Home Festeggiamenti per il 25° anniversario del Consorzio Vini Montecucco: un viaggio tra passato e futuro

Festeggiamenti per il 25° anniversario del Consorzio Vini Montecucco: un viaggio tra passato e futuro

Il Consorzio Vini Montecucco celebra 25 anni di attività, evidenziando il suo impegno per la sostenibilità e l’innovazione nella viticoltura, con un focus sulla qualità e la valorizzazione del territorio.

Vino/Vino, Consorzio Vini Montecucco ha festeggiato 25 anni di attività

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Nel cuore della Maremma toscana, il Consorzio Vini Montecucco ha celebrato 25 anni di attività in un evento speciale tenutosi al Forum Bertarelli di Poggi del Sasso, Grosseto. L’appuntamento ha attirato un pubblico variegato che comprende rappresentanti istituzionali, produttori, tecnici e giornalisti. Durante il convegno intitolato “25 anni di Consorzio Montecucco: radici profonde, sostenibilità e sguardo al futuro”, sono stati condivisi importanti passi della lunga storia della Denominazione, sottolineando il suo impegno nella promozione di una viticoltura che rispetti la natura e sia attenta alle sfide ambientali moderne.

Le origini e l’evoluzione della Denominazione Montecucco

Il Consorzio Vini Montecucco nasce nel 2000, dopo il riconoscimento della DOC nel 1998, grazie alla visione pionieristica di un gruppo di viticoltori guidato da Leonardo Salustri. Un passo significativo è stata la creazione dell’organismo per tutelare e promuovere questa Denominazione, un aspetto fondamentale per dare identità e valore a un territorio che in passato era poco valorizzato. Salustri ha richiamato la figura del professor Giancarlo Scalabrelli dell’Università di Pisa, il cui apporto ha segnato la storia vitivinicola dell’area. Il vigneto sperimentale dell’azienda Salustri è divenuto un punto di riferimento per la ricerca genetica, con oltre 400 biotipi di Sangiovese e varietà autoctone.

La storicità del Consorzio è segnata non solo dalla tutela delle tradizioni, ma anche da un’apertura verso l’innovazione. L’inserimento del Vermentino nel Disciplinare è stato una scelta strategica che ha portato a risultati notevoli. Questo vitigno, oggi apprezzato a livello nazionale e internazionale, deve il suo successo a un’attenta valorizzazione del territorio e delle sue peculiarità.

Sostenibilità e qualità nella viticoltura

Il presidente del Consorzio, Giovan Battista Basile, ha evidenziato l’importanza della sostenibilità in un contesto climatico in mutamento. L’innalzamento delle temperature rende necessarie scelte audaci e informate, come la recente modifica del Disciplinare per l’estensione dell’area di produzione alle quote vitabili più alte del Monte Amiata. Questo passo è stato intrapreso per restare fedeli all’identità del Montecucco, conservando al contempo una profonda attenzione alla qualità.

Nel corso della manifestazione, i relatori hanno messo in luce come oltre il 90% della produzione sia certificata biologica. Questo dato testimonia l’impegno costante delle aziende nel garantire un vitigno che non solo rispetti l’ambiente, ma che sia anche testimone di un’evoluzione culturale, sociale e commerciale del settore. È chiaro che i produttori intendono affrontare le sfide moderne con competenza e coscienza ecologica.

Progetti innovativi e ricerca nel settore vitivinicolo

Le voci che hanno animato il convegno hanno raccontato dei numerosi progetti di ricerca sviluppati nell’ambito della viticoltura. Giuliano Guerrini di ColleMassari ha evidenziato l’importanza della ricerca collaborativa nella creazione di vitigni di qualità. In particolare, il progetto Selezione Poggi del Sasso ha permesso di esaminare le viti centenarie e selezionare cloni di Sangiovese, capaci di esprimere le peculiarità del territorio amiatino.

Patrizia Chiari di Tenuta l’Impostino ha presentato il progetto “Biopass”, che si concentra sulla salvaguardia della biodiversità. Questo programma, realizzato in collaborazione con istituzioni accademiche e di ricerca, analizza l’equilibrio dei vigneti, apportando dati certi e tracciabili sull’impatto ambientale. La volontà di questi professionisti non è solo quella di produrre vino, ma anche di farlo in modo che il territorio ne tragga beneficio e che si realizzino pratiche sostenibili per il futuro.

La coesione sociale ed economica del biodistretto

La giornata si è chiusa con una riflessione di Francesco Benedetti, presidente del Biodistretto del Montecucco. Ha sottolineato come la sostenibilità si configuri come un elemento di coesione sociale ed economica. Il biodistretto non è solo un marchio, ma rappresenta un patto tra aziende, istituzioni e cittadini per costruire un futuro condiviso, tutelando le tradizioni e le caratterizzazioni locali.

In un tempo in cui il rispetto per l’ambiente e la qualità delle produzioni sono sempre più centrali, il Consorzio Vini Montecucco si propone come esempio di come le tradizioni possano convivere con innovazioni necessarie per affrontare le sfide del presente e del futuro. Con una partecipazione attiva e una visione lungimirante, questo consorzio continua a crescere e promuovere un’idea di viticoltura rispettosa, di qualità e, soprattutto, sostenibile.