Un patto per la tecnologia consapevole: l’incontro di Malo su educazione e comunità
A Malo, un dibattito comunitario ha affrontato l’educazione digitale, promuovendo un “Patto Digitale” per guidare famiglie e giovani verso un uso consapevole delle tecnologie.

Un patto per la tecnologia consapevole: l'incontro di Malo su educazione e comunità - Movitaliasovrana.it
A Malo, la questione dell’uso consapevole delle tecnologie digitali si è trasformata in un importante dibattito comunitario. L’incontro “Un patto digitale a Malo? Perché no…” ha visto una grande partecipazione e un forte coinvolgimento da parte delle famiglie locali. Promosso dai genitori di alcuni studenti dell’Istituto Comprensivo Ciscato, l’evento ha ottenuto il patrocinio del Comitato Genitori e dell’Unità Pastorale di Malo. Durante la serata si sono affrontate le sfide contemporanee legate all’educazione digitale e le modalità per promuovere un uso sano delle tecnologie tra i più giovani.
Massimiliano Balbo e l’esperienza vicentina
A guidare il dibattito, Massimiliano Balbo, figura di spicco del Comitato Genitori dell’Istituto Scamozzi di Vicenza e promotore di un Patto Digitale attivo nella sua città. Balbo ha condiviso l’esperienza vissuta a Vicenza, sottolineando l’importanza di creare un’alleanza educativa tra famiglie, scuole e territorio. Con un linguaggio chiaro e facilmente comprensibile, ha delineato i principi fondanti di un Patto Digitale che punta a equipaggiare famiglie e studenti per affrontare le sfide dell’era digitale in modo consapevole e collaborativo. Il suo intervento ha riscosso un notevole interesse tra i presenti, evidenziando la volontà di costruire una rete solida e informata.
L’interesse della comunità: il sondaggio tra le famiglie
L’evento ha visto la presentazione di un sondaggio che ha coinvolto 186 famiglie di Malo con figli tra 0 e 14 anni. I risultati emersi dal questionario hanno chiaramente evidenziato un elevato interesse verso l’idea di un Patto Digitale. I genitori si sono mostrati attivi e desiderosi di approfondire le questioni legate all’educazione tecnologica. Questo segnale forte suggerisce un’inclinazione collettiva a “fare squadra”, interessandosi a formare generazioni di cittadini digitali consapevoli e responsabili. La partecipazione massiccia e le opinioni espresse durante la serata testimoniano la volontà di collaborare per orientare i ragazzi verso un uso più sano delle tecnologie.
Un movimento nazionale: i Patti Digitali in crescita
L’iniziativa di Malo si inserisce in un contesto nazionale in espansione, con oltre 100 realtà italiane che hanno già adottato Patti Digitali. Queste iniziative sono supportate da evidenze scientifiche e da esperti accreditati nel campo dell’educazione e della tecnologia. Tra i nomi noti che sostengono il progetto ci sono figure come Marco Gui, Brunella Fiore, e Alberto Pellai, tutti impegnati nel promuovere una cultura educativa che sappia rispondere alle sfide poste dall’era digitale. La coordinazione nazionale è affidata a Silvana Loffredo dell’associazione Sloworking, che collabora con MEC e AIART Milano per garantire un approccio coerente e efficace all’educazione digitale in tutto il paese.
I principi fondamentali dell’Educazione Digitale
Durante l’incontro, Balbo ha esposto i cinque principi essenziali su cui si fondano i Patti Digitali. Primo, l’affermazione di un uso ragionevole della tecnologia, promuovendo l’educazione ai media e la coerenza educativa tra adulti. Secondo, si punta a preparare i ragazzi a un’autonomia digitale, stimolando un uso attivo e creativo delle tecnologie. Terzo, l’importanza di stabilire regole chiare e favorire un dialogo aperto tra genitori e figli. Quarto, è fondamentale che gli adulti rimangano informati sugli ambienti digitali frequentati dai giovani. Infine, si sottolinea la necessità di coinvolgere tutte le realtà educative del territorio, creando una rete comunitaria efficace e proattiva.
Verso la realizzazione del Patto Digitale di Malo
L’incontro si è chiuso con un vivace dibattito tra i genitori, i quali hanno condiviso esperienze, incertezze e proposte per il futuro. La determinazione collettiva è emersa chiaramente: non delegare, ma agire in modo collaborativo per costruire una cultura digitale più sana. Si è ventilata l’idea di coinvolgere la scuola, il Comune, parrocchie e associazioni locali in un percorso di educazione condiviso, spinta dall’intenzione di creare un ambiente favorevole alle nuove generazioni. Già fissato un secondo incontro pubblico per settembre, dove verrà presentato ufficialmente il Patto Digitale di Malo, segnando una tappa cruciale nella creazione di una comunità educante coesa e pronta ad affrontare le sfide del digitale.