Venti anni di lotte per il diritto al silenzio: il comitato di Ciampino non si arrende
Il CRIAAC, dopo vent’anni di battaglie legali, chiede ai sindaci di Ciampino e Marino l’applicazione del decreto “antirumore” del 2018 per tutelare i diritti dei residenti.

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Il CRIAAC, Comitato per la riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto di Ciampino, segna un traguardo importante dopo vent’anni di battaglie legali e mobilitazioni. Nonostante il passare degli anni e le promesse disattese, il comitato non sta mollando. La loro richiesta ai sindaci di Ciampino e Marino è chiara: implementare il decreto “antirumore” del 2018, fondamentale per garantire una vita più tranquilla ai residenti.
Il decreto “antirumore” del 2018: una promessa disattesa
Nel dicembre 2018, il ministro dell’Ambiente Sergio Costa firmava un provvedimento atteso da tempo, che prometteva di limitare il disagio acustico proveniente dall’aeroporto di Ciampino. Il decreto prevedeva, tra l’altro, un numero massimo di 128 voli giornalieri, con un limite di 65 voli di linea, restrizioni per quelli di Stato e un blocco totale dei voli notturni oscillante dalle 23 alle 6. Si trattava di misure mai attuate a pieno, tanto che, oggi, a sei anni dalla firma, la situazione risulta quasi invariata.
Nonostante le aspettative, il comitato ha notato che le regole rimangono per lo più sulla carta. In particolare, le disposizioni riguardanti il monitoraggio e la trasmissione dei dati sul rumore da parte del gestore sono state disattese. Gli attivisti del CRIAAC, alla luce di una nota pubblicata in occasione del loro anniversario, hanno messo in evidenza come la mancanza di applicazione di tali prescrizioni abbia contribuito a mantenere alta l’attenzione sul problema, aggravando la vita quotidiana dei cittadini di Ciampino.
I successi del CRIAAC e le battaglie legali
In questi vent’anni, il CRIAAC ha dimostrato resilienza e determinazione. Tra i successi principali della loro attività, c’è stata la raccolta di oltre 2.500 denunce da parte di cittadini infastiditi dal rumore degli aerei nel 2015, poi inoltrate alla Procura per avviare una procedura legale. Un passo decisivo è stato anche l’avvio di una petizione presso il Parlamento europeo, che ha amplificato le richieste dei residenti a livello internazionale.
Un elemento cruciale della battaglia legale è stata la questione portata davanti ai tribunali italiani, dove le compagnie aeree Ryanair e Wizz Air tentarono di invalidare il decreto “antirumore”. La loro strategia legale ha trovato una battuta d’arresto nel 2021, quando il Consiglio di Stato ha confermato la validità del provvedimento, dando quindi ragione agli attivisti.
Il comitato ha apprezzato questo verdetto come una vittoria non solo per loro, ma per tutti i residenti che da anni vivono in un ambiente sofferente a causa dell’inquinamento acustico. Questa decisione ha rappresentato un chiaro segnale che i diritti dei cittadini possono prevalere sulle esigenze commerciali delle compagnie aeree.
L’appello ai sindaci di Ciampino e Marino
Ora, i membri del CRIAAC sono tornati a chiedere attenzione. La loro posizione è netta: non ci sono più giustificazioni per il mancato rispetto del decreto. I sindaci di Ciampino e Marino devono agire come rappresentanti dei cittadini e garantire che regole e limiti vengano rispettati. Il comitato sottolinea che le autorità e i regolamenti ci sono; ciò che manca è la volontà di applicarli e di far rispettare i diritti dei residenti.
Il CRIAAC insiste che, se i livelli di rumore superano le soglie stabilite, il gestore dell’aeroporto ha l’obbligo di intervenire. I residenti, quindi, non possono più essere trascurati e devono vedere applicate le leggi pensate per tutelarli.
Un futuro pieno di sfide e determinazione
Dopo vent’anni di battaglie, l’impegno del CRIAAC non sembra affatto fermarsi. Con l’estate alle porte e il previsto aumento del traffico aereo, l’attenzione della comunità si rivolge nuovamente al problema dell’inquinamento acustico. La previsione è che, con l’incremento dei voli, anche il livello di rumore possa crescere, così come il fervore delle proteste da parte dei cittadini.
Il comitato è intenzionato a mantenere alta l’attenzione su questa problematica, continuando a difendere il diritto al silenzio e a un ambiente vivibile per tutti coloro che risiedono nelle vicinanze dell’aeroporto di Ciampino. La loro determinazione è evidente e non si fermerà finché non si vedranno rispettati i diritti di chi vive in quella zona.