Tre arresti a Pescara per rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale
Tre individui, tra cui una donna di 38 anni, arrestati a Pescara per rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale dopo un furto in un negozio. Refurtiva recuperata.

Tre arresti a Pescara per rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale - Movitaliasovrana.it
Ieri, nel pomeriggio, la Polizia di Stato di Pescara ha portato a termine un’operazione che ha portato all’arresto di tre individui accusati di rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale. Tra i fermati figura una donna di 38 anni e due uomini di 35 e 58 anni, tutti senza fissa dimora, coinvolti in un tentativo di furto all’interno di un esercizio commerciale.
La segnalazione e l’intervento della Polizia
L’episodio è avvenuto il 9 giugno intorno alle 16:40, quando la Sala Operativa della Polizia ha ricevuto una segnalazione riguardante un furto in corso presso un negozio situato lungo la Tiburtina. Gli equipaggi delle volanti sono stati immediatamente inviati sul luogo per accertare la situazione. Al loro arrivo, gli agenti hanno avuto modo di parlare con una dipendente del negozio e con un addetto alla sicurezza, che hanno descritto quanto accaduto.
La donna arrestata, poco prima, era riuscita a uscire dall’esercizio commerciale dopo aver sottratto diversi articoli senza pagarli. Il suo tentativo di fuga è stato però notato dalla dipendente e dal personale di sicurezza, che hanno prontamente cercato di bloccarla. La 38enne, accortasi dell’intervento, non ha esitato a rivolgere pesanti minacce nei confronti delle persone che stavano cercando di fermarla, creando un clima di tensione e paura all’interno del negozio.
L’arrivo dei complici e l’aggressione verbale
A complicare la situazione sono intervenuti i due uomini, entrambi presenti nel negozio al momento del furto. Questi si sono schierati al fianco della donna, aggredendo verbalmente i dipendenti del negozio per cercare di garantirle impunità e di salvaguardare la refurtiva. La situazione è diventata sempre più caotica, con i tre che hanno messo in atto una resistenza attiva alle forze dell’ordine giunte sul posto.
La serata, che si prospettava tranquilla, è quindi rapidamente degenerata in un episodio di violenza imprevisto, nel quale la Polizia si è vista obbligata a intervenire con fermezza per ripristinare l’ordine. Gli agenti, una volta rintracciati i tre, hanno cercato di controllarli, ma non senza difficoltà: il trio ha tentato di divincolarsi e contrattaccare durante le operazioni di arresto.
La refurtiva recuperata e gli arresti
Durante l’ispezione, gli agenti hanno trovato all’interno della borsa della donna gli articoli rubati, che comprendevano vari oggetti tecnologici e indumenti. Gli agenti hanno immediatamente restituito quanto sottratto al legittimo proprietario, ricostruendo così la dinamica del furto in modo dettagliato. Le tensioni accumulate durante l’episodio non si sono affievolite nemmeno dopo l’arresto: il gruppo ha continuato a dimostrare resistenza, complicando ulteriormente il lavoro delle autorità.
Al termine delle operazioni, la donna e i due uomini sono stati arrestati e portati presso le case circondariali di Chieti e Pescara, dove rimarranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. I reati contestati, quali rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale, sottolineano la gravità dell’accaduto e la determinazione della Polizia nel combattere questi episodi di criminalità.