Pancalli tra sport e politica: la sua visione per il futuro del Coni
Pancalli, figura di spicco nello sport italiano, promuove un cambiamento nella governance sportiva, sottolineando l’importanza della cooperazione tra Coni e federazioni per un futuro inclusivo e innovativo.

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Parlando di sport e governance, il nome di Pancalli emerge con forza nel dibattito attuale. Con una carriera dedicata all’atletica e al mondo sportivo, Pancalli si prepara a una nuova avventura, affrontando sfide che spaziano dalla politica all’amministrazione sportiva. La sua esperienza lo ha portato a riflettere sul ruolo cruciale delle istituzioni come il Coni e il Cip e sulla necessità di un cambiamento nel panorama sportivo italiano.
Il passaggio dal Cip: una scelta consapevole
L’uscita dal Comitato Paralimpico rappresenta per Pancalli un atto carico di significato. In una recente dichiarazione, ha affermato che rifarebbe la stessa scelta, sottolineando l’importanza degli obiettivi raggiunti durante la sua carriera. Le sue parole mettono in luce una filosofia di rispetto per le istituzioni sportive, che non devono essere considerate mere proprietà personali. Pancalli ha definito il Cip come una sua “creatura”, ma ora è il momento di lasciare spazio per il rinnovamento. La sua visione punta a un Coni che mantenga il proprio ruolo centrale, ma che si apra a una cooperazione più fruttuosa tra le diverse federazioni.
Relazioni tra Coni e Cip: fusione o autonomia?
Nel discorso che ne è seguito, Pancalli ha chiarito che l’idea di unire Coni e Cip non fa parte delle sue priorità. La sua lunga esperienza nel Coni lo porta a valutare le sfide attuali come indicazioni di autonomia e partecipazione, piuttosto che come opportunità per una fusione che potrebbe confondere i ruoli di ciascuna istituzione. Il suo interesse è focalizzato sulla promozione di uno sport che valorizzi sia le discipline paralimpiche sia quelle olimpiche, senza sacrificare l’identità di ciascun ente. Una collezione di idee che prova a evitare polemiche superficiali e si concentra sulla costruzione di un sistema sportivo coeso.
Pancalli e la politica: un apprezzamento reciproco
Affrontando il tema della politica, Pancalli ha messo in evidenza il suo approccio pragmatico. Pur non identificandosi come una figura legata alla politica, riconosce l’importanza di stabilire rapporti significativi con i vari soggetti politici. La sua affermazione che il “fare politico” non sia necessariamente negativo mostra una consapevolezza del contesto in cui opera. Pancalli si riferisce a figure storiche del mondo sportivo che hanno saputo ottenere risultati straordinari, invitando a considerare la politica come uno strumento per il progresso sportivo e non come un ostacolo.
L’identità di Pancalli: un uomo di sport
Chi è Pancalli al di là delle etichette? Descrive se stesso come l’uomo delle piscine e delle palestre, una persona semplice che ha dedicato la vita allo sport. Ha parlato della sua volontà di restituire al mondo sportivo ciò che ha ricevuto, sottolineando l’importanza di una visione inclusiva e solidale. Non cerca il potere per il potere, ma desidera piuttosto influenzare positivamente il futuro delle nuove generazioni. È un approccio che si basa sulla riflessione e sulla responsabilità, e che mira a instaurare un clima di collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti.
Coni e federazioni: l’importanza della collaborazione
Secondo Pancalli, il futuro del Coni deve dipendere da una cooperazione attiva con tutte le federazioni. Ha espresso l’idea che lo sport non debba dividersi in compartimenti stagni; piuttosto, è fondamentale unire le forze e costruire un ambiente in cui ciascuna federazione possa esprimere potenzialità e idee. Pancalli ha messo in guardia contro la creazione di fratture tra le federazioni e ha ribadito l’importanza di valorizzare il contributo di ciascuna realtà, dal territorio fino ai vertici, per garantire uno sviluppo armonioso e integrato dello sport in Italia.
La nuova visione per il Coni
Riguardo al futuro, Pancalli ha ricordato che la politica, anche in ambito sportivo, deve essere un atto consapevole. Ha invitato a un ripensamento delle strategie attuali e a una maggiore apertura verso la cooperazione tra i nuovi attori del panorama sportivo, creando una rete di supporto utile per affrontare le sfide future. Questo dialogo dovrebbe essere considerato un metodo piuttosto che un traguardo in sé, evidenziando l’importanza del confronto per migliorare la qualità dello sport in Italia.
Un invito al cambiamento e all’unità
Nel bilancio complessivo, Pancalli si mostra motivato e pronto a cogliere le opportunità offerte dalle attuali sfide. Crede fermamente nel potere di innovazione che può derivare dalla cooperazione fra le diverse federazioni e nella valorizzazione del territorio come pilastro centrale dello sviluppo sportivo. Con uno sguardo attento alle esperienze del passato e un chiaro obiettivo di guardare al futuro, Pancalli resta determinato a lavorare per un mondo sportivo migliore, forte di una base che sprona alla crescita e alla collaborazione.