggerire una letalità maggiore per chi collabora con potenze ostili. Questo è il contesto nel quale gli osservatori inseriscono l’attacco subito dalla Russia, visto che l’operazione dell’Ucraina ha suscitato interrogativi su eventuali aiuti esterni.

Capacità militari ucraine

L’Ucraina ha mostrato ripetutamente di possedere capacità operative avanzate che superano la semplice lotta convenzionale. Non è da sottovalutare il fatto che, sin dal 2014, il paese è in conflitto diretto con una potenza nucleare di dimensioni considerevoli; le esperienze accumulate in questi anni hanno forgiato una forza militare creativa e resiliente. Le abilità nella raccolta delle informazioni e nell’uso della tecnologia, in particolare nei droni, hanno dato a Kiev un vantaggio strategico notevole, permettendo operazioni che molti non avrebbero ritenuto possibili.

Il fatto di riuscire a effettuare un attacco così audace su un elemento cruciale della triade nucleare russa è emblematico della determinazione ucraina. Diversi esperti ammettono che l’Ucraina potrebbe non essere stata sola in questa impresa, lasciando spazio a ipotetici aiuti di intelligence o materiali. Resta da vedere quale sarà la risposta della Russia a questo colpo.

Possibili risposte di Mosca

Analizzando il quadro delle risposte possibili, si potrebbe iniziare a escludere la possibilità che Mosca decida di ricorrere all’arma nucleare. Questo non significa che la minaccia non esista, ma piuttosto che ogni decisione di quel tipo verrebbe valutata con attenzione, considerando le conseguenze reciproche e internazionali. Il precedente dell’India e Pakistan, due stati nucleari, dimostra quanto sia fragile l’equilibrio in un contesto di escalation militare.

Nel caso di una risposta convenzionale, Mosca possiede vari mezzi di retaliamento, come i missili lanciati da sommergibili e altri sistemi d’arma non nucleari. È plausibile che la Russia decida di attuare una risposta simmetrica usando missili di alta precisione come gli Oreshnik. Un attacco del genere, armato di testate convenzionali, potrebbe inviare un messaggio chiaro al nemico, rimanendo sul piano tradizionale e evitando di rompere il tabù dell’uso nucleare.

Le vulnerabilità di Mosca

Nonostante Mosca si trovi in una posizione di forza sul campo, la recente operazione ucraina evidenzia alcune debolezze significative. In precedenti occasioni, le forze ucraine hanno messo a segno colpi distruttivi contro posizioni strategiche russe, ridicolizzando il mito dell’invulnerabilità su cui il regime si basa. Gli attaccchi condotti in territorio russo, dalla distruzione dell’incrociatore Moskva all’interruzione delle infrastrutture energetiche, mostrano che la Russia non è intoccabile. Questo recente attacco contro i bombardieri segna un capitolo nuovo, dove il coraggio e l’inventiva ucraîne ripropongono una sfida storica all’egemonia russa.

Le dinamiche della guerra in corso dimostrano che Kiev ha la capacità non solo di opporsi, ma anche di infliggere danni significativi a un avversario che ha tentato di imporsi attraverso il terrore e la superiorità militare. Mosca deve ora valutare le sue strategie future con uno sguardo attento alle implicazioni politiche e sociali di un conflitto che si prolunga più del previsto.