La quinta edizione del concorso “Il silenzio uccide”: un’iniziativa che dà voce ai traumi
Il concorso letterario “Il silenzio uccide” celebra la sua quinta edizione, offrendo una piattaforma per esprimere esperienze di dolore e resilienza, con premi e riconoscimenti per autori emergenti.

La quinta edizione del concorso "Il silenzio uccide": un'iniziativa che dà voce ai traumi - Movitaliasovrana.it
Il concorso letterario “Il silenzio uccide” rappresenta un importante traguardo nella sua quinta edizione, diventando sicuramente un punto di riferimento per molti scrittori e per la comunità. In questo evento annuale, le parole si fanno veicolo di esperienze personali, paure e vulnerabilità, creando uno spazio di riflessione sulle sfide quotidiane e sulle incertezze che viviamo. La sua evoluzione dimostra come la scrittura possa stimolare il dialogo e sensibilizzare su tematiche fondamentali.
Un mezzo di espressione per esperienze traumatizzanti
La presidenza di Andreina Moretti ha capito che il concorso non è solo una competizione letteraria, ma un’opportunità per dare voce a chi ha sperimentato il dolore e il trauma. Attraverso le parole, i partecipanti possono raccontare storie di sofferenza e resilienza. Quest’anno, due ragazzi della Casa Circondariale di Teramo hanno avuto l’occasione di esprimere le loro esperienze attraverso la scrittura, guadagnandosi il Premio Speranza. Questo riconoscimento è stato pensato per supportare chi affronta momenti difficili e per incoraggiarli a trovare la speranza in un futuro migliore, sottolineando così l’importanza di un sostegno continuo ai più vulnerabili.
Riconoscimenti significativi e la varietà delle opere
Il concorso ha offerto vari premi, non limitandosi solamente ai vincitori delle sezioni principali di Poesia e Racconti. Tra i riconoscimenti assegnati, spicca il Premio Ester Pasqualoni, conferito alla Classe 3G della Scuola Secondaria di 1° Grado dell’Istituto Omnicomprensivo di Città Sant’Angelo, in memoria di una figura tanto amata e tragicamente scomparsa. Altri premi assegnati includono il Premio della Critica, il Premio della Giuria e diverse menzioni speciali. Il Premio Associazione Il Guscio e il Premio Giovani Talenti sono stati pensati per ampliare ulteriormente le opportunità di visibilità per tutti gli autori.
Allo scopo di dare una nuova dimensione ai racconti, l’antologia delle opere vincitrici vedrà la luce grazie alla collaborazione con Hatria Edizioni, che si impegna a destinare una parte dei proventi a sostegno dell’associazione “Il Guscio” e delle sue tante attività di supporto e promozione sociale.
L’importanza dell’arte visiva e dell’espressione creativa
Ogni edizione del concorso si arricchisce di un elemento distintivo attraverso la copertina dell’antologia, realizzata da un artista. Quest’anno è il turno della pittrice Jenny Roccioletti con il suo dipinto evocativo. Questo legame tra varie forme d’arte, dalla scrittura alla pittura, testimonia la volontà di creare un ambiente che celebri la creatività in tutte le sue sfaccettature.
Cerimonia di premiazione e l’impatto della performance artistica
Il culmine dell’evento si svolgerà il 21 Giugno 2025 presso la Villa Comunale di Roseto degli Abruzzi. La cerimonia di premiazione sarà condotta dalla nota Maria Rita Piersanti, e offrirà momenti straordinari grazie all’Orchestra Poetica Italiana, diretta da Beniamino Cardines. Le opere vincitrici delle due sezioni saranno lette in una performance coinvolgente, dando vita alle parole scritte e sottolineando l’importanza della loro espressione. Inoltre, la rivista Sintassi Urbane premierà una poesia e un racconto, offrendo così un riconoscimento importante che amplia ulteriormente la visibilità degli autori e promuove la creatività nel linguaggio.
La crescita del concorso “Il silenzio uccide” riflette un bisogno collettivo di affrontare e discutere argomenti di rilevanza sociale, permettendo a chi ha vissuto esperienze difficili di trovare una voce. La partecipazione crescente e la varietà di opere presentate raccontano non solo storie personali, ma anche un desiderio condiviso di riflessione e cambiamento.