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La celebrazione dell’etica sportiva: il premio Fair play Menarini e le nuove generazioni

Il premio Fair play Menarini celebra il 11 giugno a Roma i giovani atleti Nicola Nardo, Michele Vivalda e Alessandro Bugli, esempi di correttezza e integrità nello sport.

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La celebrazione dell'etica sportiva: il premio Fair play Menarini e le nuove generazioni - Movitaliasovrana.it

Nel mondo dello sport, i valori come l’etica e il rispetto stanno assumendo un’importanza vitale non solo per gli atleti affermati ma anche per i giovani emergenti. Il prossimo 11 giugno, in occasione della 29/a edizione del premio internazionale Fair play Menarini, si annunceranno i vincitori dei premi dedicati alle nuove generazioni. L’evento si svolgerà al Salone d’Onore del Coni a Roma e vedrà la partecipazione del presidente Giovanni Malagò, sottolineando così l’importanza di celebrare azioni che incarnano corretta etica sportiva.

Un riconoscimento per i giovani atleti

La categoria ‘giovani’ del premio Fair play Menarini rappresenta una vetrina per il talento e i comportamenti virtuosi di atleti emergenti. Quest’anno i premiati sono Nicola Nardo, portiere del Ponte San Nicolò di Padova, Michele Vivalda, atleta dello Sci Club Sestriere e Alessandro Bugli, giovane calciatore della Sales Firenze. Le loro storie non solo ispirano ma dimostrano anche che l’integrità nello sport è fondamentale.

Nicola Nardo, durante un’importante partita del campionato provinciale Allievi, ha dimostrato grande maturità. Nonostante la situazione tesa, caratterizzata da insulti tra i genitori delle due squadre, Nardo ha fatto il gesto coraggioso di intervenire. Correndo a bordocampo, ha redarguito i genitori e minacciato di abbandonare il match se non avessero smesso. Un gesto che ha stupito il pubblico e messo in evidenza il suo senso di responsabilità.

La lotta per la correttezza sportiva

Michele Vivalda ha dato prova di correttezza durante uno dei suoi eventi sciistici, il trofeo Pinocchio. Qui, pur avendo segnato il miglior tempo nello slalom speciale, si è reso conto di aver saltato una porta. Sebbene l’errore non fosse stato notato dal direttore di gara, Vivalda ha scelto di annunciare la sua scorrettezza, accettando la squalifica. Questo gesto ha dimostrato che per lui l’integrità è più importante della vittoria.

Un altro giovane che ha dimostrato un grande senso di giustizia è Alessandro Bugli. In un match in cui la sua squadra era in svantaggio, Bugli ha avuto l’opportunità di calciare un rigore assegnato ingiustamente. Invece di sfruttare l’occasione per pareggiare, ha volutamente calciato la palla fuori dal campo. Questo gesto ha messo fine a un’inevitabile polemica, mostrando che la corretta etica sportiva supera la ricerca di successi personali.

L’importanza dei valori nel mondo sportivo

I membri del board della Fondazione Fair play Menarini, Valeria Speroni Cardi e Filippo Paganelli, hanno commentato l’importanza di questi gesti: “Questi ragazzi dimostrano che la correttezza, la lealtà e il rispetto delle regole sono principi universali e sempre validi, ad ogni livello e in ogni disciplina.” Le azioni di questi giovani atleti sono una testimonianza del fatto che l’etica nello sport è viva e vegeta, e spesso si esprime attraverso gesti semplici che richiedono grande coraggio.

Il premio Fair play Menarini non si limita a onorare atleti già affermati, ma si sforza anche di promuovere una cultura di correttezza e rispetto tra le nuove generazioni. Questo approccio assicura che i trovai campioni abbiano come esempio valori solidi per costruire le loro carriere sportive.

Dopo l’evento di premiazione del 11 giugno a Roma, la cerimonia proseguirà il 26 giugno a Firenze con il premio speciale Fiamme Gialle ‘Studio e sport’. Le serate finali si terranno il 2 e 3 luglio, consolidando l’importanza di celebrazioni che promuovono una cultura sportiva basata su etica e rispetto.