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Referendum e amministrative: affluenza record in diverse città italiane

Nel giugno scorso, cinque referendum in Italia hanno registrato affluenze significative, superando il quorum in diversi comuni, nonostante la concomitanza con le elezioni amministrative.

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Referendum e amministrative: affluenza record in diverse città italiane - Movitaliasovrana.it

Nel mese di giugno, in concomitanza con il primo turno delle elezioni amministrative, si sono svolti cinque referendum in Italia. Questa scelta da parte del governo ha sollevato molte discussioni, in particolare per il momento scelto per il voto. In diverse località, i dati di affluenza hanno sorpreso, evidenziando un interesse attivo della popolazione per i quesiti referendari. I risultati hanno mostrato una partecipazione significativa, sia in contesti urbani che in piccoli comuni. Vediamo come si sono comportate le diverse aree.

L’affluenza a Matera e nel caso di Triggiano

Matera si è distinto per la sua vivace partecipazione al referendum, con un’affluenza che ha raggiunto il 53,31%. Questo dato risulta particolarmente alto rispetto alle elezioni amministrative, dove l’affluenza si è attestata al 56,91%. Anche se un piccolo numero di elettori ha scelto di non votare ai referendum, il 3% ha ritirato solo la scheda per le amministrative, la maggior parte ha invece partecipato a entrambe le votazioni. Da segnalare è il comune di Triggiano, in provincia di Bari, dove l’affluenza per il referendum è stata del 53,66%, superando di poco il 50,24% delle votazioni per il ballottaggio, un caso raro in questo contesto.

Risultati nei comuni al ballottaggio

Diversi comuni italiani, nonostante la concorrenza delle elezioni amministrative, hanno fatto registrare affluenze referendarie superiori al quorum. In particolare, Cernusco sul Naviglio ha segnato il 50,7%, mentre Orta Nova e Ortona hanno rispettivamente ottenuto il 50,01% e 51,4%. Anche Volla, nel Napoletano, ha avuto una partecipazione attiva al 51,92%. Altri comuni, pur non raggiungendo il 50%, hanno comunque mostrato numeri promettenti. Taranto, ad esempio, ha visto un’affluenza del 44,85% per il referendum, mentre Saronno e Massafra si sono avvicinati al 50% con valori rispettivi di 45,42% e 49,17%. Più interessante è il caso di Bisegna, un piccolo comune con soli 212 abitanti, dove un pareggio al primo turno ha reso necessario il ballottaggio, decretando una partecipazione al referendum del 46,19%.

Situazione in Sardegna

In Sardegna, tra i sette comuni interessati dai primi turni delle elezioni amministrative, cinque hanno superato il quorum per il referendum. A Nuoro, capoluogo di provincia, l’affluenza per i quesiti è stata del 59,19%, a fronte del 62% per le amministrative. A Monastir, si è raggiunto il 54,06%, mentre Luras ha segnato oltre il 60,7%. Nei comuni più piccoli, come Soleminis e Oniferi, si sono viste affluenze rispettivamente del 59,93% e 53,45%. Tuttavia, non tutti hanno partecipato: Goni, un comune con appena 400 abitanti, ha registrato una partecipazione di appena l’1,54% per le amministrative e l’8,74% per il referendum, confermando una scelta di disinteresse nei confronti del processo elettorale.

Quorum raggiunto in altri comuni

Oltre ai comuni sopra menzionati, numerosi altri centri hanno visto affluenze superiori al 50% per i quesiti referendari. Un dato interessante proviene da Rosello, nel Chietino, che ha raggiunto una partecipazione del 65,97%, seguita da Massello, con il 64,81%, e Luras, nuovamente in evidenza per le sue votazioni comunali. Anche comuni di dimensioni maggiori, come Sesto Fiorentino, con un’affluenza del 53,04%, hanno dimostrato un coinvolgimento attivo da parte della cittadinanza. Tuttavia, nonostante questi risultati incoraggianti, il trend generale evidenzia una differenziazione significativa tra le aree più popolose e quelle meno popolate, con i piccoli comuni che spesso raggiungono risultati di partecipazione più elevati.