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Mercato dell’auto in Italia: lievi segni di stagnazione ma crescita dei marchi cinesi

Il mercato italiano delle auto nuove mostra stagnazione, con un calo delle vendite e una crescente affermazione dei marchi cinesi, mentre le vetture elettriche guadagnano terreno tra i consumatori.

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Mercato dell'auto in Italia: lievi segni di stagnazione ma crescita dei marchi cinesi - Movitaliasovrana.it

Nel contesto autoctono, il mercato italiano delle automobili nuove mostra segnali di stagnazione, come confermato dagli ultimi dati pubblicati dal Ministero. Malgrado un leggero calo, il settore sta assistendo a un sorprendente aumento delle vendite dei marchi cinesi, che si fanno strada anche grazie all’interesse verso i veicoli elettrici. Questa dinamica di mercato solleva interrogativi sull’andamento futuro delle vendite e sui possibili interventi normativi necessari a stimolarne la ripresa.

Flessione nelle vendite di auto nuove

Analizzando i dati di maggio 2025, notiamo una contrazione dello 0,2% rispetto al mese precedente, mentre nei primi cinque mesi dell’anno si registra un calo dello 0,5% con un totale di 722.452 unità immatricolate. Questi numeri segnano un drastico ribasso rispetto al periodo pre-Covid, con una flessione che supera il 20%. La stagnazione del mercato non accenna a migliorare, evidenziando una difficoltà che coinvolge il panorama automobilistico italiano.

In parallelo ai dati di vendita, emerge un cambiamento di marcia nel settore: i marchi cinesi, pur mantenendo quote di mercato ancora basse, stanno conquistando l’attenzione degli automobilisti. Ad esempio, le vendite di veicoli come quelli prodotti da MG e BYD registrano tassi di crescita impressionanti. Questo porta a interrogarsi sull’evoluzione dei gusti dei consumatori e sull’adattamento delle aziende locali verso le nuove preferenze del mercato.

L’arrivo degli altri protagonisti nel mercato

Nel mese di maggio sono state immatricolate 139.390 autovetture, tra cui spicca un notevole incremento da parte di marchi cinesi. MG, per esempio, ha visto un aumento delle immatricolazioni vicino al 16,1% rispetto al mese scorso e un impressionante 45,5% dall’inizio dell’anno. Allo stesso modo, BYD ha visto un incremento straordinario del 3.570% in maggio e del 2.726% nei primi cinque mesi. Anche Omoda ha riportato dati significativi: +4.840% nel mese e +3.036% nel periodo di cinque mesi, riscontrando un crescente interesse da parte dei consumatori.

Non vogliamo dimenticare la DR, che produce in Italia su licenza e ha immatricolato 2.636 veicoli. Ancor più riusciamo a vedere il panorama mutare con nomi come Volvo e Link & Co, che seguono le orme dei marchi cinesi, dimostrando che l’innovazione si sta diffondendo anche tra i produttori più tradizionali. MG ha posizionato il SUV ZS tra le prime dieci auto più vendute dell’anno, superando modelli storici come la Renault Clio.

Crescita delle vetture elettriche

Il segmento delle auto elettriche sta guadagnando una quota sempre maggiore nel mercato, con le elettrificate che arrivano all’11,5% e le sole elettriche pure al 5,1%. Questi dati mostrano un incremento rispetto allo scorso anno, quando la percentuale si attestava sul 3,6%, penalizzata dalla lunghezza delle procedure di attesa per gli incentivi. L’associazione Unrae ha messo in evidenza l’importanza di rivedere la fiscalità delle auto aziendali, specialmente con un occhio di riguardo verso i “green”.

L’annuncio dei nuovi incentivi per veicoli a zero emissioni, in arrivo dal Ministero della Transizione Ecologica, potrebbe avere un impatto positivo sulla domanda di auto con tecnologia BEV. Tuttavia, sia i costruttori che i rivenditori temono che, senza il decreto attuativo, il mercato possa restare paralizzato. Questo timore è alimentato da una mancanza di chiarezza sulle modalità di attuazione e sui tempi necessari.

Situazione dei principali marchi nazionali e internazionali

Sul fronte delle case automobilistiche più consolidate, maggio si è rivelato un mese complesso. Stellantis, pur mantenendo il primo posto nel mercato, ha ceduto l’8%, con una penetrazione scesa al 28,1%. Tuttavia, la Panda continua a dominare come auto più venduta, con 8.535 esemplari nel mese e un totale di 51.970 dall’inizio dell’anno, superando ampiamente la Jeep Avenger, che si posiziona come la seconda.

A fronte dei numeri di Stellantis, anche il gruppo Volkswagen ha sperimentato una flessione, seppur con risultati misti all’interno dei suoi marchi. Brand come Skoda e Cupra, infatti, segnano rispettivamente +16,2% e +47%, mentre nel complesso il colosso tedesco ha visto la sua quota di mercato scendere dal 18,1% al 17,5%.

Renault ha invece conseguito un notevole risultato con un incremento del 21% in maggio, supportato principalmente dai volumi di Dacia. Anche i gruppi giapponesi come Subaru e Honda evidenziano crescite significative, mentre i marchi coreani, tra cui Hyundai e Kia, stanno affrontando una contrazione, pur permanendo tra i principali attori del mercato. L’andamento di modelli come Jaguar Land Rover e Nissan mette in luce ulteriori sfide da affrontare per riacquistare competitività nel frenetico mondo dell’automobile.