Al via la campagna referendaria per la cittadinanza: il comitato lancia lo spot “La nostra storia”
Il comitato “Referendum Cittadinanza” lancia la campagna “La nostra storia” per sensibilizzare sull’importanza del referendum dell’8 e 9 giugno, promuovendo inclusione e partecipazione nella vita politica italiana.

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In vista del referendum del 8 e 9 giugno, il comitato Referendum Cittadinanza ha dato il via a una campagna di sensibilizzazione con lo spot “La nostra storia”, che accompagna il messaggio di inclusione e partecipazione alla vita politica. La colonna sonora scelta per lo spot è la canzone “A bocca chiusa” di Daniele Silvestri, un chiaro invito a riflettere sul valore della cittadinanza. Questa iniziativa si inserisce nel contesto di una storica opportunità per modificare la legislazione attuale in materia di cittadinanza italiana, un tema che tocca da vicino migliaia di famiglie.
Un richiamo alla storia per un futuro inclusivo
Il comitato promotore ha voluto sottolineare il legame tra il referendum del 1946, in cui gli italiani scelsero la Repubblica, e l’importanza di un nuovo referendum per cambiare la legge sulla cittadinanza. “Con il referendum del 1946, le cittadine e i cittadini scelsero la Repubblica italiana” è un’affermazione che risuona forte per ribadire il potere della partecipazione e della scelta. Sono passati 79 anni da quel momento cruciale, e ora si presenta la chance di rinnovare i principi fondamentali di inclusività e equità che caratterizzano la nostra democrazia.
La nuova campagna, com’è evidente, non si limita a presentare un’opzione di voto, ma intende coinvolgere e sensibilizzare l’opinione pubblica su questioni di vitale importanza. L’intento è di far emergere la voce di chi, pur essendo parte integrante della società, non possiede ufficialmente la cittadinanza. Il comitato chiarisce che l’obiettivo non è solamente informare, ma anche mobilitare e sostenere coloro che si sentono italiani “nei fatti”, ma che si trovano esclusi da diritti fondamentali.
Il legame con “C’è ancora domani”: un omaggio al cinema italiano
Lo spot “La nostra storia” trae ispirazione dal film “C’è ancora domani”, un’opera che racconta storie di vita e speranza. La scelta di fare parallelismi con un prodotto culturale di questo tipo dimostra la volontà di radicare il messaggio politico in un contesto emotivo e narrativo. La rappresentazione di una giovane protagonista, che si trova a dover affrontare una realtà complessa per la mancanza di cittadinanza, diventa emblematica della lotta per i diritti civili.
Questo richiamo alla cultura popolare serve a ricordare che le storie personali, i sogni e le aspirazioni di chi vive in Italia devono trovare una voce. L’asserto “Sì, siamo tutte e tutti figli d’Italia” riassume non solo un’aspirazione, ma anche un desiderio di appartenenza che va oltre le mere formalità burocratiche. L’immagine di un’Italia accogliente e pronta a rispondere è il fulcro del messaggio di questa campagna.
La mobilitazione del comitato e il legame con la società civile
La strategia comunicativa del comitato si basa sulla creazione di una rete di sostegno tra cittadini, associazioni e istituzioni. In un contesto in cui il dibattito sulla cittadinanza sta guadagnando sempre più interesse, è essenziale unire le forze per sostenere la modifica della legge vigente. “La nostra storia” è parte di una serie di incontri, eventi e attività che mirano a far crescere la consapevolezza sul tema e a coinvolgere le persone in una discussione che guarderà al futuro.
La campagna non si limita solo alla divulgazione di informazioni, ma si propone di creare un movimento sociale che possa contribuire a un cambiamento significativo. Attraverso la condivisione di storie e testimonianze, il comitato intende mettere in luce le esperienze quotidiane di chi vive con l’incertezza legata alla propria condizione. Il coinvolgimento di diverse realtà, dalla scuola all’associazionismo, è fondamentale per allargare la base di supporto e rendere il messaggio ancora più forte e visibile.
L’efficacia di questo approccio è evidente nella volontà di costruire una società più giusta e inclusiva, in cui ogni individuo possa sentirsi parte attiva del proprio Paese. La preparazione al voto del 8 e 9 giugno non rappresenta soltanto una data sul calendario, ma è chiamata a essere un momento cruciale per la democrazia italiana, un’opportunità per riscrivere le regole della cittadinanza e rinvigorire il senso di appartenenza collettiva.