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Savona: aumenti Tari per il 2026, ma il Comune offre aiuti per le fasce vulnerabili

A Savona, la Giunta Comunale ha approvato un aumento del 3,98% delle tariffe Tari per il 2026, con misure di sostegno per le famiglie in difficoltà e un focus sulla lotta all’evasione fiscale.

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Savona: aumenti Tari per il 2026, ma il Comune offre aiuti per le fasce vulnerabili - Movitaliasovrana.it

La Giunta Comunale di Savona ha deliberato le nuove tariffe Tari per l’anno 2026, seguendo le linee guida stabilite da Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente. Questo incremento è stato calcolato in base ai costi del servizio definiti nel 2023, tenendo conto della dinamica inflazionistica. Le famiglie savonesi dovranno prepararsi a un aggravio medio delle spese, con un aumento previsto del 3,98%.

Dettagli delle tariffe Tari per il 2026

Per capire meglio come l’aumento delle tariffe Tari impatterà sui cittadini, è utile esaminare alcuni esempi pratici. Per una persona che vive da sola in un appartamento di 100 metri quadri, la tassa ammonta a circa 231 euro, segnando un aumento di 8 euro rispetto al 2025, corrispondente a un incremento del 3,6%. Un nucleo familiare composto da tre persone si troverà a pagare 382 euro, con un incremento totale di 14 euro e un aumento proporzionale del 3,8%. Queste cifre evidenziano il peso crescente della tassa sui servizi di raccolta e smaltimento rifiuti, sottolineando la necessità di misure compensative da parte dell’amministrazione comunale.

Aiuti per le famiglie in difficoltà

In risposta agli aumenti, il Comune di Savona ha deciso di destinare 757mila euro nel bilancio per il 2026, cifra che è superiore di 80mila euro rispetto all’anno precedente. Le risorse serviranno per sostenere le famiglie più vulnerabili, in particolare quelle che presentano un ISEE fino a 9.530 euro. Questo intervento prevede l’attuazione di un sistema di esenzioni affinché le fasce più deboli possano affrontare i costi emergenti. Anche le attività commerciali che si vedono gravate dalla tassa potranno giovarsi di queste agevolazioni.

In aggiunta, l’amministrazione comunale intende sfruttare un risparmio di circa 90mila euro, frutto dell’introduzione del bonus sociale rifiuti integrato nel Decreto del Presidente del Consiglio di gennaio di quest’anno. Questo bonus permette una riduzione del 25% per le fasce ISEE più basse; tuttavia, il Comune ha scelto di coprire integralmente l’esenzione per queste categorie utilizzando i fondi stanziati. Ciò significa che gli eventuali risparmi realizzati andranno a finanziare ulteriori agevolazioni sulla Tari, contribuendo a una più equa distribuzione del carico fiscale.

Lotta contro l’evasione fiscale

Un tema centrale nell’organizzazione della tassa Tari è la questione dell’evasione fiscale. Nel 2024, l’amministrazione ha già recuperato oltre 1,1 milioni di euro attraverso attività di contrasto a questo fenomeno. Questo approccio continuerà anche negli anni a venire, in linea con le strategie adottate nelle città più virtuose. Il recupero dei tributi non versati rappresenta un passo cruciale per garantire un equilibrio nelle finanze comunali e favorire un servizio pubblico di qualità.

Verso un sistema di tariffazione puntuale

Silvio Auxilia, assessore al Bilancio, ha dettagliato che il costo della Tari riflette le pressioni inflazionistiche e un incremento generale dei costi. Tuttavia, l’amministrazione si sta impegnando al massimo per limitare questi aumenti. Una delle novità più significative in arrivo è l’introduzione del sistema porta a porta, che non solo ottimizza la raccolta dei rifiuti ma consente anche l’adozione di una tariffa puntuale. Questo sistema mira a calcolare la tassa in base alla reale quantità di rifiuti indifferenziati prodotti da ciascuna utenza, incentivando comportamenti più virtuosi tra i cittadini e creando opportunità di premialità per chi differenzia efficacemente.