Home Stellantis: annunciate 265 uscite a Cassino dopo la riduzione di 610 posti a Mirafiori

Stellantis: annunciate 265 uscite a Cassino dopo la riduzione di 610 posti a Mirafiori

Stellantis annuncia 265 esuberi a Cassino e 610 a Mirafiori, suscitando preoccupazioni per l’occupazione nel settore automobilistico italiano, mentre la Fiom chiede garanzie e un incontro urgente con la direzione.

Stellantis%3A_annunciate_265_usc

Stellantis: annunciate 265 uscite a Cassino dopo la riduzione di 610 posti a Mirafiori - Movitaliasovrana.it

Stellantis continua a fare notizia in Italia, dopo l’annuncio di nuove uscite nei suoi stabilimenti. In un momento delicato per l’industria automobilistica del Paese, il gruppo ha comunicato la prossima riduzione di 265 posti di lavoro nello stabilimento di Cassino, a meno di ventiquattro ore dalla dichiarazione di 610 esuberi a Mirafiori. La situazione è stata denunciata dalla Fiom, il sindacato dei metalmeccanici della Cgil, che ha espresso forti preoccupazioni riguardo all’andamento dell’occupazione nel settore.

I dettagli dell’annuncio degli esuberi

L’annuncio di Stellantis ha colpito duramente i lavoratori e le loro famiglie, essendo un colpo significativo alla già vulnerabile stabilità economica delle persone coinvolte. Samuele Lodi, segretario nazionale della Fiom e responsabile del settore Mobilità, ha dichiarato che le riduzioni di personale dall’inizio dell’anno arrivano a quasi duemila unità. Secondo Lodi, la continua diminuzione di posti di lavoro nei siti produttivi rappresenta una grave mancanza di visione da parte dell’azienda, che non sembra intenzionata a garantirne il futuro.

Nella sua nota, Lodi ha messo in evidenza che la Fiom-Cgil ha sempre affrontato il dialogo con la direzione aziendale con un atteggiamento responsabile e con l’intento di preservare sia i siti produttivi che l’occupazione. Tuttavia, l’atteggiamento di Stellantis, a suo avviso, dimostra una mancanza di attenzione nei confronti delle prospettive occupazionali sul lungo termine. Da quest’ottica, il sindacato si oppone a qualsiasi tipo di accordo sugli esuberi, considerando insufficienti le condizioni offerte dall’azienda.

La posizione della Fiom e le richieste al governo

La Fiom ha ribadito che non firmerà accordi che non forniscano garanzie occupazionali e non accompagnati da una chiara pianificazione industriale. La nota di Lodi sottolinea, infatti, che gli accordi raggiunti potrebbero compromettere la stabilità dei lavoratori ed essere slegati dai reali bisogni del comparto automotive. Inoltre, ha evidenziato come la decisione di localizzare la sede del nuovo amministratore delegato, Antonio Filosa, a Detroit, riveli l’intenzione di orientarsi verso mercati esteri, trascurando le necessità dell’industria automobilistica in Italia.

Lodi ha insistito sulla necessità di un incontro urgente con Filosa per discutere le strategie future e garantire sostegno agli stabilimenti italiani. Egli ha invitato anche la Presidenza del Consiglio a convocare un tavolo di lavoro per affrontare in modo serio e concreto il problema che affligge il settore automobilistico, auspicando che il governo prenda in mano la situazione per evitare una crisi occupazionale sempre più profonda.

La situazione dell’industria automobilistica in Italia

La crisi in corso nel settore automotive italiano sta suscitando preoccupazioni diffuse. Molte aziende, tra cui Stellantis, si trovano ad affrontare una instabilità legata alla transizione verso nuove tecnologie e modelli produttivi. Con il mondo dell’auto che sta cambiando rapidamente, i rischi di una disoccupazione dilagante sembrano aumentare. Gli esperti del settore temono che la mancanza di investimenti adeguati e una visione a lungo termine possano portare a una tragedia sociale, con l’abbandono di competenze e opportunità lavorative nel nostro Paese.

A fronte degli esuberi annunciati, è cruciale che le autorità e le parti sociali collaborino per trovare soluzioni efficaci. Un impegno concreto a favore della stabilità occupazionale e della sostenibilità dell’industria automobilistica potrebbe fornire una via d’uscita da questa crisi e aiutare a definire un futuro migliore per i lavoratori del settore. La situazione rimane dunque in evoluzione e merita attenzione e azioni tempestive per non compromettere il futuro del lavoro in Italia.