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Un viaggio nella memoria delle periferie di Anzio: il nuovo libro di Nicola Capozza

Il libro di Nicola Capozza esplora le periferie di Anzio, dando voce a storie locali e identità spesso trascurate, con l’obiettivo di valorizzare la cultura e la resilienza dei residenti.

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Un viaggio nella memoria delle periferie di Anzio: il nuovo libro di Nicola Capozza - Movitaliasovrana.it

La recente pubblicazione di “Cincinnato, Tor Caldara, Villa Claudia. Per una memoria delle periferie di Anzio” dello scrittore Nicola Capozza, edizioni Cofine, offre uno spaccato affascinante e profondo delle aree meno conosciute di questa storica cittadina. Con il suo lavoro, Capozza intende dare voce a realtà spesso trascurate e mettere in luce la ricchezza culturale e sociale di Anzio, un luogo amato dai romani. Questo libro rappresenta una ricerca che si interroga sulle identità locali e sulle storie che si intrecciano nei luoghi quotidiani della vita urbana.

La motivazione alla base di un lavoro di ricerca

Nicola Capozza, il cui background sociologico e civico lo ha sempre portato a esplorare le dinamiche territoriali, ha voluto approfondire le storie delle periferie di Anzio. Non è semplicemente una questione di passione personale, ma di un impegno che nasce dall’incontro con diverse storie locali e dalla lunga attività editoriale di Edizioni Cofine, che da anni si dedica a portare in primo piano le esperienze dei territori e delle persone che li abitano. Per Capozza, la sua carriera da cronista ha accresciuto la consapevolezza della ricchezza culturale e umana delle periferie, ispirandolo a raccontarle con un linguaggio che possa giungere ai lettori.

Il valore di questo lavoro risiede nel tentativo di mostrare le lotte quotidiane e le speranze dei residenti di Anzio, sottolineando la loro resilienza e la ricerca d’identità. La modifica delle percezioni riguardo alle periferie, spesso etichettate come marginali, è uno degli obiettivi centrali del libro. Capozza desidera riportare l’attenzione su storie di creatività e umanità che ricorrono in luoghi spesso dimenticati, facendo delle esperienze quotidiane un patrimonio da valorizzare.

Perché Anzio e la sua periferia?

La scelta di Anzio non è casuale. Capozza ha una connessione personale con questo territorio, avendo una casa a Cincinnato e avendo passato parte della sua infanzia in quella località, che ben conosce anche grazie al comitato fondato per migliorare le condizioni dei quartieri. Attraverso le sue interazioni con i residenti, ha potuto raccogliere storie e testimonianze preziose. Un episodio significativo è legato a un residente anziano che gli ha mostrato una fotografia della sua famiglia di un secolo fa, rivelando una narrazione di povertà e resilienza ambientata nella storica Torre di Caldara.

Capozza mette in evidenza come i luoghi non siano mere coordinate geografiche, ma custodi di narrazioni e identità. La Torre di Caldara, utilizzata per scopi difensivi nel passato, si fa testimone di una storia che abbraccia secoli di lotte e di vita quotidiana. La raccolta di materiali visivi e testimonianze orali diventa, quindi, un modo per recuperare e ridare importanza a queste memorie, spesso accantonate dalla narrazione ufficiale.

Impatto e riconoscimenti istituzionali

L’opera ha trovato un riscontro significativo anche a livello istituzionale. Il Comune di Anzio ha conferito il patrocinio al libro, una medaglia d’oro al valore civile, e il Sindaco Aurelio Lo Fazio ha scritto una prefazione che ricorda l’importanza storica e culturale di Anzio, non solo come meta turistica ma anche come comunità agricola. Questo non è solo un riconoscimento formale, ma un segnale di quanto il lavoro di Capozza si intrecci con questioni cruciali per il futuro della città.

Le interazioni con associazioni locali come Città Insieme e il Comitato dei Quartieri Cincinnato hanno fornito materiale prezioso per la ricerca, segnando l’importanza del coinvolgimento della comunità nel processo di recupero della memoria collettiva. I residenti, con le loro storie e le loro esperienze, diventano protagonisti di una narrazione che resta viva e rilevante.

L’invito alla lettura

Il libro di Nicola Capozza non è solo un tratto di penna per alcun intellettuale, ma un autentico invito a conoscere una parte della nostra storia spesso dimenticata. La lettura offre l’occasione di immergersi nelle esperienze di una comunità che ha molto da insegnare e offre, attraverso le sue pagine, spunti di riflessione per tutti. Questo volume, sebbene specifico per la periferia di Anzio, parla a un pubblico più ampio, richiamando l’attenzione su una narrazione collettiva condivisa, dove “signor nessuno” e “eroi quotidiani” si intrecciano, costruendo un racconto affascinante e necessario. I lettori possono trovare il libro disponibile per l’acquisto e immergersi in queste storie, magari nel relax di una giornata estiva sulla spiaggia di Anzio.