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La violenza di genere in Italia: un fenomeno preoccupante tra aggressioni e nuove tecnologie

L’analisi di Laura Schettini evidenzia l’allarmante aumento della violenza di genere in Italia, con un incremento delle denunce e una crescente vulnerabilità tra donne e comunità LgbtqiA+.

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La violenza di genere in Italia: un fenomeno preoccupante tra aggressioni e nuove tecnologie - Movitaliasovrana.it

Il tema della violenza di genere continua a destare allerta in tutto il mondo, con l’Italia che non fa eccezione. Il termine ‘violenza di genere‘, recentemente incluso nell’XI Appendice dell’Enciclopedia Italiana Treccani, evidenzia la gravità del problema, con nuovi dati e prospettive che pongono l’accento sull’urgente necessità di affrontare tale questione. Scritto da Laura Schettini, docente di Storia delle donne e di genere all’Università di Padova, l’analisi rivela un quadro complesso, unendo le esperienze di donne, uomini e membri della comunità LgbtqiA+.

Un incremento allarmante delle violenze sessuali

I dati sulla violenza sessuale in Italia sono sconcertanti. Dal 2013 al 2023, il numero di denunce per violenza sessuale è aumentato del 40%, passando da 4.488 a 6.291 casi. Questo fenomeno colpisce in maggioranza le donne, rappresentando il 91% delle vittime, e sorprendentemente il 50% delle segnalazioni coinvolge giovani tra i 0 e i 25 anni. Questi numeri segnalano non solo una crescita delle aggressioni ma pongono anche interrogativi sulla sicurezza delle donne, soprattutto nelle fasi di vulnerabilità.

Il report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità rivelava che la violenza domestica, effettuata generalmente da partner o ex partner, tocca una donna su tre in età fertile, con un totale stimato di 736 milioni di vittime a livello globale. Questo fenomeno non è da sottovalutare nemmeno in Italia: tra il 2013 e il 2023, i maltrattamenti ai danni di familiari e conviventi hanno subito un aumento del 105%, mentre gli atti persecutori, noti anche come stalking, hanno fatto registrare un incremento del 48%. Questi dati evidenziano una spirale di violenze che influiscono negativamente sulla salute mentale delle vittime, causando ansia, depressione e gravidanze non pianificate.

Lo stalking e le molestie sul luogo di lavoro

La violenza di genere si manifesta non solo in contesti di intimità, ma anche nel mondo del lavoro. Secondo l’analisi condotta da Laura Schettini, nel 2023 il 13,5% delle donne tra i 15 e i 70 anni ha subito molestie sessuali sul luogo di lavoro, che includono anche proposte inadeguate e commenti offensivi. Questo panorama complesso viene ulteriormente influenzato dagli effetti della pandemia di Covid-19, che ha generato un aumento generalizzato delle violenze, un fenomeno definito da UN Women come la “pandemia ombra”.

Inoltre, il rapido sviluppo delle nuove tecnologie ha reso possibile forme più insidiose di abuso. I cyberabusi, già considerati un problema allarmante nel 2014, continuano ad affliggere molte donne in Europa. Le statistiche suggeriscono che una donna su dieci abbia subito molestie digitali. La diffusione dell’intelligenza artificiale ha aperto nuovi scenari, dando vita a forme di violenza come la creazione di video pornografici falsi, creando ulteriore vulnerabilità per le vittime.

La violenza di genere colpisce tutti

È fondamentale riconoscere che la violenza di genere non colpisce solo le donne. Anche la comunità LgbtqiA+ e gli uomini possono essere vittime di abusi. Sin dagli anni ’90, durante le guerre etniche, il fenomeno delle violenze sessuali maschili ha difficilmente trovato spazio nelle cronache, rendendo difficile per gli uomini parlare delle proprie esperienze, sia in tempi di guerra che in contesti di pace.

Inoltre, le persone LgbtqiA+ fronteggiano violenze e discriminazioni che derivano dal loro orientamento sessuale e dalle loro identità di genere, con una probabilità di subire atti violenti fino a nove volte maggiore rispetto alle persone non appartenenti a questa comunità. Questi dati suggeriscono una necessità di sensibilizzazione e intervento a più livelli, per garantire la sicurezza e la dignità di tutti.

Il panorama della violenza di genere è complesso e preoccupante, richiede un impegno collettivo e una riflessione concreta per costruire un futuro più sicuro e giusto per tutti.