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L’evoluzione del turismo: dalla scoperta dell’anima ai luoghi affollati

Il turismo esperienziale sta perdendo autenticità a causa dei social media e dell’overtourism, trasformando viaggi in mere scenografie e creando sfide per le comunità locali.

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L'evoluzione del turismo: dalla scoperta dell'anima ai luoghi affollati - Movitaliasovrana.it

Il panorama turistico è cambiato radicalmente negli ultimi anni. Da un tempo in cui vigeva la netta distinzione tra “turista” e “viaggiatore”, ci troviamo oggi in una realtà in cui entrambi i termini sembrano perdere significato. Il turismo esperienziale, sostanzialmente legato alla scoperta e all’autenticità, si scontra con una massa di offerte sempre più omogenee e affollate. In queste righe cercheremo di esaminare come l’avvento dei social media e il fenomeno dell’“overtourism” stiano influenzando questo settore e cosa ne pensano esperti come Andrea Cerrato.

la distinzione tra turista e viaggiatore nel presente

C’era una volta una distinzione chiara tra turisti e viaggiatori. I primi passavano le loro giornate sdraiati a bordo piscina di resort all-inclusive, disinteressati alle peculiarità del luogo che li ospitava. I secondi, invece, iniziavano i loro viaggi armati di curiosità, desiderosi di scoprire l’autenticità delle culture che andavano a esplorare. Con l’avvento dei social media e la crescente voglia di apparire, i confini tra queste due categorie sono diventati sempre più sfumati. Oggi chiunque può definirsi viaggiatore, anche se spesso si limita a cercare il più intrigante sfondo da immortalare per Instagram.

La ricerca dell’esperienza unica, spesso contorta dall’ira dei social media, ha generato un aumento del turismo esperienziale. Tuttavia, Cerrato mette in luce una realtà allarmante: il turismo esperienziale mostra segni di stagnazione. Negli ultimi anni, la tendenza a creare esperienze personalizzate è stata sostituita da proposte omologate, facendoci perdere di vista l’autenticità e l’anima del viaggio.

l’impatto dei social media sulla percezione del turismo

Il ruolo dei social media nel modulare l’idea di viaggio è cruciale. Come afferma Cerrato, oggi si preferisce raccontare esperienze piuttosto che soffermarsi sulle complessità di una destinazione. Questa narrazione ha trasformato le destinazioni in mere “scenografie” per scatti fotografici, piuttosto che luoghi da vivere. L’utente non si interessa più a ciò che un luogo ha da offrire; cerca solo ciò che potrà pubblicare. Anziché scegliere una destinazione e scoprire successivamente le sue potenzialità, oggi la gente decide in base a cosa si può mostrare online.

I risultati sono evidenti: le storie condivise sui social , spesso simili, contribuiscono alla creazione di un’immagine stereotipata delle destinazioni. La diversità culturale viene sacrificata in favore di un’uniformità che non rende giustizia alla ricchezza del mondo. Questo fenomeno di “omologazione” turistica ha dei risvolti significativi, trasformando il viaggio in un’esperienza poco originale, ma di grande impatto visivo.

overtourism: un problema sociale oltre che turistico

Andrea Cerrato si addentra anche nel tema dell’“overtourism”, un fenomeno che manifesta chiaramente le sue conseguenze nelle città più visitate. L’impatto negativo non ricade solo sul turista, ma, anzi, sulle comunità locali che subiscono le conseguenze di flussi turistici incessanti. Cerrato mette in evidenza un tema cruciale: la responsabilità del turismo non deve riguardare esclusivamente i visitatori, ma deve includere anche il benessere delle comunità ospitanti.

La denuncia di chi si lamenta dei prezzi e della folla nei luoghi affollati mostra una mancanza di consapevolezza. Le lamentele non dovrebbero essere dirette al sistema turistico, ma piuttosto alla necessità di trovare un equilibrio tra i turisti e le popolazioni locali. La responsabilità sociale del turismo deve essere una priorità. Le destinazioni turistiche hanno il dovere di assicurare che i benefici economici derivanti dal turismo siano equamente distribuiti e non compromettano la qualità della vita delle persone che risiedono nei luoghi visitati.

In questo contesto di sfide e opportunità, è essenziale riportare l’attenzione sull’autenticità e sull’esperienza vera, per rinvigorire un settore che sta perdendo la sua essenza. È necessario riscoprire il significato di viaggiare, secondo valori che vanno oltre mille scatti perfetti su Instagram.