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Il Festival di SquiLibri 2025: il Teatro di Valerio Aprea svela i Monologhi di Mattia Torre

Il Festival di SquiLibri a Francavilla al Mare, dal 20 al 22 giugno, presenta un’anteprima teatrale con Valerio Aprea che interpreta monologhi di Mattia Torre, esplorando temi profondi e attuali.

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Il Festival di SquiLibri 2025: il Teatro di Valerio Aprea svela i Monologhi di Mattia Torre - Movitaliasovrana.it

Il Festival di SquiLibri, atteso evento culturale di Francavilla al Mare, si prepara a incantare il pubblico con una serie di eventi freschi e stimolanti. In occasione di questa quarta edizione, il festival non solo celebra la letteratura, ma abbraccia anche il teatro, aprendo le danze con uno spettacolo d’eccezione. Il 19 giugno, l’Auditorium Sirena ospiterà l’attore Valerio Aprea, impegnato in un appassionante assolo di monologhi scritti dall’indimenticabile Mattia Torre, con uno sguardo critico sul nostro tempo.

Un’anteprima teatrale dal festival

Il Festival di SquiLibri si svolgerà dal 20 al 22 giugno e rappresenta un progetto voluto dalla Scuola Macondo di Pescara, sotto la direzione artistica di Peppe Millanta. Il Comune di Francavilla al Mare, guidato dalla Sindaca Luisa Russo e sostenuto dall’Assessora alla Cultura Cristina Rapino, gioca un ruolo fondamentale nell’organizzazione dell’evento, che si propone di essere un punto di incontro per giovani scrittori e lettori appassionati.

Il teatro, come forma d’arte, trova un posto privilegiato all’interno del festival. Con l’arrivo di Valerio Aprea, l’attenzione sarà rivolta a un repertorio di monologhi che esplorano emozioni e temi profondi. Aprea presenterà in anteprima “Gola e altri pezzi brevi”, un insieme di testi che tratteggiano scenari complessi e ironici, scritti da Torre. Quest’ultimo, scomparso nel 2019, ha lasciato un’eredità di testi che continuano a far riflettere e divertire.

L’interpretazione di Aprea si concentrerà su alcuni dei pezzi più significativi di Torre, come “In mezzo al mare”, un monologo che affronta le mancanze e le fragilità dell’umanità. Aprea, con il suo stile unico, reinveste queste parole di nuova vita, rendendo ogni presentazione un’occasione per un’esperienza condivisa di introspezione e satira sociale.

I monologhi di Mattia Torre: riflessioni sull’inquietudine dell’uomo

Uno dei monologhi che Aprea presenterà è “In mezzo al mare”, creato da Torre nel 2003 e successivamente rieditato. Il testo è stato incluso nella raccolta omonima edita da Dalai nel 2012 e ampliata nel 2019 da Mondadori. Aprea prenderà spunto da questo lavoro per rendere vivi i pensieri e le domande che Torre si poneva. Il monologo, come parte di un’antologia di riflessioni, invita a una considerazione più profonda della nostra realtà e della nostra cultura, mostrando quel tipo di fame che non si nutre solo di cibo, ma di significato e autenticità.

I pezzi come “Colpa di un altro”, “Yes I can”, oltre a “Gola” e stralci di “In mezzo al mare” saranno parte di un affresco teatrale sfumato tra il serio e il faceto. Questo gioco di contrasti porterà il pubblico a riconoscersi in una società che, travolta da desideri materiali e illusioni, sembra perdere il contatto con l’essenza delle relazioni umane.

La scelta di musiche originali di Giuliano Taviani e Carmelo Travia, scritte per il film “Figli”, permetterà di arricchire l’atmosfera del monologo, rendendo l’incontro un momento indimenticabile di condivisione, riflessione e divertimento.

Valerio Aprea: un attore eclettico sulla scena culturale

Valerio Aprea si distingue per la sua versatilità artistica. Con un percorso che spazia fra teatro, cinema e televisione, ha dimostrato di essere un professionista capace di adattarsi a stili e generi diversi. Il suo debutto nella serie cult “Boris” e il suo ruolo nel film “Smetto quando voglio” hanno contribuito a costruire la sua carriera come uno degli attori più in vista del panorama italiano.

Nel mondo del cinema, Aprea ha avuto la possibilità di lavorare in produzioni significative come “Nessuno mi può giudicare” e “Figli”, sempre mantenendo un legame profondo con il teatro. Il suo sodalizio artistico con Mattia Torre è testimoniato da numerose collaborazioni che hanno segnato un’epoca e un modo di fare spettacolo. Parallelamente alla carriera teatrale, ha anche partecipato a produzioni televisive come “A casa tutti bene”, di Gabriele Muccino, portando sullo schermo una figura complessa e affascinante.

La sua ricerca artistica non si limita all’interpretazione, ma si estende alla scrittura di monologhi e testi, contribuendo a una scena culturale che cerca di stimolare riflessione e dibattito. Con il prossimo spettacolo al Festival di SquiLibri, Aprea continua a tessere un filo tra il passato e il presente, mantenendo viva la voce di Mattia Torre, per far emergere verità spesso dimenticate.

Le prevendite per l’evento sono già attive su www.ciaotickets.com, e il pubblico può seguire gli aggiornamenti attraverso le pagine social ufficiali @squilibrifestivaldellenarrazioni. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il festival direttamente via email o telefono.