Costi del centro estivo in Italia: aumenti a sorpresa nel 2025
Nel 2025, le famiglie italiane affrontano costi crescenti per i centri estivi, con una spesa media di 704 euro al mese per strutture private e disparità regionali significative.

Costi del centro estivo in Italia: aumenti a sorpresa nel 2025 - Movitaliasovrana.it
Le famiglie italiane si trovano ad affrontare costi crescenti per i centri estivi nel 2025, secondo il report dell’Osservatorio Nazionale di Federconsumatori. La spesa media per un centro estivo privato è di circa 704 euro al mese per bambino, contro i 396 euro delle strutture pubbliche. Queste cifre mettono in evidenza una crescente tendenza delle famiglie verso soluzioni alternative e campi tematici, complice un aumento dei costi rispetto all’anno precedente. Nella segnalazione di Federconsumatori, emerge la disparità nelle tariffe a livello regionale, rivelando un quadro economico complesso e variegato per i genitori.
Analisi dei costi dei centri estivi in Italia
Nel 2025, il costo medio per frequantare un centro estivo è diverso a seconda della tipologia, con una media di 176 euro a settimana per le strutture private e 79 euro per mezza giornata nelle strutture pubbliche. La percezione del costo è accentuata dalle oscillazioni nelle tariffe settimanali. Per i centri privati a tempo pieno, il prezzo è diminuito del 7% rispetto al 2024, fornendo un sollievo temporaneo per le famiglie; al contrario, le tariffe delle mezza giornata sono aumentate del 4%. Questo trend di crescita nei costi delle strutture pubbliche pare un controsenso, dato che molti si aspettavano una stabilizzazione o una diminuzione.
Le famiglie, soprattutto quelle che superano un certo limite di reddito, avvertono un impatto significativo sul bilancio famigliare. La differenza di prezzo tra le strutture pubbliche e private è in gran parte attribuibile alla qualità e alla varietà delle attività proposte, che variano notevolmente da un centro all’altro e che influiscono sulla percezione del valore offerto. La rilevazione ha messo in risalto che, mentre il numero di ragazzi iscritti ai centri estivi è in aumento, le famiglie faticano a gestire queste spese in costante crescita.
Variazioni regionali nei costi dei centri estivi
Le variazioni nei costi dei centri estivi non seguono un pattern uniforme tra le diverse regioni italiane. Secondo Federconsumatori, Milano ha visto un incremento medio delle tariffe del 5% nelle strutture pubbliche e private, mentre Napoli ha registrato un aumento più contenuto, tra il 3 e il 4%. Al contrario, regioni come Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto, Sicilia e Toscana hanno avuto prezzi fermi rispetto al 2024, indicando un eventuale equilibrio o stabilità nella domanda di servizi estivi.
La regione Lazio, con un particolare riferimento a Roma, ha mostrato lievi ribassi rispetto agli anni precedenti, una situazione che potrebbe sorprendere ma che offre opportunità alle famiglie in cerca di servizi estivi più sostenibili. In Trentino, si osserva invece un aumento per la formula mezza giornata, segnando una relazione complessa tra domanda, offerta e costo del servizio.
Le scelte delle famiglie tra costi e alternative
Con la crescita dei costi dei centri estivi, molte famiglie hanno cercato soluzioni più economiche. Forme di collaborazione, come l’assunzione di “tate condivise”, stanno guadagnando popolarità. Queste modalità consentono di risparmiare mantenendo un certo livello di cura per i bambini, approfittando dell’aiuto dei nonni e di altri parenti. A fronte di cifre che superano spesso i 700 euro al mese, le famiglie sono sempre più motivate a trovare soluzioni alternative per gestire le proprie spese.
Federconsumatori ha messo in luce come, dal 2024 al 2025, i costi per i centri estivi tematici siano aumentati in media del 3,4%. Queste strutture, che offrono corsi di lingua, attività artistiche o sportive, tuttavia, spesso giustificano gli incrementi indiscriminati per la qualità offertae l’approccio attivo all’insegnamento. Per i genitori, questo significa essere più selettivi nella scelta, a caccia di quelli che offrono attività educative e ludiche in modo efficace ma che restano compatibili con il budget famigliare.
Aumenti nei centri estivi tematici e le sfide di una scelta consapevole
I centri estivi tematici rappresentano una frazione significativa delle opzioni disponibili per le famiglie e, purtroppo, anche in questo caso si è registrato un aumento dei costi. Le strutture che offrono corsi di inglese, sport, arte e altre attività specializzate mostrano un incremento di prezzo, che in alcuni casi supera il 5%. Ad esempio, il prezzo medio di un centro estivo con corsi di inglese è salito da 330 a 338 euro, mentre i laboratori creativi hanno visto un incremento da 150 a 155 euro.
Federconsumatori consiglia ai genitori di prendere decisioni informate. È essenziale verificare l’affidabilità degli enti gestori, preferendo associazioni con esperienza e in regola con normative locali e sanitarie. L’attenzione alla qualità delle offerte e delle strutture, insieme alla competenza del personale, è fondamentale. A fronte di costi sempre più elevati, informarsi e confrontare le opzioni diventa cruciale per garantire ai bambini un’estate serena e stimolante senza gravare eccessivamente sulle finanze familiari.