Dolore cronico nei pazienti oncologici: focus sulle terapie e la sicurezza degli oppioidi
Il congresso “Terapia del dolore: novità e sicurezza” a Bari evidenzia l’importanza della gestione del dolore nei pazienti oncologici, sottolineando il ruolo cruciale degli oppioidi come il Fentanyl.

Dolore cronico nei pazienti oncologici: focus sulle terapie e la sicurezza degli oppioidi - Movitaliasovrana.it
Circa la metà dei pazienti oncologici lotta con il dolore cronico, una condizione presente in tutte le fasi della malattia e che persiste anche dopo la guarigione. Questo disagio può manifestarsi attraverso episodi di intenso dolore noti come breakthrough cancer pain , che possono apparire inaspettatamente e ripetutamente nel corso della giornata. Tali situazioni non solo influiscono sul benessere fisico, ma hanno anche un pesante impatto sul piano psico-emotivo. La gestione efficace del dolore rappresenta un elemento cruciale per migliorare la qualità della vita dei pazienti e per assicurare il buon esito delle terapie oncologiche. Questo importante tema è stato al centro dei dibattiti all’interno del simposio “Terapia del dolore: novità e sicurezza”, organizzato dall’Istituto Gentili nell’ambito del XXIV Congresso dell’Area culturale dolore e cure palliative della Siaarti, che si sta svolgendo a Bari.
Gestire il dolore nei pazienti oncologici
Tra le principali direttive emerse durante il congresso c’è la necessità di aumentare la consapevolezza riguardo il trattamento del dolore. È fondamentale combattere i pregiudizi e la disinformazione che circondano propriamente i farmaci oppioidi, così come sensibilizzare il pubblico sull’importanza di un accesso sicuro e universale a queste cure. Grazie ai progrès nel campo della tecnologia medica, i trattamenti sono sempre più personalizzati, rispondendo meglio alle esigenze individuali dei pazienti.
Silvia Natoli, responsabile dell’Acd di Siaarti e co-responsabile scientifica del congresso, ha evidenziato come il dolore nei pazienti oncologici possa derivare sia dalla malattia stessa sia dai trattamenti chemioterapici. Le ripercussioni su qualità della vita e sulle interazioni sociali sono significative; il dolore cronico è comunemente associato a disturbi psicologici come ansia e depressione, fattori che possono influenzare negativamente l’adesione alle cure. La terapia del dolore, dunque, è essenziale non solo nelle fasi avanzate, ma è cruciale anche durante e dopo la malattia. Attualmente, gli oppioidi sono considerati il trattamento di prima scelta per il dolore cronico oncologico. In particolare, il Fentanyl viene lodato per la sua rapidità ed efficacia nel gestire episodi di intenso dolore, svolgendo un ruolo cruciale nella vita quotidiana dei pazienti.
L’importanza degli oppioidi nel trattamento del dolore
Il Fentanyl, un oppioide fortemente efficace, è uno dei farmaci più raccomandati per affrontare situazioni di dolore severo. La sua somministrazione è sicura se avviene sotto la guida di professionisti formati, e non vi sono motivi di preoccupazione se utilizzato secondo prescrizione medica. I farmaci oppioidi sono infatti classificati come molecole che alleviano il dolore, divenendo essenziali quando il corpo è incapace di farlo autonomamente. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha da tempo inserito il Fentanyl nella lista dei medicinali essenziali per i malati di cancro, sottolineandone l’importanza.
Vittorio Guardamagna, direttore delle Cure Palliative e della terapia del dolore presso l’Istituto Europeo di Oncologia, ha messo in evidenza come il dolore rappresenti uno degli aspetti più debilitanti della malattia oncologica. I pazienti che faticano a controllare il loro dolore sono a rischio di abbandonare le terapie, compromettendo così l’efficacia del trattamento oncologico complessivo. Il Fentanyl può essere somministrato rapidamente per via transmucosale tramite spray nasale o pastiglie sublinguali, rappresentando uno strumento vitale nella gestione del dolore legato al cancro.
Innovazioni tecnologiche nel trattamento del dolore oncologico
L’evoluzione della ricerca nel campo delle terapie al dolore preannuncia soluzioni innovative. Guardamagna ha sottolineato che si stanno sviluppando nuovi dispositivi di somministrazione per il Fentanyl, mirati a garantire maggiore sicurezza e a ridurre i rischi di sovradosaggio e uso improprio. Queste novità sono accolte con entusiasmo sia dai medici sia dai pazienti, contribuendo a garantire un utilizzo più consapevole e sicuro di questi farmaci. La crescente innovazione in questo settore si propone non solo di migliorare l’efficacia terapeutica, ma anche di educare il pubblico sull’importanza della terapia del dolore.
Tali sforzi hanno il potenziale di cambiare radicalmente l’approccio alla gestione del dolore nei pazienti oncologici, rendendo più accessibili e sicuri i trattamenti che un tempo erano guardati con sospetto. L’eventualità di una maggiore consapevolezza e comprensione del ruolo degli oppioidi può contribuire a migliorare la qualità della vita di molti pazienti, sottolineando l’importanza di un approccio integrato e umano nella pratica medica moderna.