Sondaggio rivela i governatori italiani più amati: Luca Zaia al primo posto
Luca Zaia e Massimiliano Fedriga dominano il gradimento dei governatori italiani, mentre Stefania Proietti emerge come nuova figura di spicco nel centrosinistra. Crescita per Roberto Occhiuto e Eugenio Giani.

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Secondo le ultime rilevazioni presentate da Swg, la gradimento dei governatori italiani offre spunti interessanti sulle attuali preferenze politiche nella penisola. Nel periodo compreso tra marzo e maggio 2025, Luca Zaia, presidente del Veneto, si conferma il governatore più apprezzato, seguito da Massimiliano Fedriga del Friuli-Venezia Giulia. La novità di questa edizione è la presenza di Stefania Proietti, nuova governatrice dell’Umbria, che si fa notare nella classifica.
Luca Zaia e Massimiliano Fedriga sul podio
Le recenti statistiche rivelano che il 70% degli intervistati considera l’operato di Zaia ‘molto’ o ‘abbastanza’ efficace, mantenendo un elevato consenso rispetto all’anno precedente. Anche Massimiliano Fedriga ha ottenuto un buon punteggio, con una soddisfazione che tocca il 64%. Entrambi i leader appartengono alla Lega e rappresentano un baluardo per la forza politica nel Nord Italia.
Zaia, in particolare, ha conquistato la fiducia dei cittadini grazie a una gestione considerata proattiva e attenta alle esigenze del Veneto. Il suo approccio diretto e la capacità di rispondere tempestivamente alle emergenze hanno contribuito a cementare il suo supporto popolare. Fedriga, dal canto suo, ha messo in campo iniziative di rilievo per il Friuli-Venezia Giulia, intercettando le richieste della popolazione, soprattutto in ambito economico.
La presenza di Proietti sul gradino più basso del podio, con un gradimento del 53%, rappresenta un segnale significativo per il centrosinistra, che trova in lei una figura fresca e capace di attrarre il consenso. Proietti, recentemente eletta, si distingue per il suo impegno nel contrastare le problematiche sociali e promuovere uno sviluppo sostenibile in Umbria.
Altri nomi e le loro performance
Proseguendo nella graduatoria, il forzista Roberto Occhiuto, governatore della Calabria, si colloca al quarto posto. Con un gradimento del 52%, mostra una crescita rispetto all’anno precedente, segnalando un aumento della fiducia da parte dei cittadini. La sua rielezione ha portato avanti progetti e iniziative di ampio respiro, contribuendo a una ripresa economica nella sua regione.
Vincenzo De Luca, governatore della Campania, segue a ruota, ma registra un calo di 4 punti rispetto all’anno scorso, portando il suo consenso al 52%. Nonostante la scesa, De Luca continua a essere una figura influente, soprattutto nella gestione dei servizi pubblici e della sanità. La sua immagine politica, fortemente legata a battaglie contro il governo centrale per maggiore autonomia, continua a riscontrare un certo seguito, sebbene in fase di leggera flessione.
Chiudono la top five Eugenio Giani della Toscana, che ottiene un 47% con un aumento significativo di 6 punti, e Michele De Pascale, neo-eletto dell’Emilia-Romagna, che si attesta al 45%. Giani sembra aver guadagnato terreno grazie a politiche ambientali e sociali, mentre De Pascale ha dimostrato un approccio rinnovato alle problematiche regionali.
Le posizioni più basse della classifica
Scendendo ulteriormente, troviamo Alberto Cirio del Piemonte e Vito Bardi della Basilicata, entrambi al 39% ma con dinamiche diverse. Cirio presenta un trend in diminuzione e la necessità di riconquistare il favore degli elettori, mentre Bardi ha subito una contrazione segnalata del 4%. Marco Bucci, governatore della Liguria, mantiene la stessa percentuale di Bardi, mostrando segnali di difficoltà.
Al 37%, Alessandra Todde e Francesco Acquaroli si contendono un posizionamento nella parte bassa della classifica, ma Acquaroli riesce a vedere un leggero miglioramento. Altri nomi noti, come Attilio Fontana della Lombardia e Michele Emiliano della Puglia, registrano un consenso uguale ma con segni di indebolimento.
Ultimi in graduatoria sono Marco Marsilio, Francesco Rocca e Renato Schifani, con quest’ultimo che si posiziona nettamente staccato, chiudendo con un 25% e una discesa di 2 punti. La sua amministrazione sembra essere sotto il mirino degli elettori, richiedendo interventi decisivi per recuperare credibilità.
Il panorama politico italiano si mostra così in continua evoluzione, con governatori che devono affrontare sfide diverse ma ugualmente ardue per mantenere o riconquistare la fiducia dei cittadini.