Aumento dei morti sul lavoro in Italia: i dati allarmanti del primo quadrimestre del 2025
Nel 2025, l’Italia registra 207 vittime sul lavoro, un incremento rispetto all’anno precedente. Nonostante una flessione delle denunce di infortuni, la sicurezza rimane una preoccupazione urgente.

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Il tema della sicurezza sul lavoro continua a destare preoccupazione in Italia. Nei primi quattro mesi del 2025, il numero delle vittime sul lavoro ha raggiunto quota 207, segnando un incremento rispetto all’anno precedente. Questo articolo esplora l’andamento delle denunce di infortuni, con dati dettagliati sulle varie categorie e settori.
I numeri degli incidenti mortali
Nel confronto con gli anni precedenti, il bilancio delle vittime sul lavoro non è incoraggiante. Rispetto alle 204 segnalazioni del 2024 e del 2019, nel 2025 si registra un incremento di tre morti, equivalenti a un aumento del 1,5%. Seppur sia emerso un calo delle denunce di infortuni, il dato dei morti sul lavoro rimane in allerta. La crescita, seppur lieve, è evidente anche rispetto al 2023, con due casi in più, e al 2022, che presenta addirittura 16 vittime in più. Sorprendentemente, è il 2021 a segnare l’unico calo rispetto al 2025, con 51 casi in meno. Non si può certo parlare di un miglioramento, visto che nel conteggio generato dai dati INAIL, continua a persistere un trend negativo per il valore assoluto dei decessi.
I dati sugli infortuni e le denunce
Guardando al totale delle denunce di infortuni sul lavoro, si osserva una leggera flessione. Nel primo quadrimestre del 2025 sono state registrate 130.545 denunce, in calo dell’1,7% rispetto alle 132.772 dello stesso periodo del 2024. Questa cifra è anche inferiore rispetto agli anni passati: -1,2% rispetto al 2023 e addirittura -36,8% rispetto al 2022. Grandi numeri per un periodo che abbiamo già vissuto come molto critico. Anno dopo anno, ci sono stati delle flessioni più significative rispetto al 2021, con un decremento dell’8,5%, e del 4,2% rispetto al 2020. Questi dati denotano una tendenza alla diminuzione delle denunce, ma la questione della sicurezza sul posto di lavoro continua ad essere centrale nel dibattito pubblico e sociale.
L’incidenza degli infortuni sul lavoro
Essenziale è l’analisi sull’incidenza degli infortuni sul lavoro, un aspetto sempre monitorato. Secondo i dati mensili dell’ISTAT, l’incidenza infortunistica è scesa da 630 casi ogni 100.000 occupati ad aprile 2019 a 539 nel 2025, con una notevole riduzione del 14,4%. In questo caso, rispetto ad aprile 2024, la diminuzione è pari al 2,8%. Numeri significativi che evidenziano una dinamica in atto nel mondo del lavoro, sebbene la perdita di vite umane rimanga una preoccupazione urgente e non trascurabile.
Infortuni tra gli studenti: un fenomeno in crescita
Un aspetto inedito e preoccupante è l’aumento degli infortuni tra gli studenti. La tutela INAIL per gli studenti di ogni livello di istruzione, che comprende anche i percorsi PCTO , ha messo in evidenza un incremento delle denunce, arrivate a 34.268 nel 2025, con un aumento del 3,1% rispetto al 2024. Tuttavia, il numero degli infortuni avvenuti durante le attività di PCTO è diminuito, segnando 770 casi, con una riduzione del 13% rispetto all’anno precedente. Le denunce di infortunio mortali nel contesto scolastico sono cinque, portando l’incidenza di incidenti tra studenti a rappresentare il 17,8% del totale.
Settori maggiormente colpiti da infortuni sul lavoro
Analizzando i settori lavorativi, emergono differenze significative nell’andamento delle denunce di infortunio. La sanità e assistenza sociale ottiene la maglia nera con un incremento dell’1,2%. Al contrario, settori come il noleggio e i servizi di supporto alle imprese, il comparto manifatturiero, il trasporto e magazzinaggio e le costruzioni hanno fatto registrare cali significativi, rispettivamente del -6,0%, -5,9%, -3,0% e -1,1%. In particolare, l’INAIL ha evidenziato un calo dell’1,5% nel settore industria e servizi, con 116.140 casi, rispetto ai 117.957 denunciati nel 2024. Per l’agricoltura, la diminuzione è ancora più netta, passando da 7.757 a 7.343. L’analisi dei dati mette in luce le vulnerabilità di alcuni settori rispetto ad altri, rivelando necessità di interventi specifici in ambito di sicurezza e prevenzione sul lavoro.
L’emergenza sicurezza sul lavoro rimane un tema di prima grandezza, evidenziando la necessità di azioni concertate e politiche proattive per una profonda revisione delle misure di protezione per lavoratori e studenti.