Home Due calciatori condannati per violenza sessuale: il caso di Crisci e Cretella scuote il calcio italiano

Due calciatori condannati per violenza sessuale: il caso di Crisci e Cretella scuote il calcio italiano

Due calciatori italiani, Clemente Crisci e Carmine Cretella, sono stati condannati per violenza sessuale su una minorenne, sollevando interrogativi sulla responsabilità nel mondo del calcio.

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Due calciatori condannati per violenza sessuale: il caso di Crisci e Cretella scuote il calcio italiano - Movitaliasovrana.it

Un nuovo capitolo di violenza e abusi nel mondo del calcio italiano ha preso forma con la recente condanna di due calciatori per reati di violenza sessuale. I nomi che hanno acceso i riflettori su questa triste vicenda sono Clemente Crisci e Carmine Cretella. Entrambi saranno ora costretti a confrontarsi con le pesanti conseguenze delle proprie azioni, che risalgono a un episodio avvenuto durante il lockdown nel novembre 2020.

La condanna di Clemente Crisci e Carmine Cretella

Clemente Crisci, attualmente in forza al Ragusa in Serie D, è stato condannato a 6 anni di carcere per i suoi reati. Carmine Cretella, giovanissimo centrocampista del Padova, ha ricevuto una pena di 2 anni, con segnalazione di atti di clemenza: la pena potrà essere sospesa se deciderà di risarcire la parte civile con 5.000 euro. Le accuse nei loro confronti si basano su un’accusa grave: i due calciatori hanno abusato sessualmente di una minorenne, che allora aveva solo 14 anni.

La sentenza è arrivata dal Tribunale di Messina, dove entrambi sono stati giudicati colpevoli di violenza sessuale. La procura aveva richiesto sanzioni più severe, ma per Cretella è stata riconosciuta un’attenuante per aver compiuto un atto meno grave, definito come una semplice molestia. L’episodio che ha portato alla denuncia è derivato da una relazione di crisi familiare, con i genitori della vittima che hanno immediatamente contattato le forze dell’ordine dopo aver scoperto la situazione.

Dettagli dell’inchiesta e della condanna

La violenza di cui sono stati accusati Crisci e Cretella ha avuto luogo durante un periodo particolarmente critico per il Paese, quello del lockdown. La giovane, ora maggiorenne, ha rivelato quanto accaduto al padre, che ha poi sporto denuncia, dando così inizio a un’inchiesta. La ragazza ha anche deciso di costituirsi parte civile, un chiaro segno della gravità della situazione e dell’impatto che tale violenza ha avuto sulla sua vita.

Crisci è stato condannato a pagare immediatamente una provvisionale di 15.000 euro e sarà tenuto a risarcire ulteriormente la vittima per i danni subiti, il cui ammontare dovrà essere quantificato successivamente. La sentenza è stata pronunciata nonostante l’assenza dei due calciatori in aula, così come della vittima, un aspetto che ha suscitato molte discussioni tra gli addetti ai lavori.

Le ripercussioni nelle carriere dei calciatori

Per Cretella, la situazione non è una novità. Il Padova si trova già a dover gestire una delicata questione legata a un altro calciatore, Michael Liguori, condannato nel mese di ottobre per violenza sessuale. Nonostante la condanna in primo grado, Liguori ha continuato la sua carriera nello stesso club fino al termine della stagione. Le notizie recenti indicano che il contratto del giocatore non verrà rinnovato, segnale di come la società stia cercando di prendere posizione in merito a comportamenti inaccettabili.

Il club di Lega Pro ha dichiarato di non aver preso provvedimenti immediati nei confronti di Liguori fino a quando non ci sarà una sentenza definitiva. Ora i dirigenti del Padova si trovano a dover riflettere se applicare lo stesso criterio anche nel caso di Cretella, un dilemma etico e legale su cui potrebbe gravare la pressione dell’opinione pubblica.

La vicenda di Crisci e Cretella mette in luce un problema serio nel mondo dello sport e ricorda che la giustizia deve prevalere su qualsiasi considerazione. La speranza è che questi eventi fungeranno da monito non solo per i calciatori, ma anche per l’intera società, affinché simili abusi non trovino mai più spazio.