Bambino di due anni tragicamente disegnato sul nastro trasportatore dell’aeroporto di Newark
Un bambino di due anni è finito su un nastro trasportatore all’aeroporto di Newark, ma grazie al pronto intervento della polizia è stato salvato prima che accadesse una tragedia.

Bambino di due anni tragicamente disegnato sul nastro trasportatore dell'aeroporto di Newark - Movitaliasovrana.it
Un incidente sorprendente e inquietante ha colpito l’aeroporto di Newark Liberty International, dove un bambino di soli due anni è accidentalmente finito su un nastro trasportatore dei bagagli. Questo evento sconcertante si è verificato il 28 maggio scorso, attirando l’attenzione sul tema della sicurezza negli aeroporti. Il piccolo, originario di Staten Island, ha vissuto un’esperienza che avrebbe potuto avere esiti drammatici. Grazie al tempestivo intervento delle autorità, tuttavia, è stato possibile evitarlo.
L’incidente nel terminal A di Newark
L’episodio si è verificato mentre il bambino si trovava con la madre per rifare una prenotazione di volo al banco della compagnia aerea JetBlue. Approfittando di un momento di distrazione, il bambino si è avventurato sul nastro trasportatore, un meccanismo utilizzato per il trasporto dei bagagli da imbarcare. La madre, momentaneamente distratta dalla burocrazia aerea, ha perso di vista il piccolo, il quale è stato immediatamente trascinato via. Il nastro lo ha portato verso il piano inferiore, nell’area di smistamento e screening, una zona non accessibile al pubblico e nota per i suoi potenziali pericoli.
Secondo Frank Conti, presidente della Port Authority PBA, l’associazione sindacale della polizia aeroportuale, l’incidente è avvenuto “in un batter d’occhio”. Nonostante l’ottimizzazione dei sistemi di sicurezza e la presenza di sorveglianza, questo episodio mette in evidenza l’importanza della vigilanza, soprattutto quando ci sono bambini coinvolti. La rapidità con cui il piccolo è stato portato via ha sollevato preoccupazioni sulle procedure di sicurezza in atto.
Il pronto intervento delle autorità
Appena le grida di allerta sono risuonate nell’area, due agenti della Port Authority Police, Joseph DeSilvio e Angel Paulino, si sono immediatamente mobilitati, rendendosi conto della gravità della situazione. Entrambi gli agenti hanno intrapreso una corsa frenetica per ritrovare il bambino, ognuno dirigendosi lungo un percorso distinto dato che il sistema di trasporto bagagli si divideva in due direzioni. Questo rapido coordinamento ha evidenziato la competenza e la preparazione delle forze di polizia aeroportuale.
Dopo circa cinque minuti di intenso inseguimento, uno degli agenti ha finalmente avvistato il bambino vicino a una macchina per la scansione dei bagagli. Appena in tempo, l’agente ha afferrato il piccolo, poco prima che potesse finire all’interno dello scanner. Durante il suo “viaggio” sul nastro, il bambino aveva perso una scarpa e un calzino, elementi che testimoniano la rapidità della situazione. La prudenza e l’agilità degli agenti hanno impedito che l’incidente si trasformasse in una tragedia.
Il ritorno della famiglia e la risposta pubblica
Dopo il ritrovamento, il bambino è stato ricondotto alla madre, la quale era in preda al panico durante quegli attimi angoscianti. L’affetto materno e il sollievo per il rientro del piccolo sono stati palpabili. Una volta superato il difficile momento, la famiglia ha potuto riprendere il viaggio verso Tampa, in Florida, dove li attendeva una tanto attesa vacanza.
Questo incidente ha suscitato notevoli reazioni da parte del pubblico e dei media, riaccendendo il dibattito sulla sicurezza nei luoghi pubblici, in particolare negli aeroporti. Molti genitori si sono sentiti chiamati in causa, ritenendo fondamentale un maggiore controllo negli ambienti frequentati da bambini. Le autorità hanno garantito che si stanno attuando misure per migliorare la sicurezza e prevenire simili incidenti in futuro.