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Milano perde un punto di riferimento: chiude il Museo del Fumetto dopo 14 anni di attività

La chiusura del Museo del Fumetto di Milano, dopo quattordici anni di attività, segna una grave perdita per la comunità culturale e per gli appassionati di fumetti della città.

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Milano perde un punto di riferimento: chiude il Museo del Fumetto dopo 14 anni di attività - Movitaliasovrana.it

La chiusura del Museo del Fumetto di Milano rappresenta un colpo durissimo per la comunità culturale della città. Dopo quattordici anni di operato in cui il museo ha saputo attrarre appassionati e famiglie, la Fondazione Franco Fossati ha ufficializzato la cessazione delle attività, segnalando un drammatico epilogo per una realtà che ha vissuto con entusiasmo e dedizione. Questo triste evento non è solo la chiusura di uno spazio fisico, ma anche la perdita di un importante centro di aggregazione e formazione per i giovani.

La decisione della Fondazione Franco Fossati

La Fondazione Franco Fossati ha annunciato la chiusura del Museo del Fumetto in un comunicato ufficiale, spiegando che il Comune di Milano ha imposto la consegna degli spazi entro il 15 giugno. Nonostante l’efficace collaborazione con l’Avvocatura del Comune per estinguere un debito accumulato, la situazione economica è diventata insostenibile. La Fondazione ha sottolineato come non fosse possibile sostenere i costi necessari per un trasloco temporaneo e la custodia del materiale in magazzino, evidenziando l’assurdità di una richiesta che costringerebbe a un’operazione onerosa e senza garanzie di successo per il futuro del Museo.

Negli ultimi mesi, i gestori del museo hanno tentato di raccogliere fondi e di portare avanti iniziative per salvaguardare questa realtà. Tuttavia, questi sforzi sono stati vani di fronte alla determinazione dell’Amministrazione Comunale e alle complicazioni burocratiche. La situazione ha fatto emergere le difficoltà che le realtà culturali piccole e medie si trovano ad affrontare quotidianamente, molte delle quali non possono contare su un sostegno economico stabile.

Le conseguenze della chiusura per la comunità

La cessazione delle attività del Museo del Fumetto avrà impatti significativi non solo sui dipendenti e sulla Fondazione, ma anche sulla comunità milanese e sugli appassionati di fumetti. Il Presidente Luigi Bona ha messo in evidenza come la chiusura comporterà la perdita di iniziative culturali importanti, quali mostre e campus estivi. Tre progetti di mostra, tra cui uno di portata internazionale, sono stati annullati definitivamente, privando i visitatori della possibilità di immergersi in esperienze culturali diversificate.

La chiusura segna la fine di un ciclo che comprendeva corsi di fumetto per ragazzi e eventi di promozione culturale svolti nel Giardino Oreste del Buono, patito come un luogo di socializzazione e apprendimento. Le persone che frequentavano il museo non solo lo consideravano un centro espositivo, ma un vero e proprio punto di ritrovo dove far crescere la passione per il fumetto e l’arte visiva.

I sentimenti di chi ha lottato per il museo

Il Presidente della Fondazione ha espresso il suo disappunto rispetto alla burocrazia e alle richieste che sembrano non tener conto delle reali difficoltà che le organizzazioni culturali devono affrontare. In un passaggio del comunicato, Bona ha abbozzato un parallelo con i supereroi, parlando di una stanchezza accumulata nel tentativo di trovare soluzioni praticabili e sostenibili.

Questa amarezza è condivisa non solo dai membri della Fondazione, ma anche dai tanti cittadini che hanno sostenuto la causa con donazioni e firme su petizioni, arrivando a contare circa 12.000 adesioni. Questi gesti di solidarietà dimostrano quanto il Museo fosse importante non solo come parte del panorama culturale milanese, ma anche come un simbolo di passione e impegno per il fumetto e la cultura pop in generale. Con un profondo rammarico, Bona ha concluso il suo ultimo appello agli enti competenti, auspicando una soluzione che potesse consentire il proseguimento delle attività senza dover affrontare costi stratosferici e disagi incomprensibili.

La chiusura del Museo del Fumetto di Milano segna un capitolo triste per la cultura della città e lascia un vuoto difficile da colmare per tutte le persone che vi hanno trovato uno spazio di espressione e condivisione.