Home Esperti di tecnologia e attivisti uniti al Festival “We Make Future” di Bologna

Esperti di tecnologia e attivisti uniti al Festival “We Make Future” di Bologna

Il Festival “We Make Future” a Bologna unisce esperti di tecnologia e attivismo, promuovendo l’uso della tecnologia per affrontare sfide globali come diritti umani, giustizia sociale e sostenibilità.

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Esperti di tecnologia e attivisti uniti al Festival "We Make Future" di Bologna - Movitaliasovrana.it

La nuova edizione del Festival “We Make Future” ha attirato a Bologna esperti di tecnologia da ogni angolo del mondo. Tuttavia, il focus non è stato solo sulle innovazioni digitali; organizzazioni come Emergency e Mediterranea hanno portato sul palco un invito chiaro ai cittadini: agire di fronte alle gravi problematiche globali. Questo evento ha dimostrato che la tecnologia può e deve essere utilizzata come strumento per il bene comune.

L’apertura del festival e l’importanza della centralità umana

Cosmano Lombardo, CEO di Search On Media Group e fondatore del WMF, ha inaugurato l’evento con una riflessione profonda. Ha affermato che stiamo dando “le chiavi dell’umanità all’AI”, mettendo in evidenza come la tecnologia stia assumendo un ruolo cruciale nella nostra vita quotidiana. Tuttavia, ha sottolineato che gli esseri umani rimangono centrali nel processo decisionale e nella costruzione di un futuro più giusto. Lombardo ha esortato a non lasciare che la tecnologia diventi un leviatano, ma a utilizzarla per creare un futuro inclusivo e sostenibile.

L’evento ha rivelato anche la vocazione attivista del WMF, che mira a sensibilizzare le persone su temi importanti, rispetto ai diritti umani e alla giustizia sociale. L’intervento di Emergency e Mediterranea ha ulteriormente inciso su questo messaggio, richiamando l’attenzione su situazioni drammatiche che colpiscono molte comunità nel mondo. La chiamata all’azione si è tradotta in un invito chiaro per tutti i cittadini a mettersi in gioco e offrire il proprio contributo al miglioramento della società.

Tecnologia e attivismo: un connubio possibile

L’interrogativo che nasce spontaneo è: è possibile far coesistere concetti avanzati come intelligenza artificiale, blockchain e marketing digitale con valori di inclusione e sostenibilità? Gli organizzatori del WMF sono convinti che non solo sia possibile, ma anche necessario. Lombardo ha fatto riferimento a due momenti significativi nella storia del festival, che hanno portato a questa consapevolezza. Il primo risale al 2017, anno in cui si celebrò il quarantennale della radio libera Aut di Peppino Impastato, simbolo di libertà e impegno sociale. Il secondo è legato a un tragico evento personale, che ha spinto Lombardo e i suoi collaboratori a riflettere sull’impatto della tecnologia sul bene comune.

Questa fusione tra tecnologia e attivismo ha evidenti applicazioni pratiche, dall’efficienza nei servizi pubblici alla potenzialità per applicazioni di salvataggio in situazioni di emergenza. Progetti come l’uomo volante di Gravity, in grado di intervenire in caso di incendi o disastri, evidenziano come la tecnologia possa avere un impatto diretto sulla vita delle persone. Queste innovazioni, tuttavia, devono fare i conti con problemi più ampi, come la sostenibilità ambientale e il cambiamento climatico.

Sostenibilità e impatto ambientale della tecnologia

Chiudendo il suo intervento, Lombardo ha messo chiaramente in evidenza che ogni innovazione presenta dei costi non solo economici, ma anche ambientali. Ogni operazione svolta dalla tecnologia ha la responsabilità di considerare l’impatto sul pianeta. La corsa all’innovazione porta a interrogarsi su come le nuove tecnologie influenzino la nostra vita e il nostro ambiente. Come affermato da Lombardo, “Ogni ricerca che facciamo, ogni prompt che generiamo ha un impatto sull’ambiente e sul cambiamento climatico.” La questione cruciale per il futuro sarà quindi come bilanciare l’innovazione tecnologica con la necessità di preservare il nostro pianeta.

Il WMF non è solo un luogo di incontri tra professionisti del settore, ma si configura come un palcoscenico dove il dibattito su temi fondamentali quali diritti umani, giustizia sociale e sostenibilità può prosperare. Nell’ambito di questo festival, la tecnologia diventa quindi uno strumento che non deve mai dimenticare le sue implicazioni etiche. La sfida del prossimo futuro sarà affrontare queste questioni con un comportamento responsabile, unendo l’innovazione alla coscienza globale.