Ferrara ricorda Federico Aldrovandi e tesina in discussione su ordini pubblici e giustizia
Il 13 giugno a Ferrara si terrà l’evento “Vent’anni senza Aldro”, per riflettere sulla morte di Federico Aldrovandi e analizzare il rapporto tra cittadini, forze dell’ordine e diritti civili.

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Il 13 giugno prossimo Ferrara ospiterà un evento significativo per ricordare Federico Aldrovandi, un giovane la cui morte ha acceso riflessioni profonde sul rapporto tra cittadini e forze dell’ordine. Nel ventennale della sua scomparsa, al Circolo Arci Bolognesi, l’incontro “Vent’anni senza Aldro” si propone di analizzare sotto diversi aspetti i temi dell’ordine pubblico e della giustizia. Sarà un’occasione per rivedere ciò che è cambiato in questi anni e come le esperienze passate possano influenzare le lotte future per i diritti civili.
Le motivazioni dell’incontro
L’incontro, organizzato per il 13 giugno alle ore 18:00, nasce dall’esigenza di riflettere criticamente sull’evoluzione del rapporto tra Stato e cittadini negli ultimi vent’anni. Andrea Boldrini, amico di Federico, sottolinea l’importanza della memoria come leva per il cambiamento sociale, un invito a non limitarsi a un semplice ricordo, ma a trasformare la memoria in azione concreta. Questo evento non sarà solo un tributo a Federico, ma anche un’opportunità per costruire alleanze e resistenze tra diversi gruppi e movimenti.
Il dibattito su ordine pubblico e repressione
La prima sessione del dibattito avrà inizio alle 18:30 e si intitolerà “Il nuovo volto della repressione: il Decreto Sicurezza”. Durante questo incontro si analizzerà in dettaglio il Decreto Sicurezza, che modifica le norme relative all’ordine pubblico e alla gestione del dissenso. Interverranno esperti del settore, tra cui Giulia Melani, presidente de “La Società della Ragione” e Nausicaa Turco di Antigone Emilia-Romagna, che parleranno delle implicazioni di queste nuove misure. I relatori metteranno in evidenza i rischi che tali normative possono comportare per le libertà fondamentali, ricordando come essa possa incidere sulla vita quotidiana e sui diritti dei cittadini.
L’analisi del cambiamento nella cultura delle forze dell’ordine
Il secondo panel, previsto per le 19:10, si concentrerà su “Memoria e cambiamento”. Questo incontro si propone di esaminare gli sviluppi e le modifiche nel comportamento e nella cultura delle forze dell’ordine nel corso di questi venti anni. Interverranno figure rilevanti come l’avvocato Fabio Anselmo, ex legale della famiglia Aldrovandi, e rappresentanti di organizzazioni come Amnesty International e il sindacato di Polizia Silp Cgil. I partecipanti si confronteranno sul ruolo del movimento per la giustizia di Federico e sull’impatto che ha avuto sull’evoluzione delle politiche di sicurezza e dei diritti.
Resistenze e nuove alleanze per la giustizia
Alle 19:50 prenderà il via la terza e ultima sessione, dal titolo “Convergenze e resistenze”. Questo dibattito sarà aperto al pubblico, invitando le diverse realtà associative, sindacali e di movimento a partecipare attivamente. Il focus si concentrerà su quali forme di resistenza e alleanza possano essere costruite per contrastare tendenze repressive. Si cercherà di elaborare insieme proposte e campagne comuni per rilanciare una battaglia collettiva per la giustizia e i diritti civili. La conclusione dell’evento sarà suggellata da un dj set con DJ Puz, un modo per unire la comunità in un momento di festa e riflessione.
In un contesto dove il Decreto Sicurezza è diventato legge, è cruciale affrontare queste tensioni e pratiche politiche che influenzano da vicino la vita di molti cittadini. Attraverso incontri come quello di Ferrara, si offre una possibilità concreta di dialogo e confronto su tematiche così attuali e rilevanti per la società contemporanea.