Home Il giro dell’appennino: storica corsa femminile debutta a Genova il 24 giugno 2025

Il giro dell’appennino: storica corsa femminile debutta a Genova il 24 giugno 2025

Il 24 giugno 2025 segna la prima edizione femminile del Giro dell’Appennino in Italia, un evento storico che promuove l’emancipazione e la parità di genere nel ciclismo.

Il_giro_dell%27appennino%3A_storic

Il giro dell'appennino: storica corsa femminile debutta a Genova il 24 giugno 2025 - Movitaliasovrana.it

Il 24 giugno 2025 rappresenta una data significativa per il ciclismo femminile in Italia. In occasione del Giro dell’Appennino, grazie all’organizzazione dell’U.S. Pontedecimo, si terrà la prima edizione tutta al femminile della corsa, un evento atteso da anni. Con un percorso di 92,5 chilometri che si snoda da Novi Ligure a Genova, la gara non solo celebra le atlete, ma rappresenta anche un passo importante verso l’emancipazione femminile nel mondo dello sport.

Il percorso e le sfide da affrontare

La competizione femminile percorrerà un tracciato impegnativo, che include due Gran Premi della montagna. Le cicliste dovranno affrontare il Passo dei Giovi e la salita di Livellato, eventi cruciali che metteranno alla prova la loro resistenza e abilità. “Ne parlavamo da anni di organizzare un Appennino femminile”, ha dichiarato Silvano Parodi, presidente dell’U.S. Pontedecimo ciclismo. “In realtà, siamo un po’ in ritardo visto che ci sono voluti 86 anni per vedere una corsa come questa. Ma l’importante è esserci riusciti e siamo particolarmente felici.”

Con l’introduzione di questa gara, i riflettori saranno puntati su un evento che non offre solo una piattaforma per le cicliste, ma che contribuisce anche a promuovere il gioco di squadra e la lotta per la parità di genere. Molte atlete del panorama ciclistico hanno accolto con entusiasmo questa iniziativa, sottolineando l’importanza di eventi che possano incentivare e ispirare le giovani generazioni.

Riconoscimenti e valore sociale dello sport

La presentazione ufficiale della gara si è svolta nel salone di rappresentanza della sede genovese di BPER Banca, un’occasione non solo per celebrare l’evento, ma anche per premiare le donne che hanno fatto la storia del ciclismo. Durante l’incontro, è stato conferito il terzo “Appennino Rosa“, un riconoscimento destinato a donne che si sono distinte nel mondo delle due ruote. Dopo Edita Pucinskaite e Norma Gimondi, il premio è andato quest’anno ad Alessandra Cappellotto.

Cappellotto, nota per essere stata la prima italiana a conquistare il titolo di campionessa del mondo su strada nel 1997, oggi presiede l’associazione Road to Equality, che si impegna a promuovere l’emancipazione femminile attraverso il ciclismo, in particolare nei paesi in via di sviluppo. Il suo impegno è testimoniato anche dal salvataggio di cinque cicliste afgane nel 2021, due delle quali hanno partecipato alle recenti Olimpiadi di Parigi.

Un’opportunità per l’inclusione e la crescita

Simona Ferro, assessore allo sport della Regione Liguria e alle pari opportunità, ha commentato con entusiasmo l’importanza di questo evento nel contesto del riconoscimento della Liguria come Regione Europea dello Sport nel 2025. “Non parlo solo di grandi eventi sportivi, ma anche di promuovere i valori dello sport come l’inclusione e l’emancipazione femminile. Grazie alla sensibilità dell’U.S. Pontedecimo, quest’anno abbiamo il primo Giro dell’Appennino donne. Speriamo che sia solo l’inizio di una lunga serie.”

Questo approccio sottolinea come lo sport possa essere una catalizzatore non solo di competizione, ma anche di importanti cambiamenti sociali. La rappresentanza femminile nel ciclismo sta finalmente ottenendo riconoscimenti, e il Giro dell’Appennino rappresenta un simbolo di questa trasformazione. I partecipanti e gli organizzatori sono decisi a sfruttare questa opportunità per stimolare discussioni e consapevolezza sulle questioni di equilibrio di genere nello sport, creando un ambiente più inclusivo e motivante.