Polémica al Prospero Fest: le donne del Pd protestano contro la presenza di Giuseppe Cruciani
Il Prospero Fest di Monopoli, in programma dal 13 al 18 giugno, è al centro di polemiche per la partecipazione del giornalista Giuseppe Cruciani, contestato dalle Donne Democratiche per le sue posizioni sul femminicidio.

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Il Prospero Fest, rassegna di letteratura in programma a Monopoli dal 13 al 18 giugno, si prepara a ospitare un evento caratterizzato da forti tensioni. La partecipazione di Giuseppe Cruciani, noto giornalista e conduttore del programma radiofonico “La Zanzara“, è stata contestata dalle Donne Democratiche Monopoli. La controversia ruota attorno alle sue dichiarazioni e alla sua visione riguardo temi delicati come il femminicidio.
le ragioni del dissenso
Le Donne Democratiche del territorio pugliese non hanno usato mezzi termini nel criticare la presenza di Cruciani, considerato una figura in contrasto con i valori di rispetto e responsabilità. In una nota, hanno esortato l’amministrazione comunale di Monopoli a riconsiderare l’invito al giornalista, sostenendo che la visione pubblica di Cruciani non è allineata con la sensibilità necessaria per discutere temi sociali così importanti. Le proteste nascono principalmente dalle posizioni espresse da Cruciani riguardo al femminicidio, un tema di grande attualità che solleva opinioni contrastanti.
In particolare, la rabbia delle Donne del Pd si è accentuata dopo le dichiarazioni di Cruciani in merito alla morte di Martina Carbonaro, una giovane vittima di violenza. Il giornalista ha sempre espresso riserve riguardo alla definizione di “femminicidio“, considerato da alcuni come un tentativo di etichettare in modo coercitivo degli omicidi legati al genere. Le Donne Democratiche hanno ritenuto queste posizioni inaccettabili e le hanno sottolineato come un esempio di una cultura che non protegge le donne e che, al contrario, tende a minimizzare la gravità della violenza di genere.
un confronto acceso tra culture
La discussione sull’incontro tra Cruciani e il pubblico di Monopoli si fa ancor più complessa a causa della concomitante presenza di Gino Cecchettin, un altro ospite controverso, che parlerà della tragedia che ha colpito la sua famiglia, cominciando dalla morte della figlia Giulia. Cecchettin, noto per le sue battaglie contro la violenza di genere, rappresenta un punto di vista opposto a quello di Cruciani. La scelta di avere due figure così diverse sullo stesso palco ha intensificato il dibattito, rivelando facce diverse della società italiana contemporanea.
L’assessore alla cultura, Rosanna Perricci, ha risposto alle polemiche chiarendo che il Prospero Fest non possiede una connotazione politica specifica. Gli organizzatori puntano a dare voce a opinioni diverse e aprire spazi di confronto culturale. Secondo l’assessore, il festival serve a stimolare una discussione aperta e democratica, necessaria per affrontare le molteplici sfide della società.
le reazioni delle istituzioni
In risposta alle polemiche, le Donne del Pd hanno ribadito di non voler limitare la libertà di espressione, ma hanno richiesto una riflessione più profonda da parte delle autorità locali riguardo alla scelta di includere Giuseppe Cruciani nel programma del festival. Nonostante ciò, il loro invito sembra avere eco limitati, in quanto l’assessorato ha confermato la presenza del giornalista, sottolineando che egli presenterà un libro dal titolo “Via Crux“, incentrato sul politicamente corretto.
Questa presa di posizione fa intravedere un contrasto fra le aspirazioni della rassegna e le posizioni di alcuni dei suoi partecipanti. Per molte donne, la presenza di Cruciani è vista come una ferita aperta su una questione delicata, mentre per altri è semplicemente un’opportunità di dibattito aperto. La tensione resta palpabile e la rassegna si preannuncia come un momento cruciale per il dialogo su temi di fondamentale importanza per la società di oggi.