Imola esclusa dal calendario di Formula 1 2026: le parole di Giovanni Malagò
L’esclusione di Imola dal calendario della Formula 1 2026 delude tifosi e addetti ai lavori, ma Giovanni Malagò spera in future opportunità per il Gran Premio emiliano.

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La recente esclusione della gara di Imola dal calendario della Formula 1 per la stagione 2026 ha generato preoccupazione e delusione tra i tifosi e gli addetti ai lavori. Giovanni Malagò, presidente del Coni, ha espresso il suo dispiacere riguardo a questa decisione. Secondo Malagò, l’evento ha dimostrato numeri importanti e una organizzazione ritenuta eccellente, lasciando aperte le possibilità di future dinamiche di rotazione per il Gran Premio emiliano.
La posizione del Coni su Imola e la Formula 1
Parlando della decisione, Malagò ha sottolineato l’importanza di Imola nel panorama delle corse automobilistiche, evidenziando le performance positive della pista e l’apprezzamento che ha ricevuto negli anni. Malagò ha dichiarato: “Sono molto dispiaciuto.” Dal suo punto di vista, la comunità motorsport deve restare vigile e pronta a sfruttare ogni opportunità futura. L’assenza del Gran Premio emiliano dal calendario non deve essere vista come una sconfitta, ma piuttosto come una pausa temporanea.
L’ex presidente della Ferrari, Stefano Domenicali, ora a capo di Liberty Media, e il suo team di lavoro sono stati riconosciuti come artefici di un allargamento del numero di Gran Premi. Questo ha portato a una maggiore domanda da parte di molte nazioni per ospitare eventi di Formula 1. Malagò ha riportato che la crescita dell’interesse per queste competizioni è una tendenza globale, influenzata anche da significative risorse economiche allocate da parte di vari Paesi, contribuendo a un panorama competitivo sempre più fittizio.
Il contesto geopolitico e le sfide del motorsport
Nel contesto geopolitico attuale, avere una sola gara di Formula 1 in un Paese può risultare anomalo, soprattutto quando esistono diverse nazioni pronte a investire ingenti somme per attrarre questi eventi di alto profilo. Malagò ha messo in evidenza che la competizione non è più esclusiva, ma piuttosto si è espansa con nuovi ingressi che cercano di emergere nel firmamento delle corse automobilistiche.
Gli eventi di Formula 1 non sono solo competizioni, ma rappresentano anche una vetrina commerciale per i Paesi ospitanti e una fonte significativa di entrate economiche. Per questo motivo, le adesioni al calendario devono essere valutate attentamente, considerando vari fattori come l’interesse del pubblico, le capacità organizzative e il potenziale di crescita economica. La sfida non è quindi solo sportiva, ma coinvolge anche connotazioni economiche e sociali.
Futuro di Imola e le speranze del motorsport italiano
Nonostante le attuali difficoltà, Giovanni Malagò ha espresso la speranza che l’esclusione sia solo un passaggio temporaneo. Le dinamiche di rotazione, che già prendono piede in altre nazioni, potrebbero rivelarsi favorevoli anche per Imola. Malagò ha suggerito che, lavorando in sinergia, l’Italia potrebbe avere nuovamente la possibilità di rientrare tra i circuiti preferiti della Formula 1.
La tradizione motoristica italiana è molto forte e Marchi come Ferrari, in particolare, continuano a mantenere viva l’attenzione sulla competizione, richiamando fan e, allo stesso tempo, promuovendo il turismo legato alle corse. Imola, con la sua storia e la sua eccellenza, ha tutte le caratteristiche per tornare a essere parte integrante di questo prestigioso campionato.
Con queste premesse, il futuro di Imola nel mondo della Formula 1 è ancora da scrivere. Le speranze sono alte e le energie puntate verso la comunità appassionata che ha sempre sostenuto le competizioni automobilistiche.