Tragedia in piscina a Roma: cinque bambini colpiti da malore, uno è in gravi condizioni
Cinque bambini a Roma si sono sentiti male in piscina, con un caso grave di intossicazione da cloro. Indagini in corso sulla sicurezza della struttura e condizioni critiche per uno di loro.

Tragedia in piscina a Roma: cinque bambini colpiti da malore, uno è in gravi condizioni - Movitaliasovrana.it
Una giornata di sole e giochi si è trasformata in una terribile esperienza per cinque bambini a Roma, che hanno accusato forti malori mentre si trovavano in piscina. L’incidente è avvenuto lunedì 2 giugno presso il circolo sportivo Imperium Eventi, in via della Capanna Murata 120. La notizia ha suscitato preoccupazione tra i genitori e i cittadini, con un grande dibattito sui rischi legati all’uso delle piscine private.
L’incidente drammatico nella piscina
Intorno alle 10 del mattino, un normale giorno di svago si è trasformato in un incubo. Cinque bambini, quattro fratelli e un’amica, si sono sentiti male mentre nuotavano nella piscina del circolo sportivo. La madre di quattro di loro, allarmata dalle urla e dal respiro affannoso dei piccoli, ha subito contattato le autorità sanitarie. I bambini hanno cominciato a tossire e lamentarsi, riferendo che “l’acqua sta diventando gialla”. Questo allarme ha portato i soccorsi a intervenire tempestivamente.
In pochi minuti, i servizi di emergenza del 118 sono arrivati e hanno trasportato i bambini d’urgenza al policlinico Umberto I di Roma. La situazione era critica e la tempestività dei soccorsi ha giocato un ruolo fondamentale. Quattro dei piccoli sono stati dimessi nelle ore successive, presentando solo lievi irritazioni cutanee e problemi respiratori. Tuttavia, per Mattia, un bambino di 9 anni, le condizioni rimangono serie. Attualmente è in terapia intensiva, sotto sedazione e in coma farmacologico, lasciando la famiglia in uno stato di ansia e preoccupazione.
Indagini sulle cause del malore
Le indagini preliminari hanno posto l’attenzione su un possibile eccesso di cloro nell’acqua della piscina. Secondo le prime informazioni raccolte, le misteriose condizioni avverse dei bambini potrebbero essere state provocate da una fuoriuscita improvvisa di cloro dalle bocchette della piscina, esattamente nella zona in cui si trovavano i piccoli. Questa ipotesi ha fatto emergere domande circa la sicurezza dell’installazione e il rispetto delle norme igieniche.
La reazione del gestore della piscina
Cristian S., il gestore della struttura Imperium Eventi, ha commentato l’accaduto con grande preoccupazione e rifiuto della responsabilità. In un’intervista, ha descritto quanto avvenuto come un incidente, sottolineando che la piscina era conforme a tutte le normative e le regolazione richieste, inclusa la registrazione dei valori del cloro. Cristian ha affermato di aver contattato le autorità subito dopo aver assistito al drammatico evento e di aver scritto alla madre dei bambini per esprimere il suo rammarico.
L’uomo ha spiegato che al momento del malore c’era grande afflusso di persone per un torneo di calcio e ha ipotizzato che ciò potrebbe aver influito sulla pressione dell’acqua. Tuttavia, ha sottolineato che i valori del cloro erano stati controllati poco prima della tragedia e risultavano nella norma. Cristian ha difeso la serietà e l’impegno della sua gestione nel garantire la sicurezza negli impianti, esprimendo risentimento verso le insinuazioni di negligenza.
Procedimenti legali e ulteriori controlli
A seguito di quanto accaduto, la procura di Roma ha aperto un fascicolo per lesioni gravissime. Al momento non risultano indagati, ma è prevista l’effettuazione di precise indagini da parte della polizia scientifica e dell’ispettorato del lavoro. Le autorità stanno esaminando i rilievi presso la struttura, compresa la possibilità di un eventuale sequestro della piscina, mentre vengono monitorate le cause esatte dell’intossicazione.
Questa vicenda rimane al centro dell’attenzione pubblica, con una comunità ansiosa di conoscere l’esito delle indagini e delle condizioni di Mattia, il bambino in coma. La speranza è che questa terribile esperienza possa portare a una maggiore attenzione alla sicurezza delle piscine.