Gaza nell’oscurità: interruzione totale delle comunicazioni e isolamento in aumento
La sospensione totale delle comunicazioni a Gaza ha isolato la popolazione, aggravando una crisi umanitaria già critica e rendendo impossibile il monitoraggio della situazione da parte dei media internazionali.

Gaza nell'oscurità: interruzione totale delle comunicazioni e isolamento in aumento - Movitaliasovrana.it
La situazione a Gaza si è aggravata in modo drammatico con la sospensione completa delle comunicazioni, lasciando gli abitanti in uno stato di incertezza e paura. A partire da mercoledì, il Ministero delle Telecomunicazioni dell’Autorità Nazionale Palestinese ha avvertito che tutti i servizi di comunicazione, sia Internet che telefonia fissa, sono stati interrotti. Questo provvedimento è stato causato dall’attacco all’ultima linea principale in fibra ottica, un colpo devastante in un contesto già critico.
Interruzione delle comunicazioni: il buio avvolge Gaza
La chiusura delle linee di comunicazione ha avuto un impatto profondo sulla vita quotidiana dei residenti della Striscia. Senza Internet e senza linee telefoniche, la popolazione si trova completamente isolata dal resto del mondo. I media internazionali erano già stati bloccati dall’accesso alla Striscia, rendendo impossibile il monitoraggio della situazione sul campo. Fino a questo momento, i social media rappresentavano l’ultima risorsa per ottenere informazioni, permettendo a giornalisti locali, membri di ONG e cittadini di condividere video e racconti sui tragici eventi in corso. Ora, con la mancanza di connessioni, questa via di comunicazione si è chiusa, lasciando gli abitanti nella completa oscurità.
La sensazione di impotenza è palpabile. I pochi che possono ancora comunicare, usando satelliti o modalità rischiose, cercano di inviare messaggi brevi per rassicurare le persone all’esterno. Molti di questi messaggi denunciano l’emergenza e l’assenza di aiuti umanitari, mentre il bombardamento israeliano continua a colpire duramente la popolazione già sofferente. La comunità di Gaza è ora priva di un mezzo fondamentale di comunicazione, aumentando la loro vulnerabilità in un contesto bellico.
La testimonianza dei reporter e dei cooperanti
La situazione all’interno di Gaza è ulteriormente illustrata dalle parole di reporter come Al Hassan Selmi. Questo giornalista ha confermato l’interruzione della linea internet a causa dei bombardamenti e ha condiviso la sua lotta per mantenere un contatto con il mondo esterno. Con l’ausilio di una e-sim, cerca di ottenere un segnale dal confine, nonostante i rischi a cui si espone avvicinandosi alla zona presidiata dalle Forze di Difesa israeliane. Selmi ricorda episodi simili verificatisi all’inizio del conflitto, quando interruzioni simili furono utilizzate come tattiche di pressione sulla popolazione.
Anche Gennaro Giudetti, cooperante delle Nazioni Unite, ha descritto le difficoltà. Ha utilizzato un canale satellitare per informare gli altri che era ancora in salvo. Giudetti ha rivelato che le comunicazioni, come antenne e cavi, sono stati distrutti durante i bombardamenti, lasciando la popolazione totalmente isolata. Il suo messaggio, breve e toccante, evidenziava la gravità del contesto in cui si trova: “Siamo completamente isolati.”
Una popolazione in balia della guerra
La maggior parte degli abitanti di Gaza è completamente tagliata fuori dalle proprie famiglie e dai propri amici all’esterno. La mancanza di comunicazione ha creato un vuoto incalcolabile, poiché diverse persone, come Aya Ashour, una giovane collaboratrice di un noto quotidiano italiano, risultano irreperibili da ore. Non ricevere notizie dai propri cari in tali momenti di crisi può scatenare ansia e preoccupazione profonda tra coloro che sono lontani.
La crisi umanitaria, già grave, viene esacerbata da questa interruzione delle comunicazioni, che si aggiunge al blocco degli aiuti umanitari in corso. Con la via di accesso all’informazione completamente interrotta, l’attenzione internazionale rischia di diminuire, mettendo in pericolo ulteriormente la vita di chi è rimasto in quella regione martoriata. La reale situazione di Gaza è difficile da percepire senza i mezzi di comunicazione, e le voci di chi vive questa tragedia rischiano di essere silenziate di nuovo, proprio nel momento in cui la loro storia ha bisogno di essere raccontata.