Il fenomeno del Wax a Roma: rischi e allerta tra i giovani
Il crescente uso del Wax tra i giovani di Roma solleva preoccupazioni per la salute pubblica, evidenziando rischi significativi legati a effetti psicotropi e potenziali conseguenze devastanti.

Il fenomeno del Wax a Roma: rischi e allerta tra i giovani - Movitaliasovrana.it
Il Wax, una sostanza psicotropa sempre più comune nella capitale, rappresenta una seria preoccupazione per la salute pubblica. Con un aspetto simile alla cera d’api e un prezzo accessibile, il suo consumo sta aumentando, specialmente tra i più giovani. La sostanza, grazie alle sue potenti concentrazioni di THC, può avere effetti devastanti, creando una situazione di allerta tra i genitori e le autorità.
Diffusione del Wax nei quartieri della movida romana
La movida romana, che anima zone come San Lorenzo, Ostiense e Trastevere, è divenuta scenario privilegiato per l’uso del Wax. I giovani, compresi molti minorenni, si radunano all’esterno dei locali e nei parchi per consumare questa sostanza. L’ambiente festoso maschera i potenziali rischi associati al Wax, lasciando intravedere un netto distacco dalla realtà. Diversamente dalla cannabis tradizionale, dove l’uso è maggiormente indirizzato verso un rilassamento, il Wax è cercato per le sue capacità di “stordimento” e disconnessione dalla realtà.
Molti di questi ragazzi non si limitano a fumarlo. Alcuni lo inalano con vaporizzatori mentre altri lo mischiano con tabacco o cannabis, creando spinelli che appaiono normali, ma che nascondono effetti collaterali gravi e pericolosi. Le testimonianze di chi lavora nelle notti romane parlano di ragazzi incapaci di reggersi in piedi, confusi e in preda a emozioni incontrollabili, rendendo chiaro quanto possa essere devastante l’impatto di questa sostanza, spesso scambiata per una forma innocua di svago.
Caratteristiche e produzione del Wax
Il Wax, noto anche come “dab” o “budder“, deriva da un processo di estrazione chimica dei cannabinoidi che utilizza solventi come il butano. Questo procedimento artigianale non solo è pericoloso per chi lo pratica, ma porta con sé illimitate conseguenze per la salute. Risultati della produzione possono includere residui tossici che rimangono nella sostanza finale, aumentando il rischio di intossicazione. La versatilità di utilizzo ne favorisce la diffusione, rendendolo una scelta attraente per chi cerca una nuova esperienza.
La consistenza viscosa del Wax certamente gioca un ruolo nelle strategie di marketing non ufficiali. La sua presentazione come qualcosa di esotico e fuori dal comune attrae i giovani, ignari degli effetti indesiderati. Con concentrazioni di THC che possono raggiungere l’80%, la potenza psicotropa del Wax supera largamente quella delle tradizionali varietà di cannabis, facendo suonare un campanello d’allarme per i consumatori.
Rischi e conseguenze per la salute
La facilità d’uso e il costo relativamente contenuto di una dose di Wax, circa 50 euro, contribuiscono alla sua popolarità, rendendola accessibile a un’ampia fascia di popolazione giovanile. Tuttavia, il prezzo economico può nascondere un costo molto più elevato per la salute mentale e fisica. Senza la consapevolezza dei rischi associati, i ragazzi possono trovarsi in situazioni disastrose, sia temporanee sia permanenti.
Secondo esperti del settore, al momento non si registrano overdose specifiche da cannabinoidi, ma le elevate concentrazioni di THC nel Wax possono portare a stati di alterazione che sfociano in situazioni di pericolo. L’uso di questa sostanza, associato alla guida di veicoli, presenta un ulteriore rischio, come sottolineato dalla tossicologa forense Mariachiara David. Gli effetti possono variare da un’intossicazione temporanea a incidenti molto gravi. Il messaggio è chiaro: il rischio di combattere per la vita o per la sicurezza propria e altrui diventa un potenziale risultato dell’uso irresponsabile di Wax.
La crescita del consumo di Wax rappresenta un imperativo per la comunità e le istituzioni. È fondamentale avviare campagne informative che sensibilizzino i giovani sui rischi di sostanze apparentemente inoffensive ma incredibilmente pericolose. Solo così si potrà affrontare l’emergenza e garantire la sicurezza delle nuove generazioni.