Lombardia: sospensione del blocco ai veicoli diesel Euro 5, il Consiglio regionale si esprime
Il Consiglio regionale della Lombardia discute la sospensione del blocco dei veicoli diesel Euro 5, evidenziando le preoccupazioni per l’impatto socio-economico e la necessità di un piano d’azione nazionale.

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Un dibattito acceso ha animato il Consiglio regionale della Lombardia riguardo alla decisione di sospendere il blocco della circolazione per i veicoli diesel Euro 5, previsto per il prossimo ottobre. La mozione “Limitazioni alla circolazione dei veicoli Diesel Euro 5”, presentata da Alessandro Corbetta della Lega, ha ricevuto l’appoggio della maggioranza. Questa misura, secondo Corbetta, potrebbe impattare negativamente sulla vita dei cittadini, costringendoli a sostituire veicoli che sono ancora funzionali. Il tutto avviene nel contesto di una direttiva europea che si propone di migliorare la qualità dell’aria, ma che, secondo il consigliere, non tiene conto delle specificità socio-economiche della Lombardia.
Le preoccupazioni espresse sulla qualità dell’aria
Corbetta ha evidenziato che gli standard di qualità dell’aria imposti dalla normativa europea sono eccessivi, soprattutto per una regione come la Lombardia. Questa area è caratterizzata da alte densità abitative e industriali, racchiusa tra le Alpi e gli Appennini, il che influisce sulle condizioni atmosferiche e sulla dispersione degli inquinanti. Tali fattori non possono essere trascurati quando si trattano politiche di mobilità e di sostenibilità ambientale. Il suo intervento ha richiamato l’attenzione sulla necessità di considerare le peculiarità geografiche ed economiche della Lombardia, piuttosto che applicare norme generali che potrebbero risultare dannose per i cittadini.
Proposte di modifica alla mozione
La mozione sottoposta a votazione è stata rivisitata su richiesta dell’Assessore all’Ambiente e Clima, Giorgio Maione. Questa variante, approvata dal Consiglio regionale, impegna il governo a chiedere l’approvazione di un piano d’azione nazionale per migliorare la qualità dell’aria. Il piano dovrebbe prevedere misure che possano fornire soluzioni alternative al blocco dei veicoli diesel Euro 5, senza compromettere l’equilibrio economico dei cittadini. Un ulteriore aspetto sollecitato dalla mozione è un dialogo costruttivo tra il Governo italiano e la Commissione Europea, per discutere l’adeguatezza delle tempistiche imposte per il raggiungimento degli standard qualitativi.
Le posizioni dei consiglieri durante il dibattito
Durante la discussione, vari consiglieri hanno espresso le proprie opinioni. Alessandro Cantoni di Lombardia Ideale ha rilevato l’importanza di considerare le esigenze pratiche dei cittadini, suggerendo un approccio più ragionato e meno ideologico nelle decisioni riguardanti la qualità dell’aria. Da parte sua, Miriam Cominelli del Partito Democratico ha sottolineato la necessità che la Lombardia si faccia promotrice di politiche effettive e innovative, piuttosto che richiedere continuamente deroghe all’Unione Europea. Giulio Gallera, di Forza Italia, ha evidenziato come alcune direttive europee, frutto di ideologie, possano rivelarsi dannose, suggerendo che la transizione ecologica debba avvenire senza dogmatismi. Infine, Silvia Scurati della Lega ha parlato dell’importanza di valutare con attenzione le ripercussioni economiche e sociali del divieto, in particolare nei confronti dei veicoli più recenti e quindi ancora utilizzabili.
Risultati e prospettive future
La mozione ha trovato un ampio consenso tra i consiglieri, che hanno concordato sulla necessità di bilanciare la sostenibilità ambientale con le esigenze delle famiglie e delle imprese. Giacomo Zamperini di Fratelli d’Italia ha concluso, sostenendo che la sostenibilità deve andare di pari passo con le necessità economiche della popolazione, perché l’auto rappresenta un bisogno primario, non un semplice lusso. La discussione resta aperta su come la Lombardia affronterà le sfide ambientali e le esigenze di mobilità dei suoi cittadini nei mesi e negli anni a venire.